Articoli

Piralide del mais: da Terrepadane le strategie di difesa

<Come è noto, – spiega Paolo Conti, Area Manager di Terrepadane – il ciclo biologico dell’insetto si caratterizza per due – a volte anche tre – generazioni, ma è la seconda quella più nefasta, è pertanto questa la fase in cui è fondamentale intervenire>.
Infatti, spiega l’esperto, le larve di seconda generazione scavano delle vere e proprie gallerie nei culmi del mais e così facendo portano all’indebolimento ed allo stroncamento della pianta, con inevitabili e notevolissime perdite produttive; con la rosura delle cariossidi inducono inoltre un preoccupante danno qualitativo alla spiga. Va sottolineato come lo stress fisiologico subito dalla pianta predisponga il mais all’insediamento di alcuni patogeni fungini, soprattutto quando si generino situazioni climatiche ad essi favorevoli: tra questi è certamente temibile il genere Fusarium, favorito da annate umide e piovose, che è fonte di pericolose micotossine quali le Fumonisine ed il DON; mentre in condizioni di alte temperature e siccità il mais colpito dalla piralide è certamente più predisposto all’attacco dell’Aspergillus, che porterà  ad un elevato livello di aflatossine, le micotossine più problematiche nella gestione dell’alimentazione degli allevamenti di vacche da latte.
<In questo quadro – continua Conti – si capisce quanto sia utile abbinare al trattamento insetticida contro la piralide anche un prodotto ad azione fungicida, in modo da contenere lo sviluppo dei funghi sopracitati e rendere l’ibrido più resiliente. Trovo opportuno ricordare che quest’anno c’è molto più mais di seconda epoca in successione ai cereali a paglia ed ai miscugli destinati a trinciato: le maggiori superfici coinvolte impongono quindi massima attenzione al controllo della piralide in quanto è evidente e risaputa la maggior suscettibilità della coltura che viene seminata a fine maggio/giugno.
Fortunatamente il mais si presenta molto bene, la campagna mostra un notevole potenziale produttivo – la pioggia è stata copiosa e abbiamo a disposizione l’acqua per irrigare – e quindi ha davvero senso, anzi è auspicabile, investire risorse verso trattamenti antipiralide, anche perché nelle nostre zone il trinciato di mais costituisce la base foraggera più importante per l’alimentazione della bovina da latte, nonché per i sempre più diffusi impianti di biogas: il mais è infatti diventato, a pieno diritto, il cardine delle nostre filiere agroalimentari ed agroenergetiche>

I prodotti

I formulati proposti dalle Società agrochimiche per contrastare la piralide sono sostanzialmente caratterizzati dall’associazione di due molecole a diverso meccanismo d’azione.
<Un principio attivo – spiega Conti – è particolarmente indicato ed efficace da quando avvengono le prime ovideposizioni, situate sulla pagina inferiore delle foglie intorno alla spiga e sul culmo: controlla infatti molto bene le larve appena schiuse. La seconda molecola invece, (uno dei classici e consolidati piretroidi) agisce contro le larve più mature; va ricordato che con questa seconda molecola andiamo ad agire anche sugli eventuali adulti di diabrotica, così da limitare la popolazione delle femmine che andranno a deporre nel terreno le uova svernanti, otteniamo quindi una rassicurante e completa difesa fino alla raccolta>.
L’esperto sottolinea l’importanza delle corrette tempistiche e modalità applicative: ossia non solo in funzione della fase fenologica del mais, ma anche e soprattutto sulla base di un attento monitoraggio del volo degli adulti, che permetta di mettere a punto un modello previsionale sulla base del quale individuare il momento più adatto per l’intervento. Inoltre, attraverso la tecnologia di distribuzione – ossia le irroratrici semoventi, i cosiddetti trampoli – si riesce a calibrare la quantità di acqua necessaria a bagnare uniformemente la massa fogliare e diventa possibile e vantaggioso unire ai fitofarmaci uno specifico concime liquido, meglio se biostimolante. Non solo: è indicatissimo anche aggiungere un prodotto correttore del pH ad azione acidificante in quanto la durezza dell’acqua delle nostre terre interferisce negativamente sulla buona efficacia del trattamento.

