DA TERREPADANE TECNOLOGIE SOSTENIBILI PER IL VIGNETO

Tra i pochi giovani che hanno resistito, troviamo Davide Sacchi, giovane imprenditore agricolo, che con impegno e capacità ha saputo ridare competitività all’azienda agricola di famiglia nata nel 1963 e che è divenuta una moderna realtà del comparto vitivinicolo.
Partito agli inizi degli anni 2000 con un vigneto di 4 ettari e mezzo, l’imprenditore – che ha scelto, tra i primi, di lavorare in regime biologico – oggi è arrivato a 12 ettari di vigneto; ha realizzato una cantina e un impianto di imbottigliamento, completando il suo progetto imprenditoriale con un agriturismo (“Ronco delle Rose”) attrezzato per pranzi e pernottamenti, che il giovane agricoltore conduce con la mamma.
A spingere Davide, soprattutto la passione e l’attaccamento al territorio: <Sono stato tra i primi – spiega – a credere nel biologico: una scelta che alcuni anni fa poteva sembrare azzardata, ma che poi ha dato i suoi frutti>.
A coadiuvare Sacchi nello sviluppo della sua azienda, il Consorzio Agrario Terrepadane con il settore Articoli da Vigneto, nato nei primi anni 2000 per rispondere alle esigenze delle aziende viticole del territorio.
Terrepadane – spiega Davide Vercesi, Area Manager del Consorzio e Responsabile del Settore – offre una consulenza molto accurata riguardo la scelta dei diversi materiali: sono infatti disponibili diverse tipologie di pali e fili, fino ad arrivare ai numerosi accessori necessari al completamento dell’impianto viticolo>.
“Elemento fondamentale del vigneto, insieme ai pali, sono le barbatelle – spiega Elena Pisani tecnico agronomico di Terrepadane – per le quali ci affidiamo a vivaisti che dispongono di materiale certificato. Su richiesta è possibile effettuare accurate analisi del terreno al fine di ottimizzare la scelta del portinnesto e di programmare piani di concimazione di fondo mirati”. <Negli ultimi anni – prosegue Pisani – il settore articoli da vigneto si ė arricchito di nuovi prodotti richiesti dal mercato, ad esempio le potatrici e legatralci elettroniche come anche le capannine meteorologiche a supporto dei trattamenti fitosanitari>.
<Insieme ai tecnici di Terrepadane, abbiamo individuato soluzioni adeguate per la mia azienda – conclude Davide Sacchi: ad esempio, visto che la mia è una realtà biologica, i pali di testata in cor-ten sono ideali poichè caratterizzati da una colorazione bruna che limita notevolmente l’impatto ambientale, consentendo una piacevole armonizzazione estetica nel contesto viticolo>.

 

