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Semestre positivo per il Consorzio con numeri record per fertirrigazione e cereali

«Focalizzando l’attenzione sulla nostra mission e non su altro – dice il direttore generale, Dante Pattini, riferendosi alla “bufera” che in queste settimane sta scuotendo il Consorzio – possiamo dirci soddisfatti. Infatti, in questi primi 6 mesi del 2023 l’incremento delle vendite in termini di volumi è stato molto positivo, in alcuni casi oltre le nostre aspettative, seppur a fronte di un leggero calo dei ricavi, dopo il boom del 30 % dello scorso anno. Il settore fertirrigazione ha visto i numeri in aumento del 70%, consolidando la nostra posizione come leader a livello nazionale. Infatti il settore, oltre che sulla coltura del pomodoro, ha avuto una impennata record sul mais in tutte le province lombarde in cui operiamo con prospettive molto buone anche per la prossima stagione; visto che il tema del risparmio idrico e l’uso sempre più sostenibile delle risorse è quanto mai d’attualità».
In generale, tutta la “macchina” della cooperativa si è mossa a pieno regime, confermando tra l’altro, una crescita del settore mangimi del 30% e un aumento in volumi (più 5.000 tonnellate) nel settore fertilizzanti, nel quale si è avuto un riposizionamento dei prezzi al ribasso molto consistente dopo gli aumenti abnormi della scorsa stagione.
Bene anche i fitofarmaci, aumentati del 10%. Unica eccezione negativa, la frenata del settore macchine, che (come hanno anche evidenziato i dati nazionali) ha subito a seguito della diminuzione degli incentivi legati all’agricoltura 4.0, un calo vistoso nelle immatricolazioni dei trattori.
Nel frattempo, proprio in queste settimane è giunta conferma di come la tradizionale attività di raccolta cereali abbia confermato il ruolo storico del consorzio: «La campagna appena conclusa ha visto numeri record in termini di conferimento – aggiunge ancora Pattini – abbiamo superato le 60.000 tonnellate con incrementi in Lombardia molto significativi.
Piacenza rimane sempre la nostra “roccaforte” con oltre l’80% però il segnale che ci hanno dato i nostri soci/clienti è molto chiaro in termini di fiducia ed affidabilità e di questo siamo molto orgogliosi. Da oltre un secolo svolgiamo questa attività, che una volta era chiamata degli ammassi, e mantenere e addirittura aumentare i volumi di cereali raccolti testimonia il ruolo fondamentale della nostra cooperativa in tutti i territori».
In questo quadro positivo si inserisce la problematica dell’aumento dei tassi di interesse che in 12 mesi ha cambiato radicalmente il quadro economico di riferimento.
«Il Consorzio agrario da sempre svolge un ruolo fondamentale nel credito delle aziende agricole – afferma Luca Bazzini, direttore amministrativo – e l’aumento dei tassi sta comportando un aggravio di costi molto importante per la cooperativa. Perciò stiamo lavorando per ridurre l’impatto sulle aziende agricole anche grazie ad accordi e collaborazioni consolidate da anni con i principali istituti di credito. In questo scenario complesso siamo comunque riusciti a ridurre l’indebitamento bancario di circa 1,5 milioni di euro grazie al regolare ammortamento dei finanziamenti attivati a sostegno degli investimenti».

Fonte: Libertà

TERREPADANE CHIUDE IN POSITIVO IL 2022

<Dalle difficoltà – spiega il direttore generale di Terrepadane, Dante Pattini – nascono spesso interessanti opportunità e la nostra cooperativa ha dimostrato la volontà di essere accanto a soci e clienti in questo momento difficile, offrendo soluzioni innovative che rappresentano strumenti importanti con cui fronteggiare la crisi e le molte criticità>. Questi importanti risultati sono stati frutto dell’aumento dei prezzi che ha riguardato tutti i settori di attività, ma anche di un’importante crescita in volumi che ha caratterizzato soprattutto i settori dei mangimi, della fertirrigazione e dei cereali autunnali.  Il margine operativo è diminuito, poiché il Consorzio si è fatto carico di assorbire una parte degli aumenti, in modo da alleggerire i costi per le Aziende agricole. La stessa situazione si è verificata con l’aumento dei tassi di interessi totalmente assorbiti dalla cooperativa senza aggravi per gli agricoltori>.
Pattini aggiunge anche che <nonostante i temi economici non sempre leggeri, è continuato l’inserimento di neolaureati e di alcune figure professionali di alto profilo>.
Sull’andamento economico  hanno inciso tutti gli incrementi che si sono verificati nel 2022, ovvero l’aumento del costo dell’energia, delle materie prime e in particolare del costo del denaro.
Un quadro che Luca Bazzini, direttore amministrazione e finanza del Consorzio, provvede a spiegare: <ogni incremento di punto percentuale del costo del denaro comporta per la nostra cooperativa un aumento di costi di circa 500mila euro, ma la precisa e accurata gestione del comparto finanziario – grazie anche ai rapporti con i principali Istituti di Credito – ci ha permesso di arrivare a fine anno con una solida situazione finanziaria>.
Ovviamente dal quartier generale di via Colombo ci si augura che il 2023 sia un anno di rallentamento riguardo ai problemi ormai noti; <tuttavia – anticipa Pattini – la solidità della nostra organizzazione e le soluzioni innovative che presenteremo alle aziende agricole, mi fanno pensare ad un’annata altrettanto positiva>.
<Quanto più sapremo innovare, continuando a percorrere con decisione la strada della sostenibilità, quanto più saremo competitivi – rincara la dose il presidente del Consorzio, Marco Crotti -. E questo perché ci muoveremo in uno scenario caratterizzato dalle problematiche che conosciamo, da quelle che potranno inserirsi, ma anche dalle nuove regole della Pac, che nella programmazione 2023/27, sarà ancora più rigorosa in termini di condotte virtuose sui temi ambientali. In questo quadro le aziende agricole dovranno essere sempre più professionali e come tutte le aziende evolute dei vari comparti, avranno sempre più bisogno di partner affidabili e all’avanguardia. Un ruolo che, come Consorzio, interpretiamo sul territorio da oltre 120 anni!>.

