Cereali: inizia la campagna
Proprio alla mietitura sono legati numerosi momenti della tradizione, spesso festosi, tanto che questa operazione agricola in passato è stata spesso caricata di folklore e colore, proprio per l’elevata aspettativa che la accompagnava, visto che rappresentava il momento in cui venivano portati “in cascina” i frutti del duro lavoro di molti mesi.
Oggi, il lavoro è forse meno duro, ma non meno difficile e l’aspettativa è sempre molto elevata: a fare il punto in queste prime giornate di lavoro (la campagna è appena iniziata proprio ieri nella zona di San Giorgio piacentino) provvede Marco Cappelli, responsabile cereali del Consorzio agrario Terrepadane, che spiega: <la campagna nel Piacentino è appena iniziata con la trebbiatura dell’orzo e le primissime di frumento: va detto che dopo diversi anni in cui il clima molto caldo della primavera aveva portato ad un anticipo della trebbiatura, quest’anno ritorniamo ai periodi canonici. Per quanto riguarda l’orzo abbiamo rese discrete e un peso specifico nella media, mentre siamo in attesa dei grani – tenero e duro – per vedere in quale situazione ci troviamo. Infatti, la stagione primaverile particolarmente piovosa ha creato problemi non indifferenti>.
Tra i problemi maggiori vi è senz’altro quello dell’allettamento che in provincia di Piacenza, particolarmente in alcune aree – come, ad esempio, nella “bassa” – si è verificato in modo importante, andando ad incidere oltre che sulla quantità, anche sulla qualità del prodotto.
Il prodotto che viene raccolto in moti casi viene gestito con i contratti di coltivazione, importanti strumenti di valorizzazione ei cereali e non solo attivati da molti anni dal Consorzio Terrepadane (che conferisce il prodotto a grandi aziende di trasformazione che si contraddistinguono per marchi importanti, sottoscrivendo con l’agricoltore uno specifico disciplinare di qualità e garantendo buone condizioni economiche), che consento agli agricoltori di fronteggiare la volatilità dei prezzi, potendo contare su un reddito certo e assicurato con tempistiche prefissate: <gran parte del grano – sia duro che tenero – che ci si accinge a raccogliere in questi giorni è sotto contratto, il che conferma l’utilità di questi strumenti>.
Sul fronte dei prezzi invece, va detto che trovandoci in una situazione diffusa di rese piuttosto basse anche al centro e sud Italia a causa delle difficili condizioni climatiche che si sono verificate (a differenza che da noi, al sud il grosso problema è stato la siccità estrema degli ultimi mesi); ci si aspetta un recupero dei listini per il prodotto di qualità.
Fonte: Libertà e Terrepadane