FERTIRRIGAZIONE: DA TERREPADANE LE INNOVAZIONI PER IL 2021

Negli anni sono stati affrontati e risolti i vari problemi che emergevano nella gestione della tecnica, sempre puntando a difendere e ad accrescere il reddito dell’agricoltore e allo stesso tempo a favorire l’adozione e lo sviluppo di soluzioni sostenibili.
Uno dei problemi più diffusi per gli agricoltori che utilizzano l’irrigazione a goccia è quello dei danni che alcuni insetti – particolarmente gli elateridi – possono causare all’ala gocciolante, soprattutto nei casi in cui viene adottata la tipologia di manichetta leggera, ossia a spessore inferiore (8 mils o meno: ossia 0,2 mm, poiché 1 mils equivale a 0,0254 mm). Per fronteggiare questo problema tradizionalmente si interviene utilizzando geo disinfestanti durante il trapianto del pomodoro e successive applicazioni in manichetta di insetticida liquidi, ma di recente è stata proposta una nuova manichetta dotata di repellente che allontana gli insetti senza ucciderli.
<L’ala gocciolante con effetto repellente – aggiunge Davide Devoti, Crop Manager Pomodoro di Terrepadane – è una soluzione sostenibile ed economica. Grazie all’utilizzo dell’ala gocciolante con effetto repellente (chiamata X-PELL) vengono ridotti i danni e di conseguenza gli interventi di riparazione in campo con guadagno di tempo e risparmio economico, mentre contemporaneamente è possibile utilizzare le manichette a spessore più basso con ulteriore risparmio>.
L’insetticida con effetto repellente viene inglobato nel materiale plastico – in dose minima – al momento della produzione. In questo modo si raggiungono due obiettivi: innanzitutto quello di ottenere una lenta degradazione del principio attivo e quindi un perdurare dell’effetto per tutta la vita dell’ala; in secondo luogo – ed è l’aspetto più importante – il principio attivo è “immobilizzato”; non è solubile in acqua e non viene disperso nell’ambiente, il che mette al riparo da ogni rischio di inquinamento.
Questa nuova tecnologia – che è prodotta con Rivulis, l’azienda israeliana con cui Terrepadane collabora da decenni – ha suscitato molto interesse. Nel primo anno di lancio il nuovo prodotto chiamato X-PELL ha permesso di irrigare oltre 5.000 ha di pomodoro in Italia, ottenendo risultati veramente incoraggianti.
Per poter quantificare in modo obiettivo i vantaggi tecnici ed economici di X-PELL rispetto alle manichette tradizionali, RIVULIS ha incaricato un centro si saggio autorizzato (Terremerse ndr) a condurre una prova di comparizione specifica in Italia.
I risultati sono stati molto interessanti: infatti il numero di fori nelle parcelle gestite con repellente è passato da 245/ettaro con geo disinfestante e 625 ad ettaro senza geo disinfestante a zero, evidenziando lo stesso risultato, indipendentemente dalla presenza o meno del trattamento di geodisinfestazione. Inoltre, lo spessore della manichetta, appare solo moderatamente utile per far diminuire il numero di fori, in quanto anche le manichette tradizionali di più alto spessore come 10 e 12 mils risultano suscettibili ai danni provocati dagli insetti.
Notevole anche il risparmio economico: addirittura tra 60 e 600 €/ha a seconda dello spessore del modello usato a confronto di X-PELL, cui va aggiunto il vantaggio di qualità e quantità derivante dall’aver eliminato i problemi da eccesso o carenza di irrigazione.

Irrigazione 4.0: soluzioni di controllo in remoto a portata di clic

Anche nella fertirrigazione è arrivata l’automazione 4.0. Infatti tutti gli impianti si possono integrare con tecnologie d’avanguardia che permettono la gestione da remoto del sistema di fertirrigazione. <Con questi sistemi – chiarisce Matteo Scaglioni di Terrepadane – è possibile comandare l’accensione delle pompe di irrigazione, motopompe, pompe elettriche, aprire e chiudere idrovalvole, leggere i dati dei sensori. Inoltre è possibile monitorare le portate di irrigazione e fertirrigazione, ma anche addirittura integrare il sistema con una rete di capannine meteo>. In pratica questo sistema permette di diminuire le perdite di tempo, ma anche di poter contare su dati accurati e sistematici che possono essere di grande aiuto per migliorare la gestione agronomica della coltura: il tutto nell’ottica di favorire adozione di pratiche di agricoltura di precisione che riducano l’impatto ambientale dell’attività agricola e contribuiscano al contenimento dei costi di produzione.
<Va detto – afferma ancora Scaglioni – che questo sistema di automazione rientra tra le soluzioni tecnologiche per l’agricoltura che possono essere fruite con le agevolazioni fiscali previste dalla legge>.

TERREPADANE DA SEMPRE VICINA AL TERRITORIO

Un’agricoltura più efficiente : uno degli obiettivi di Terrepadane per il 2021. Il Presidente del Consorzio Marco Crotti racconta di un’azienda da sempre vicina ai lavoratori del settore. Tra le aziende che sembrano non avere risentito della pandemia e continuare a veleggiare con il vento in poppa, c’è senz’altro il Consorzio agrario Terrepadane, la prestigiosa realtà piacentina, che con 120 anni di storia alle spalle è stata capace di rinnovarsi e di affiancare l’agricoltura del nord Italia nel complesso processo di miglioramento di competitività che ha vissuto e sta vivendo.