 

Fonte: Libertà

La proposta di Terrepadane per la nutrizione fogliare del pomodoro

La concimazione del pomodoro da industria costituisce un capitolo cruciale per la gestione della coltura, particolarmente in un periodo come quello che stiamo vivendo caratterizzato da un innalzamento generalizzato dei costi di produzione. Inoltre, la campagna agraria 2023 presenta per questa coltura problematiche diffuse determinate dall’andamento climatico complesso, che andranno a tradursi in trattamenti fitosanitari aggiuntivi. Il tutto concorre dunque alla necessità di raggiungere standard qualitativi, ma anche quantitativi adeguati: un obiettivo per il quale l’aspetto della concimazione è a dir poco cruciale.

VITE, DA TERREPADANE SOLUZIONI D’AVANGUARDIA

In provincia di Piacenza tra le colture al centro delle preoccupazioni di queste settimane, c’è ovviamente la vite, per la quale l’eccesso di caldo sta anticipando la maturazione, con conseguente accelerazione dei processi legati all’accumulo zuccherino. Il che si traduce in un peggioramento delle caratteristiche qualitative delle uve.
Lo stabilimento Terrepadane Multiliquid di Fiorenzuola ospita da tre anni – come è noto – la produzione di concimi specifici fogliari.
In particolare, i concimi della linea Nutri-elle garantiscono per il vigneto un’azione nutritiva e ad effetto biostimolante.
A spiegare nel dettaglio il funzionamento dei concimi fogliari provvede Davide Vercesi, tecnico di Terrepadane e neo dottore di ricerca.
<Nella nostra linea di concimi Nutri-Elle abbiamo un biostimolante naturale di elevata qualità, utilizzabile anche in agricoltura biologica, estratto da alghe selezionate (Ascophyllum nodosum), caratterizzate per l’alto contenuto di alginati e acido alginico, di mannitolo e amminoacidi essenziali. Questo concime è formulato in modo da favorire l’assorbimento degli elementi nutritivi e valorizzando la risposta agli stress abiotici, come lo stress idrico.
Un altro prodotto della stessa linea, invece, è un concime liquido a base di idrolizzati proteici, ricco di sostanza organica a rapida assimilazione, la cui associazione alla componente minerale consente di ottenere un effetto nutrizionale sinergico che aumenta l’efficacia del prodotto e favorisce il miglioramento della produzione.
In questo concime vengono sintetizzate la presenza di azoto organico, che stimola le funzioni fisiologiche della pianta, di potassio, complessato con gli amminoacidi, facilmente assimilabile, che influisce positivamente sulla qualità del prodotto>.
All’innovazione nel settore vitivinicolo è stata dedicata la tesi di dottorato Agrisystem, che lo stesso Vercesi ha recentemente discusso. L’agronomo ha infatti intrapreso i tre impegnativi anni di studio della scuola di dottorato Agrisytem dell’Università Cattolica (il livello più alto della formazione universitaria, al quale si accede dopo la laurea magistrale), grazie ad un progetto condiviso con il Consorzio, che ha investito in questo senso proprio per arrivare a poter contare su una risorsa altamente qualificata.
<Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto da Davide, del quale abbiamo apprezzato l’impegno e la passione – dice il direttore generale, Dante Pattini-. Credendo nella qualità della proposta di Agrisystem, abbiamo investito in questo senso per poter offrire ai nostri Soci una consulenza sempre più qualificata>.

 

