NASCE LA FILIERA DEL NOCCIOLO TERREPADANE

E’ una pianta con poche esigenze, che non richiede molte cure, scarsamente soggetta ad avversità, molto produttiva e soprattutto remunerativa. Quella della Langhe, la varietà migliore, è pagata molto bene. Stiamo parlando del nocciolo la cui coltivazione è stata oggetto di un incontro tecnico organizzato da Terrepadane presso il Palazzo dell’Agricoltura cui sono intervenuti alcuni esponenti di Ferrero, Stefano Bottino responsabile di un’O.P del Piemonte che associa coltivatori di nocciole e Giorgio Mazzoni per Terrepadane (presente anche il direttore Dante Pattini) che dovrebbe fungere, in caso di adesione di un buon numero di imprenditori piacentini (100 ettari inizialmente fino a 500 in cinque anni), come “collettore” (contratti di coltivazione, indirizzo per l’azienda agricola nella scelta delle varietà, tecniche agronomiche da adottare, stoccaggio e vendita ecc), così come da sempre lo fa per i cereali.

La Turchia è la prima produttrice al mondo seguita dall’Italia, con produzioni di alta qualità tra cui la celeberrima Tonda gentile delle Langhe. E’ una coltivazione assai redditizia tanto che si sta diffondendo nel mondo.
In questa fase del progetto l’obiettivo di Terrepadane e di Ferrero è quello di determinare nuove aree vocate impostando con le aziende, che vorranno aderire, un percorso di collaborazione che garantisce loro il ritiro del prodotto per almeno 20 anni ed un prezzo minimo di acquisto a copertura dei costi di produzione, oltre a importanti premialità sulla qualità del prodotto ritirato.

I ‘pilastri’ di questa filiera sono tutti funzionali allo sviluppo di una base produttiva sempre più vocata alla qualità e all’eccellenza del prodotto, senza prescindere in alcun modo da altri due fondamentali aspetti su cui fonda l’intero progetto, ossia tracciabilità e sostenibilità. Basi che certamente rappresentano un vantaggio economico per le aziende agricole, ma che si traducono anche in un plus capace di garantire e mantenere un elevato standard qualitativo del prodotto trasformato. Terrepadane è anche a fianco degli agricoltori con strumenti finanziari vantaggiosi studiati con i maggiori istituti di credito al fine di impostare opportuni piani di investimento legati alla coltura del nocciolo.

Sono seguite numerose domande da parte del pubblico presente con il coordinamento di Mazzoni. Terrepadane ancora una volta si pone come punto di riferimento per l’innovazione e per nuove opportunità di reddito per gli agricoltori.

 

 

 

 

RISICOLTURA INNOVATIVA CONVENZIONALE E BIO: LE NOVITA’ DI TERREPADANE

Giorgio Mazzoni, responsabile agronomico del Consorzio Agrario, ha illustrato le diverse tipologie proposte, quali prodotti organici e organominerali a base di potassio da solfato proprio per soddisfare le richieste del settore bio, in continua crescita. “Quando parliamo di prodotti organici – afferma Mazzoni – intendiamo gli azotati o gli azotati – fosfatici che vengono distribuiti nelle fasi iniziali della coltura e consentono alla stessa una crescita equilibrata. Nella linea biologica abbiamo anche prodotti a base di batteri da distribuire al momento della semina, che agiscono sulla microflora del terreno e attivano l’assorbimento radicale. Non solo. Stiamo per commercializzare – annuncia Mazzoni – anche alcune proposte di concime liquido biologico”.

“Terrepadane – spiega Angelo Ceruti, responsabile delle vendite e del settore del riso – si avvale della prestigiosa partnership del colosso israeliano Haifa Chemical, leader mondiale nei concimi liquidi che ci ha affiancato nella costruzione e nell’implementazione del centro di Fiorenzuola. La sfida non è tanto quella di creare concimi nuovi, ma cercare di individuare nuove tecniche di concimazione”.

E al riguardo, il concime liquido conviene per diverse ragioni: si riducono i costi ed è una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale. “Innanzitutto – afferma Ceruti – consente di distribuire contemporaneamente concime e agrofarmaco. Questo si traduce in un risparmio di ore di lavoro, ma anche nella riduzione dell’anidride carbonica. Inoltre viene posizionato il concime nelle strettissime vicinanze del seme, quindi tutto il fertilizzante è totalmente assimilato dal seme. Il vantaggio è duplice: ne giovano sia la pianta sia l’ambiente, con una dispersione decisamente minore”.

Un altro valore aggiunto dei liquidi è il loro stoccaggio. “Possono essere ricoverati esternamente – spiega infatti Ceruti – senza posizionarli sotto a un portico, come invece è preferibile con i sacchi tradizionali”.

Infine i concimi liquidi sono perfettamente compatibili con tutte le botti. “ E non necessitano – conclude il responsabile Terrepadane – di attrezzature per la loro distribuzione”.

 

CONVEGNO TERREPADANE: SICUREZZA, FONDI INAIL PER SOSTITUIRE I TRATTORI

Gremita Sala Bertonazzi del Palazzo dell’Agricoltura, a conferma – ha affermato il presidente Marco Crotti – dell’interesse nei confronti dei nuovi investimenti, ma anche delle difficoltà delle aziende nel reperimento delle risorse e quindi dell’importanza di questi finanziamenti. “L’innovazione – ha proseguito il presidente – è alla base della crescita e dello sviluppo della nostra agricoltura e quest’incontro dimostra che il Consorzio Agrario non solo commercializza prodotti, ma vuole sempre di più offrire servizi alle imprese”.

A fianco del presidente Crotti, il direttore generale del Consorzio Agrario Dante Pattini, il responsabile del settore Macchine Luigi Bongiorni e gli esperti di un partner qualificato per illustrare la misura nei dettagli.

«Le risorse del bando Inail Isi – ha spiegato Luigi Bongiorni, responsabile di Terrepadane Macchine – servono a incentivare l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro innovative per abbattere in modo significativo le emissioni inquinanti, ridurre il livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali».

Il finanziamento in conto capitale sull’importo delle spese ritenute ammissibili è concesso nella misura del 65% per i contoterzisti, del 40% per la generalità delle imprese agricole, e del 50% per i giovani agricoltori (la soglia è 40 anni). Il contributo è riservato a imprese individuali, società agricole o società cooperative. «E’ importante  – ha ricordato Bongiorni – evidenziare il dato positivo dello scorso anno: il 60% delle domande di finanziamento presentate da Terrepadane è stato accolto. L’incontro che abbiamo programmato vuol essere un servizio alle aziende, a conferma dell’attenzione alla formazione e all’informazione che ci contraddistingue da sempre».

Il bando aprirà l’11 aprile e chiuderà il 30 maggio, lasso di tempo durante il quale è necessario caricare le domande sul portale Inail. Ad ogni pratica verrà attribuito un codice identificativo. Si procederà quindi con il click day intorno alla metà di giugno e chi supererà questo step dovrà presentare le documentazioni necessarie all’Inail che tramite PEC risponderà per accogliere o respingere le richieste. Sarà possibile effettuare l’acquisto dei beni solo dopo la chiusura del bando e quindi dal 1° di giugno.

Per ulteriori informazioni contattare il personale di Terrepadane Macchine.