NATALE TECNOLOGICO PER TERREPADANE CON LA DONAZIONE DI TABLET

<Il nostro Consorzio – continua Crotti – ha ovviamente dovuto rinunciare alla consueta festa di Natale, che rappresenta anche per i dipendenti un momento importante per consolidare i successi ottenuti con impegno nel corso dell’anno (il bilancio del Consorzio è contrassegnato dal segno più da 11 anni). Questa rinuncia ha generato economie che abbiamo potenziato con un investimento e poi voluto tradurre in un vantaggio per il territorio al quale da più di 120 anni apparteniamo>.
Il presidente spiega che una volta deciso di compiere un importante gesto di solidarietà, si sono aperte tante possibilità. <abbiamo pensato che cosa potevamo fare e le possibilità che ci si sono presentate sono state veramente tante: dal sostegno dei più bisognosi con pacchi dono; all’aiuto alle strutture sanitarie. Tuttavia, ci è sembrato di dover, anche in queste occasione, rimanere fedeli alla nostra mission che è legata a doppio filo al mondo agricolo: così abbiamo pensato al futuro del nostro settore e quindi alle scuole di istruzione agraria, dove studiano i giovani che hanno deciso di dedicarsi professionalmente al nostro settore sia come agricoltori che come tecnici di domani e abbiamo deciso di contribuire a colmare il gap tecnologico che la didattica integrata rischia  inevitabilmente di creare. In questo modo ci siamo voluti incamminare – come è doveroso per  un’azienda come la nostra – anche sul percorso tracciato dagli obiettivi di Agenda 2030 (il progetto dell’Onu per uno sviluppo sostenibile, fatto suo anche dall’Ue, ndr), che pone “l’istruzione di qualità per tutti” come quarto obiettivo, appena dopo la sconfitta della povertà e della fame>.
Così il Consorzio ha delineato un ambizioso progetto in collaborazione con 4 istituti tecnici agrari del territorio che serve: il Raineri di Piacenza, il Gallini di Voghera, in provincia di Pavia, il Tosi di Codogno e il Mendel di Villa Cortese in provincia di Milano.
Gli Istituti hanno avuto in dono una dotazione di tablet, tecnologicamente avanzati e adeguatamente equipaggiati, che potranno essere forniti in comodato d’uso agli studenti più bisognosi, in modo da evitare che la didattica a distanza crei svantaggi.
<Collaboriamo da anni con il Consorzio Terrepadane – ha spiegato la professoressa Teresa Andena, dirigente dell’Istituto Raineri di Piacenza –. Il nostro Istituto ha formato molti dirigenti e tecnici del Consorzio e presso la nostra scuola studiano i figli di molti Soci, gli agricoltori di domani. Siamo quindi molto lieti che da parte della storica cooperativa piacentina si sia colta con sensibilità un’esigenza, che la scuola sente molto in questo momento e si sia mosso un passo concreto per rispondere ad essa>.

TERREPADANE MACCHINE: LA CASA DELL’AGRICOLTURA 4.0

Protagonisti di questo innovativo sistema di gestione aziendale sono in primo luogo le macchine agricole di nuovissima generazione, integrate con la guida satellitare e con un sistema di accesso alla piattaforma con la quale sono continuamente in dialogo.
<L’obiettivo del progetto – spiega Gian Battista Capoferri, Coordinatore Parts & Service e Responsabile dei sistemi satellitari del Consorzio – è semplice: mettere in connessione continua il lavoro dei campi con la gestione amministrativa e strategica dell’azienda. Attraverso un portale, dove sono state acquisite le foto satellitari, le aziende vengono mappate o direttamente sul campo dal trattore, che dispone di un’antenna satellitare, o dall’ufficio al computer. Per ogni campo vengono così registrate tutte le operazioni colturali nei minimi dettagli. Questo consente all’agricoltore di disporre di un archivio storico completo su cui potrà contare al momento di operare le scelte strategiche. Inoltre, ovviamente, il controllo di ogni operazione consente un utilizzo mirato di tutti i fattori di produzione, in un’ottica di sostenibilità, ma anche di attenzione ai costi. Infine, grazie a questo continuo dialogo tra macchina a computer, possiamo anche monitorare le performances del trattore nelle diverse condizioni>.
Così i nuovi trattori New Holland e Case diventano veri e propri partner degli agricoltori, anche in termini di miglioramento della gestione aziendale.
Per supportare questi importanti investimenti, gli agricoltori possono come è noto, utilizzare gli strumenti di agevolazione fiscale (e quindi finanziaria) messi loro a disposizione dalla legge, che prevede il vantaggio del credito di imposta per le aziende agricole che introducono tecnologia 4.0.
<Le agevolazioni fiscali – aggiunge Capoferri – hanno naturalmente funzionato bene per favorire l’acquisto di queste macchine, che si vanno sempre più diffondendo tra gli agricoltori>.
Il Consorzio Terrepadane dal canto suo ha investito in questa direzione, come chiarisce Stefano Luchetti, Responsabile Macchine: <abbiamo dedicato impegno economico e risorse umane a questo progetto con l’obiettivo di favorire la diffusione della tecnologia d’avanguardia, offrendo un servizio di consulenza qualificato e duraturo, in modo da affiancare i nostri agricoltori nell’acquisizione delle competenze utili alla gestione di questi strumenti>.