Fonte: Libertà

TERREPADANE: PER IL 2021 L’INNOVAZIONE PER LA NUTRIZIONE DEL POMODORO

Il Consorzio agrario Terrepadane, grazie al lavoro del suo gruppo specialistico sulla nutrizione delle colture – FertiTeam, coordinato da Mauro Schippa, Sales Specialist Senior e Fertiteam Leader di Terrepadane -, ha messo a punto due formulati per soddisfare le esigenze degli agricoltori.
<Gli incontri del Fertiteam trattano, infatti, la concimazione di precisione come strategia gestionale che consideri gli obiettivi produttivi sia quantitativi sia qualitativi, le esigenze effettive fisionutrizionali della coltura e le caratteristiche del territorio>, commenta lo stesso Schippa.
Secondo gli agronomi di Terrepadane, l’innovazione nella nutrizione vegetale si concretizza nella sempre più accurata scelta di componenti minerali di massima purezza e solubilità, che vengono fatte interagire con componenti organiche biochimicamente attive, per ottenere dei formulati completi ad azione fisionutrizionale.
Per conseguire un buon arricchimento di elementi nutritivi nel franco di coltivazione con la concimazione granulare in pre-trapianto, Terrepadane propone un nuovo formulato organo-minerale in forma granulare denominato TP Fert EVO. <Questo formulato – spiega Mauro Schippa – si caratterizza rispetto al precedente per il doppio contenuto di azoto organico, aminoacidi e estratti umici (sostanze organiche biochimicamente attive) ed un significativo aumento della quota di fosforo solubile in acqua di massima assimilabilità. In tal modo i vantaggi sono evidenti: si creano nicchie fisionutrizionali nell’intorno del granulo di concime dove si hanno le migliori condizioni per lo sviluppo dell’apparato radicale (rivitalizzazione della microflora del terreno, richiamo dei capillizzi radicali assorbenti, protezione degli elementi nutritivi evitando le tradizionali insolubilizzazioni e perdite di efficienza dei concimi tradizionali) e una biodisponibilità pronta e graduale di massima efficienza. Ricordiamo a tal proposito che creare i presupposti per il miglior assorbimento del fosforo permetta di ottenere il migliore accrescimento radicale e uno sviluppo iniziale robusto e completo della piantina>.
Sempre per favorire l’attecchimento e miglior sviluppo inziale delle piantine trapiantate, grazie alle tecnologie produttive dell’impianto di concimi liquidi Multi Liquid, Terrepadane ha messo a punto un concime organo-minerale liquido da utilizzare al momento del trapianto in modo localizzato denominato Nutrifield Start. <Si tratta – afferma Schippa – di un concime organo-minerale liquido con un significativo contenuto di azoto organico, attivato con estratti umici: si ottiene in tal modo una pronta biodisponibilità del fosforo apportato e una stimolazione diretta dell’apparato radicale.”
<Queste nuove proposte tecniche – aggiunge Schippa – si affiancano al già collaudato concime completo NPK con una quota di azoto ricoperto (Multicote Agri Tomato), che garantisce biodisponibilità azotata pronta e progressiva ed alla linea dei concimi liquidi a reazione acida e biochimicamente attivi (FertiDEA).
L’insieme di queste soluzioni tecniche offre la possibilità di garantire una nutrizione mirata ed efficiente del pomodoro da industria in un contesto di intensificazione colturale sostenibile>.

TERREPADANE: INNOVAZIONE TECNOLOGICA A TUTTO CAMPO

Qualche giorno fa, il presidente di Terrepadane Marco Crotti ed il direttore generale Dante Pattini hanno accolto Jonathan Hadar, ministro della Missione economica dell’Ambasciata dello Stato di Israele in Italia unitamente ai vertici di Haifagroup, “la maniera per rinsaldare ed ulteriormente consolidare, dopo il difficile momento della pandemia, il legame che consente il trasferimento di tecniche innovative per lo sviluppo dell’agricoltura di cui lo Stato d’Israele è all’avanguardia nella ricerca“.

Hadar si è detto “felice di trovarsi in un ambiente ottimista, carico di energia, in una collaborazione che guarda con fiducia al futuro; noi abbiamo sempre puntato sull’export e sui paesi terzi e lo abbiamo fatto con Haifa, con la massima attenzione verso la ricerca e lo sviluppo per scrivere insieme il nostro futuro“.

“Costruito in pochi mesi – ha spiegato il direttore generale di Terrepadane, Dante Pattini –  l’impianto – che ha una capacità produttiva di oltre 8000 tonnellate annue – grazie alla collaborazione dei tecnici di Terrepadane, può realizzare fertilizzanti pensati per le specifiche esigenze delle nostre aziende e dei nostri territori. In questa ottica da un anno viene anche prodotta la nuova linea di concimi fogliari formulati in modo da attivare una reazione fisio-nutrizionale prevalentemente per uso fogliare”.

