Tra gli aspetti che notoriamente costituiscono una priorità per la coltura, vi è senz’altro la dotazione in potassio del terreno, visto che si tratta dell’elemento richiesto in maggiore quantità e che può richiedere un corposo arricchimento del terreno, se presente su livelli troppo bassi nel suolo interessato dalla coltivazione del pomodoro.
Tradizionalmente la concimazione del pomodoro viene eseguita in fase di pre-trapianto, di copertura e anche al momento del trapianto, tenendo ben presente di avere provveduto ad un adeguato apporto di fertilizzanti organici prima delle lavorazioni principali per la preparazione del terreno.
Da tempo gli interventi di fertilizzazione vengono valorizzati attraverso la tecnica della fertirrigazione e della nutrizione fogliare.
Il Consorzio agrario Terrepadane, che vanta una leadership trentennale nell’ambito della fertirrigazione, da alcuni anni ha anche sviluppato una importante competenza per ciò che concerne la nutrizione fogliare di questa coltura, mettendo a punto concimi specifici, alla cui produzione provvede direttamente grazie all’impianto Multiliquid di Fiorenzuola d’Arda.
Attraverso il programma Nutrielle di Terrepadane, la coltura del pomodoro da industria viene accompagnata nelle sue otto fasi fenologiche: dal pre-trapianto, alla maturazione e raccolta.
Devoti continua spiegando come le delicatissime fasi di fioritura e allegagione possano essere accompagnati da due prodotti specifici che – prevenendo la carenza di Boro e Molibdeno – migliorano la fertilità della pianta.
Per le ultime fasi – invaiatura e maturazione – sono stati pensati alcuni prodotti specifici: per l’invaiatura e l’inizio della maturazione un concime fogliare ad elevato contenuto in calcio complesso con aminoacidi, oppure un concime organico azotato, che contribuisce a superare eventuali stress molto frequenti in questa fase; per la fase finale, precedente alla raccolta, un concime liquido a base di potassio che interviene positivamente nella sintesi degli zuccheri ed è utilizzabile anche in fertirrigazione.
Fonte: Libertà