AL TOMATO WORLD CON TERREPADANE PROTAGONISTI GLI STUDENTI DEL MARCORA

L’incontro – al quale i ragazzi, che erano accompagnati dai loro insegnanti, sono giunti già preparati da un percorso specifico svolto in classe nelle scorse settimane – ha visto anzitutto i contributi del presidente di Terrepadane, Marco Crotti, che ha illustrato ai ragazzi la lunga storia del pomodoro da industria in provincia di Piacenza, attingendo frequentemente anche ad elementi autobiografici. Attraverso un percorso fotografico che ha catturato i ragazzi, Crotti ha ripercorso l’evoluzione tecnica della coltura (dalla raccolta manuale a quella meccanica e dall’irrigazione a pioggia, fino alle ultime frontiere della fertirrigazione), soffermandosi però anche sullo sviluppo del comparto conserviero. La realtà del Consorzio Terrepadane e la crescita della ultracentenaria cooperativa piacentina è stata invece presentata ai giovani dal direttore generale Dante Pattini; mentre gli agronomi Matteo Scaglioni e Francesca Ravazzola sono entrati nel merito delle innovazioni tecniche che oggi svolgono un ruolo da vere protagoniste nella coltivazione del pomodoro. In particolare, Scaglioni si è soffermato sulle tecnologie irrigue, mettendo in luce le notevoli potenzialità delle moderne centraline attraverso le quali è possibile gestire in modo automatizzato la microirrigazione e la fertirrigazione (ossia quella tecnica che riunisce irrigazione e fertilizzazione) di centinaia di ettari.
Ovviamente queste tecniche irrigue, oltre a fornire alla coltura precisamente l’acqua che serve, quando serve, annullando gli sprechi e limitando i disagi determinati dalla tradizionale irrigazione, garantiscono anche alla pianta migliori performance produttive. Alle quali però sarà possibile giungere solamente considerando oggi aspetto della coltivazione, in un approccio trasversale che è quello che deve caratterizzare – come ha chiarito Ravazzola – il lavoro del tecnico di campagna.

 

Fonte: Libertà

TERREPADANE PUNTA ANCHE SULLE ASSICURAZIONI: GRANDI RISULTATI NEL 2021

<Tra le diverse tipologie di polizze – spiegano Francesco Repetti e Ivan Barriviera, responsabili dell’agenzia assicurativa – il fiore all’occhiello della raccolta premi è stato sicuramente il ramo grandine che nell’anno appena trascorso ha tagliato il traguardo record dei quasi 53 milioni di capitale assicurato per le colture del nostro territorio. Un risultato che va letto in due direzioni: da un lato, la sensibilità nel settore grandine è notevolmente cresciuta da parte degli agricoltori, dall’altro, anche l’offerta assicurativa in questo settore si è notevolmente ampliata con le nuove polizze sperimentali a tutela del rischio sulle colture>.
Rimanendo nell’ambito delle polizze agevolate, – continuano i due responsabili – anche il settore delle polizze bestiame ha continuato la sua crescita. Abbattimento forzoso, smaltimento carcasse e protezione dalle epidemie sono le coperture più richieste dagli allevatori; così come sono più che raddoppiate le richieste delle coperture RC prodotti (pensiamo al latte conferito nei caseifici o nelle cooperative) che salvaguardano le produzioni di eccellenza del territorio.
<Per quanto riguarda il mondo agricolo CAPSA offre un servizio di analisi dei rischi, consulenza, intermediazione e gestione del portafoglio assicurativo agricolo e non, arrivando a tutelare l’azienda, ma anche i titolari, la loro famiglia e i dipendenti con diverse polizze, che coprono anche infortuni e salute personale. Il tutto con un approccio innovativo alla gestione dei rischi aziendali, introducendo una metodologia di lavoro che, partendo dalla mappatura dei rischi, identifica le principali aree critiche e le priorità di intervento e arriva a disegnare un progetto assicurativo personalizzato. La nostra priorità è quella di fornire al mondo agricolo un servizio assicurativo professionale, efficace ed efficiente anche attraverso la collaborazione con i nostri partners>.
Sul tema interviene anche Dante Pattini, direttore generale del Consorzio Terrepadane, nonché Amministratore delegato di Capsa, spiegando che <per il prossimo futuro si sta lavorando per una progettualità assicurativa che riguarderà tutti i territori serviti da Terrepadane, includendo quindi anche le aree di Lodi e Milano, Monza Brianza e Pavia. Il tutto con l’obiettivo di migliorare l’offerta anche in questo campo>.

 

Fonte: LIbertà