Il gruppo, dopo la visita allo stabilimento e alle linee produttive, è stato salutato, con il coordinamento di Pattini, dal presidente Crotti che ha rimarcato “la necessità di sinergie per lo sviluppo di un’agricoltura sempre più sostenibile, con un partner che ci garantisce innovazione per salvaguardare la tradizione; questa la mission di una cooperativa che guarda al futuro“, un concetto pienamente condiviso da David Leykin General Manager di Haifa Group Italia. Haifa infatti, dalla sua istituzione nel 1966, è diventata leader mondiale nel campo dei fertilizzanti speciali. La società vende una vasta gamma di prodotti di qualità in oltre 100 paesi attraverso 16 filiali sparse in tutto il mondo. Il marchio Haifa è diventato un simbolo di qualità e pioniere nel settore agricolo globale. Leykin ha detto che “insieme dobbiamo dare priorità alla tecnologia e alla tecnica; tutto è nato dallo studio e dal confronto diretto e poi trasferito nel campo della nutrizione, avendo sempre a mente le peculiarità dei territori“.

E sul concetto di territorio ha focalizzato il suo intervento anche Mauro Schippa Sales & Marketing Manager di Haifa Italia che ha ricordato come “dietro Multiliquid, ci sia un progetto imprenditoriale per creare prodotti mirati al territorio e alle sue specifiche esigenze, per risolvere i problemi agronomici“. Schippa ha ricordato la nuova legge Ue sui fertilizzanti che entrerà in vigore nel 2022 e che andrà a valorizzare la sostenibilità dei fertilizzanti e la qualità.
Questo darà ulteriore slancio ai nostri prodotti, anche ai liquidi; ora spetta a noi comunicare adeguatamente la qualità dei processi produttivi che è richiesta dai mercati“.
Proseguiremo la nostro partnership con Haifa – afferma il responsabile agronomico Giorgio Mazzoni – nella scelta delle materie prime in un mercato sempre più promettente, con prodotti garantiti e con efficienze agronomiche“. Mazzoni ha tracciato un esaustivo quadro della produzione nello stabilimento di Fiorenzuola “una scommessa vinta, con una nuova linea di concimi fogliari in 18 formulati di cui 9 per il bio, settore in grande crescita“. Non a caso è stato creato il gruppo “Fertiteam” con il supporto di Haifa, perché Terrepadane punta, in un mercato dove sovente sono proposti prodotti di discutibile effetto, ad una qualità totale che dia valore al territorio ed ai suoi straordinari prodotti. “Non a caso in questi giorni siamo arrivati ai mille quintali di concimi fogliari già al primo anno di produzione“.

TERREPADANE E SYNGENTA INSIEME PER VIGNETI SEMPRE PIU’ SOSTENIBILI

Un appuntamento dedicato alla protezione e alla gestione sostenibile del vigneto e che è nato proprio dalla collaborazione tra Syngenta e Terrepadane. “Siamo particolarmente soddisfatti di questa partnership consolidata – commenta al riguardo il direttore generale del Consorzio Agrario Dante Pattini – in quanto essa contribuisce ad accrescere sempre di più la reputazione di Terrepadane sul mercato”.

Nello specifico, all’evento pavese, Syngenta ha illustrato ai numerosi agricoltori presenti per l’occasione, le nuove linee di difesa studiate per i vigneti e adatte alle caratteristiche dell’Oltrepo, mentre Terrepadane ha presentato le varietà di concimi fogliari Nutri-elle, entrate da poche settimane ad arricchire la produzione dello stabilimento Multiliquid di Fiorenzuola.  Davide Vercesi, Area Manager e responsabile del settore articoli per vigneto, affiancato da Elena Pisani, tecnico agronomico di Terrepadane, ha quindi spiegato in dettaglio i concimi fogliari indicati per la viticoltura.  In particolare sono stati messi in luce i benefici del  Nutri-elle Premium, ammesso in agricoltura biologica, che ha una formulazione fisionutrizionale con specifica azione per favorire la sintesi di zucchero e di sostanza secca. “Quest’anno – commenta Pisani – lo abbiamo utilizzato soprattutto per combattere gli stress causati dalle basse temperature del mese di maggio o in seguito alle grandinate che si sono verificate nel Pavese e nel Piacentino”. Anche il Nutri-elle Robur si rivela efficace dopo la grandine. “Esso – prosegue Pisani – favorisce l’ispessimento dei tessuti vegetali ed esercita un’azione irrobustente delle colture con complementare azione fortificante”. Infine è stato presentato l’universale Nutri-elle Acdc, valido come acidificante con indicatore di viraggio, emulsionante, tensioattivo e specifico per apporti fogliari.