 

Fonte: Libertà

TERREPADANE IN ISRAELE PER NUOVI PROGETTI

La giovane e dinamica realtà, che si inserisce nella realtà del comparto agricolo di Israele, che a livello mondiale si caratterizza per una tensione innovativa, che non ha eguali; grazie agli studi e all’ingegno del professore, ha messo a punto un sistema di irrigazione a goccia rivoluzionario che è in via di sviluppo in diversi paesi come Stati Uniti, India e Australia.
Il partner per commercializzare in Italia questo straordinario prodotto sarà il Consorzio Terrepadane con il quale è stato sottoscritto un accordo tecnico-commerciale pluriennale; già durante la prossima campagna agraria saranno organizzati campi prova nelle zone gestite dal Consorzio.
“Con questo nuovo modo di irrigare non saranno più necessari né filtri né pressioni di esercizio, con grande risparmio energetico ed economico – afferma Matteo Scaglioni, responsabile Water management Terrepadane, che insieme al collega Davide Devoti e al direttore generale Dante Pattini è stato protagonista della missione – Con questa nuova soluzione, infatti, l’ala gocciolante sarebbe infatti in grado di funzionare a pressione zero ed il gocciolatore di ultimissima generazione garantirebbe una erogazione di acqua costante e corretta senza bisogno di essere purificata e filtrata”.
In Israele i tecnici di Terrepadane hanno visitato i campi sperimentali in cui è stata utilizzata questa innovativa soluzione, constatando ciò che prima sembrava pura fantasia.
Il professor Shani da anni lavora ad un gocciolatore così innovativo coltivando il sogno di irrigare usando l’acqua presente in natura e sfruttando il dislivello naturale del piano di campagna. Il sistema è infatti in grado di funzionare con un semplice dislivello di 50 cm.
Durante il viaggio in Israele si è anche svolto un importante incontro con i vertici mondiali di Rivulis, partner storico di Terrepadane nella fertirrigazione; nuovi prodotti verranno presentati già in occasione della prossima Edizione di Eima di novembre e saranno disponibili dalla prossima campagna agraria.
“Rivulis – spiega il direttore generale Pattini, che ha seguito negli anni lo sviluppo della partnership con questa realtà – rappresenta per il Consorzio un partner strategico con il quale stiamo lavorando per mettere a punto progetti innovativi sia nell’ambito della fertirrigazione che in quello della subirrigazione”.

Uri Shani, il “guru” dell’irrigazione

È un nome “pesante” quello di Uri Shani nel comparto mondiale della gestione delle acque. Shani, che è Presidente e Chief Technology Officer di N-Drip, la start up che ha messo a punto la nuova rivoluzionaria tecnologia di irrigazione; è anche professore emerito in scienze del suolo e dell’acqua presso l’Università Ebraica di Gerusalemme. Il professore – che ha pubblicato 70 opere, detiene 10 brevetti e ha conseguito 9 dottorati di ricerca – ha tenuto saldamente il timone del complicato cammino dell’agricoltura di Israele, che nel giro di pochi anni, è passata dalla grande difficoltà determinata dalla carenza di acqua, all’indipendenza. Un traguardo raggiunto attraverso un ambizioso progetto di risparmio idrico e di miglioramento dell’efficienza, che si è spinto anche fino al riciclaggio delle acque reflue e alla desalinizzazione.

