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VENERDI PIACENTINI, CON TERREPADANE L’AGRICOLTURA TORNA PROTAGONISTA

<Portare due trattori in pieno centro in un’occasione come quella delle serate estive, che vogliono essere un momento di evasione – spiega Giorgio Mazzoni, responsabile macchine di Terrepadane – vuole dire rimettere l’agricoltura al centro degli interessi dei piacentini. Rimettere e non mettere, poiché la nostra comunità si è sviluppata su fondamenta molto profondamente nel comparto agricolo, su cui si fonda ancora oggi una parte molto importante della nostra economia locale>.
Mettere l’agricoltura al centro significa anche favorire la presa di consapevolezza da parte della cittadinanza delle fondamentali problematiche legate alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità della produzione, ma anche ricordare il ruolo strategico che questo comparto ricopre da sempre, che le recenti vicende belliche ci hanno fatto in un certo senso riscoprire.
<Come è possibile vedere – continua Mazzoni – il livello di tecnologia con cui sono attrezzati i moderni trattori e tutte le macchine agricole, è notevolissimo ed è indicatore degli investimenti che il comparto sta sostenendo nell’ottica della sostenibilità. Utilizzare tecnologie d’avanguardia significa infatti mettere in uso la “famosa” agricoltura di precisione, che utilizza in modo sostenibile le risorse (compresa l’acqua) cioè quando servono, dove servono e nella misura che servono, limitando gli sprechi e migliorando l’efficienza>.
E a spiegare in sintesi il senso di questa partecipazione provvede anche direttamente il presidente Marco Crotti: «La presenza di Terrepadane vuole essere un ulteriore segno di vicinanza
alla città, agli agricoltori ed al nostro territorio. Inoltre, vogliamo in questo modo offrire un’occasione ai piacentini per vedere dal vivo lo sviluppo della tecnologia e della meccanica in agricoltura con l’obiettivo di mettere in evidenza come oggi l’innovazione sia la grande protagonista in agricoltura».

 

Fonte: Libertà

OPTUM 300 AFS, IL TRATTORE CHE GUARDA AL FUTURO

Crotti, che prima di tutto, come ama sempre sottolineare, è un agricoltore, ha ribadito come oggi più che mai non è sufficiente lavorare introducendo tecnologia, ma bisogna compiere uno sforzo per integrare il più possibile i diversi supporti tecnologici, che devono “parlare” tra di loro e soprattutto utilizzare e gestire le competenze agronomiche: così le sofisticate attrezzature che vengono utilizzate in campo per gestire irrigazione, difesa e altre operazioni colturali devono poter dialogare con le macchine nell’ottica di un utilizzo sempre più oculata ed intelligente dei mezzi di produzione, a partire proprio dall’acqua.
Per giungere a questo risultato è necessario da un lato disporre di macchine potenti e versatili, ma dall’altro anche saper gestire con efficacia questo processo di transizione ecologica, che richiede da parte degli agricoltori uno sforzo nella direzione di una maggiore attenzione alla raccolta e alla gestione dei dati.
Venendo al trattore – hanno spiegato Osvaldo Brigatti Marketing Manager di Case IH e Riccardo Manfrin Specialista Agricoltura di Precisione del gruppo CNH – siamo di fronte ad una macchina potente, compatta e molto maneggevole con un eccellente rapporto peso-potenza. Risultati, che sono stati combinati con la cabina più comoda e connessa con le più recenti applicazioni telematiche, in modo da consentire la gestione di qualsiasi operazione con il massimo delle prestazioni, efficienza e affidabilità, attraverso soluzioni software innovative. <I gestori e gli operatori di aziende agricole – continuano i funzionari di Case IH – possono trasferire dati e informazioni tra il trattore, il telefono, il tablet o il computer desktop, il tutto in modalità wireless. Grazie al sistema telematico AFS Connect, si ha la libertà di prendere le giuste decisioni sfruttando tutti i dati disponibili, al momento giusto, da qualunque luogo e attraverso qualsiasi dispositivo>.
Proprio alla funzione strategica della raccolta dati e della loro organizzazione si è rifatto anche il responsabile del settore macchine di Terrepadane, Giorgio Mazzoni, che ha ribadito come solo attraverso una metodica raccolta dei dati sia possibile raggiungere risultati interessanti, che si traducono anche in un miglioramento delle performance e in un controllo dei costi.
A questo proposito Terrepadane sta promuovendo proprio in questi giorni corsi specifici rivolti ad operatori e ad agricoltori che attraverso dimostrazioni e esercitazioni pratiche mettano in evidenza come avviene l’impiego di queste tecnologie in azienda e quali sono i vantaggi concreti che si possono conseguire.

 

Fonte: Libertà

ARATURA E OPERAZIONI PIU’ SOSTENIBILI GRAZIE ALLA TECNOLOGIA

A spiegarne le ragioni, provvede Paolo Arata, agricoltore di lungo corso che con la famiglia conduce l’azienda di Carpignana di Rivergaro, che spiega: <i nostri terreni tendenzialmente argillosi richiedono un adeguato drenaggio: per questo l’aratura diventa importante. Inoltre anche per il controllo delle infestanti questa pratica assume una funzione insostituibile>.

Non di meno, le condizioni climatiche attuali – in agosto al momento delle arature, le temperature sono ancora molto alte ed è sufficiente una precipitazione per facilitare il proliferare di infestanti – impongono di intervenire poi sul terreno con altre lavorazioni per eliminare le infestanti.

Il tutto si traduce per gli agricoltori in un notevole dispendio economico:

<Dobbiamo attrezzarci con trattori di potenza molto elevata, sia per le lavorazioni che dobbiamo fare, che per le dimensioni aziendali, ma anche per i tempi strettissimi all’interno dei quali dobbiamo riuscire a lavorare. Non solo. Le macchine devono essere sempre più “intelligenti” e anche per questo richiedono manutenzioni sempre più complesse e procedure di adeguamento continue, tra cui non ultima, quella per l’AdBlue (l’additivo composto al 32,5% di urea in acqua demineralizzata, che abbassa drasticamente le emissioni di ossidi di azoto>.

L’azienda Arata si è appena dotata – acquistandoli da Consorzio Terrepadane, grazie al Credito d’Imposta – di 6 nuovi trattori che vanno da 120 a 380 cavalli tutti di marca Case IH, attraverso i quali sarà possibile migliorare la gestione di tutte le operazioni.

<Queste macchine – spiega l’agricoltore – ci permetteranno di efficientare le operazioni, guadagnando allo stesso tempo in sostenibilità. Si tratta infatti, di trattori d’avanguardia in termini di tecnologia e soddisfano ogni tipo di esigenza. Attrezzati con telemetria – ossia la tecnologia informatica che permette ai tecnici di intervenire sulla macchina attraverso un collegamento on line, quindi senza la presenza di un tecnico in azienda -, queste macchine potranno essere gestite in un futuro molto prossimo direttamente dalla sede del Consorzio, limitando le perdite di tempo e di denaro>.

Ovviamente questi trattori sono anche integrati con la guida satellitare, che consente l’applicazione dell’agricoltura di precisione, dosando quindi scientificamente i mezzi di produzione con risparmi ambientali e economici : <i costi che dobbiamo sostenere complessivamente impiegando così tanta tecnologia– aggiunge ancora Arata – sono molto considerevoli (e non sono certamente ripagati del tutto dalle economia dell’agricoltura di precisione); tuttavia, essendo noi agricoltori i principali custodi dell’ambiente, che è il nostro primo ed insostituibile fattore produttivo, ci viene naturale abbracciare un approccio sostenibile>.