Dopo la visita dimostrativa nel vigneto, l’evento –alla presenza anche di Riccardo Vanelli, commercial Unit Head e Amministratore delegato di Syngenta Italia – è proseguito nella cantina dell’azienda, che vanta una lunga tradizione in quanto è alla quarta generazione. Coltiva 35 ettari, finalizzati alla produzione di bianchi e rossi dell’Oltrepò.

E’ ampia e ben consolidata l’offerta di Terrepadane per la viticoltura. Dal 2000 – ha affermato Davide Vercesi Area manager e responsabile del settore articoli per vigneto del Consorzio Agrario – Terrepadane segue il settore con grande attenzione. Gli articoli sono stati esposti anche all’evento pavese di Santa Maria della Versa. “Forniamo, chiavi in mano, tutto il materiale necessario alla buona riuscita di un vigneto. Dalla barbatella, per la quale ci appoggiamo in particolare a Vivai Padergnone, ma anche ad altri vivaisti in base alle necessità degli innesti, alle diverse tipologie di pali. Li abbiamo zincati a caldo o a freddo oppure in corten oltre a tutta la gamma in legno, castagno o abete. Per concludere Terrepadane offre una notevole varietà di fili – in zinco, alluminio e acciaio – e le ancore per le testate.

TIGNOLETTA:  IL PROGRAMMA DEDICATO DI TERREPADANE

All’evento pavese è stato affrontato anche il problema della tignoletta. Quest’anno nei vigneti che si trovano nell’area più colpita, ovvero l’Oltrepo pavese occidentale e la Valtidone nel Piacentino nella zona di Ziano, Terrepadane ha posizionato delle trappole manuali. “Ogni settimana – spiega in merito Davide Vercesi – noi andiamo a controllare il volo della tignoletta e in base ai picchi selezioniamo i trattamenti più indicati nelle tempistiche più opportune. Agli agricoltori che lamentano il problema consigliamo quindi le difese più indicate e forniamo tutta l’assistenza necessaria”. L’infestazione della tignoletta è una delle più temute dai viticoltori. Si tratta di un lepidottero tortricide presente in tutta Italia, che è dannoso per molte varietà di vite. Le infestazioni sono influenzate dalle condizioni climatiche e microambientali, per cui possono variare da un anno all’altro. Pericolose in particolare le larve nate dalle ultime generazioni che praticano profondi fori di penetrazione negli acini, causando un grave danno sia quantitativo sia qualitativo alle uve.”

TERREPADANE, A FIORENZUOLA L’IMPIANTO FOGLIARI FUNZIONA A PIENO REGIME

E’ entrata a pieno regime la produzione dei concimi fogliari nello stabilimento Multiliquid di Terrepadane già inaugurato nel 2017 a Fiorenzuola per la produzione della linea di fertilizzanti liquidi. In produzione già tre formulati della linea dei fogliari Nutri-Elle firmata Terrepadane.

TERREPADANE, UN CAMPO VETRINA PER PRESENTARE LE NOVITA’ DEI CEREALI

“Una mattinata trascorsa tra veri e propri percorsi agronomici”. Così Stefano Fugazza, responsabile dei servizi e delle vendite del Consorzio Agrario Terrepadane, commenta il “Campo vetrina cereali” realizzato martedì 28 maggio nel Piacentino, all’azienda agricola Fornasari di Caorso. Una piattaforma di quasi 8 ettari, suddivisa in parcelloni alcun i dei quali sottoposti anche a controllo satellitare, da visitare in un’ora e mezza. Su quest’area Terrepadane lavora già dal periodo delle semine in novembre proprio per renderla visitabile e per mettere in evidenza le diverse tipologie di lavorazione e di innovazione. Ogni parcella – tappa del percorso agronomico – riporta ai lati un cartello recante l’indicazione della varietà di frumento, del trattamento antiparassitario eseguito e della tipologia di concimazione.  Focus anche sulle risposte delle colture in considerazione dell’andamento climatico, la mancanza di piogge nei primi mesi dell’anno e il successivo eccesso di precipitazioni, registrato soprattutto nelle ultime settimane.

“Abbiamo parlato delle varietà di grano tenero, tenero di forza e duro – spiega Fugazza – e ci siamo soffermati sul tema dell’innovazione nella concimazione di pre-semina e fogliare in quanto abbiamo presentato le ultimissime novità dello stabilimento Multiliquid di Terrepadane a Fiorenzuola, che ha avviato la produzione di concimi fogliari della nuova linea NUTRI-ELLE”.

“Per Terrepadane – aggiunge il responsabile dei concimi del Consorzio Agrario Giorgio Mazzoni – questo è un appuntamento importante di incontro con cerealicoltori. In questi campi abbiamo utilizzato le nuove linee di prodotti, la concimazione liquida NUTRIFIELD, che viene utilizzata dall’agricoltore al momento della semina con una sola operazione e che quindi è molto pratica e funzionale ed i fogliari della NUTRI-ELLE. Quest’ultima ha tutti gli elementi per permettere alla coltura di massimizzare il prodotto. Va ricordato che le concimazioni rappresentano un supporto significativo alla coltura anche in considerazione degli sbalzi climatici”.

L’iniziativa era organizzata in collaborazione con le aziende sementiere e con Basf, uno dei principali fornitori dei principi attivi per la protezione dei cereali a paglia, che ha presentato agli agricoltori le principali linee di difesa per la prevenzione delle malattie fogliari e della spiga.

La piattaforma he è stata creata all’azienda agricola Fornasari di Caorso, resterà visitabile anche nelle prossime settimane, come annunciato durante l’iniziativa di ieri. Gli interessati possono quindi rivolgersi al Consorzio Agrario Terrepadane, che provvederà a concordare la visita, per permettere di presentare il campo vetrina e in dettaglio le varietà, le condizioni e i trattamenti effettuati nei vari parcelloni. L’azienda Fornasari si trova lungo la strada Cascina Ciregna all’incrocio con la provinciale 587 (la strada di Cortemaggiore). “E’ doveroso – conclude Stefano Fugazza – ringraziare i fratelli Fornasari per la precisione, la dedizione e l’ospitalità dimostrate. Non era semplice creare un campo –vetrina di questo tipo e la loro collaborazione è stata fondamentale”.

 

 

BIOLOGICO, DALLA CERTIFICAZIONE ALLE NUOVE LINEE DI CONCIMI: TERREPADANE POTENZIA L’OFFERTA

Il biologico a Piacenza. Una realtà che si può esprimere bene anche con i numeri. Come è riuscito ottimamente a fare il direttore del Consorzio Terrepadane, Dante Pattini durante il suo intervento al convegno sul biologico. L’agricoltura biologica – ha esordito – ha un fatturato a livello nazionale di 5 miliardi e 600 milioni di euro, di cui 2 miliardi sono prodotti bio che vengono esportati. La prima domanda da porsi dunque è “Chi vende questi prodotti?”. Anzitutto, per quasi la metà, la grande distribuzione – che è cresciuta più di altri settori, raddoppiando in pochi anni le referenze sullo scaffale – e poi anche i negozi specializzati.

In Italia gli ettari di bio sono 2 milioni e anche a Piacenza siamo a poco più di 15mila ettari con quasi 700 aziende (di cui 623 imprese agricole e 78 trasformatori). In Emilia Romagna, Piacenza si pone al quinto posto sia per ettarato investito a bio, che per numero di aziende (che hanno come dimensione media poco più di 24 ettari): da notare che dal 2013 ad oggi nella nostra provincia si è registrato un incremento di questo comparto del 108% per la Sau (superficie agricola utilizzata) e addirittura del 81% per gli operatori.

Ma quali sono le colture biologiche presenti in provincia di Piacenza? Vi è una varietà veramente notevole, ma la parte principale dell’ettarato biologico è investito a seminativi, seguiti dal pascolo e dal vigneto. Pattini è anche entrato nel merito della grande attenzione e dell’offerta che il Consorzio Terrepadane dedica a questo settore. Il direttore ha anzitutto evidenziato come le tecnologie avanzate caratterizzino lo stabilimento di Rizzolo di San Giorgio. «Tutto il lavoro di certificazione che il Consorzio sta facendo – ha quindi proseguito Pattini – è molto rigoroso, con i principali partner del settore. Il Consorzio sta per commercializzare anche mezzi tecnici dedicati al biologico e linee bio di concimi liquidi e fogliari prodotti nello stabilimento Multiliquid di Fiorenzuola». «Anche nel biologico l’obiettivo – ha concluso il direttore – è fornire ai nostri agricoltori strumenti e servizi per valorizzare la distintività e l’alta qualità delle loro produzioni. Inoltre anche per il bio il Consorzio propone agli agricoltori interessanti contratti di coltivazione».