 

Fonte: Libertà

 

TERREPADANE CONTRO IL CARO VITA CON LE MISURE WELFARE

<In un momento difficile – chiarisce il direttore generale Dante Pattini – nel quale la capacità di spesa delle famiglie è intaccata dagli aumenti, abbiamo voluto dare un segno di attenzione e un sostegno concreto, che mettiamo a disposizione delle nostre persone e delle loro famiglie. Infatti, il piano welfare aziendale, essendo totalmente detassato, permette di alleviare la pressione fiscale e al tempo stesso può essere una risposta ai bisogni sociali delle persone>.
Ovviamente va chiarito che con l’espressione “welfare aziendale” non ci si riferisce soltanto agli incentivi in senso stretto, bensì a una sfera più ampia di attività: <il piano welfare – continua Pattini – garantirà un sostegno economico attraverso l’utilizzo di servizi legati alla cura dei figli e delle persone anziane; un rimborso per le spese scolastiche e sanitarie e un contributo al sistema pensionistico individuale, oltre che voucher per l’acquisto di buoni spesa e buoni carburante e il rimborso delle bollette di energia come già approvato dal Decreto Aiuti bis>.
Del resto, queste iniziative non sono nuove per la storica cooperativa piacentina, che da anni ha scelto di implementare strumenti e iniziative diversi a favore dei propri dipendenti, agendo sia per valorizzare i risultati positivi ottenuti, sia per sostenere le difficoltà delle famiglie, in considerazione dei mutati scenari economici.
Come ha ricordato il presidente Marco Crotti: <più il welfare si dimostrerà in grado di rispondere ai bisogni delle persone e più sarà in grado di generare valore per l’impresa e per i dipendenti. È chiaro che per il Consorzio si tratta di scelte rilevanti, soprattutto perché questi interventi sono totalmente a carico dell’azienda. L’aspetto che vogliamo mettere in evidenza è che si tratta di un vero cambiamento nell’approccio: un cambiamento che è divenuto necessario per rispondere alle esigenze di una società in trasformazione>.

TERREPADANE, RELAZIONE SEMESTRALE POSITIVA

Questo incremento è dovuto principalmente ai forti aumenti che si sono registrati in molti comparti che hanno a che fare con le materie prime: da quello dei fertilizzanti, fino a quello della mangimistica, anche se va detto, che in questi mesi si è registrata anche una crescita dei volumi di prodotti commercializzati.
Tra i settori coinvolti, in prima linea la fertirrigazione, con soluzioni tecniche innovative e sostenibili che, considerati i problemi legati alla siccità, ha visto il superamento del traguardo dei 100 milioni di metri di manichetta venduti; ciò sta a significare che le buone pratiche proposte dal Consorzio hanno trovato un accoglimento favorevole da parte degli agricoltori.
A fronte dei rincari subiti dai fertilizzanti, una risposta efficace è stata fornita dall’aumento della produzione della fabbrica Multiliquid, in quanto attraverso le soluzioni nutritive più mirate ed efficienti proposte dall’Agricoltura 4.0 – l’agricoltura di precisione -, l’attenzione è stata rivolta al risparmio e alla sostenibilità.
Da sottolineare, inoltre, il trend di crescita del settore Macchine Agricole che ha consolidato il fatturato.
Il direttore e amministrativo e finanziario del Consorzio Luca Bazzini, spiega che <l’aumento di fatturato del Consorzio si sta consolidando in modo molto equilibrato dal punto di vista finanziario, grazie anche al grande contributo operativo da parte del sistema bancario>.
<Nonostante le condizioni climatiche, siamo molto soddisfatti della campagna di ritiro cereali – afferma Dante Pattini, direttore generale di Terrepadane – Le rese produttive sono state buone con cereali di qualità e sani, come testimoniano i rigorosi controlli effettuati con strumentazioni all’avanguardia ed affidabili. Il risultato complessivo della raccolta è stato di circa 50 mila tonnellate, in linea con i quantitativi degli ultimi anni. Inoltre, le quotazioni del mercato dei cereali per questa campagna sono partite da livelli elevati, creando per gli agricoltori, condizioni economiche molto interessanti>.
Anche il settore assicurativo relativo alla copertura danni da grandine, dopo aver consolidato ottimi risultati nel 2021, risulta in ulteriore forte crescita anche in questa stagione con quasi 70 milioni di euro di valore assicurato.
I dati positivi di questi primi 6 mesi del 2022, confermano – secondo lo stesso presidente Marco Crotti – che il Consorzio riveste un ruolo strategico nelle filiere promuovendo contratti con l’obiettivo di creare valore per le aziende agricole.  <Come sempre – aggiunge ancora – il nostro sguardo è rivolto al futuro e a servizi innovativi che favoriscano le attività produttive dei nostri soci>.

 

Fonte: Libertà

VITE, DA TERREPADANE SOLUZIONI D’AVANGUARDIA

In provincia di Piacenza tra le colture al centro delle preoccupazioni di queste settimane, c’è ovviamente la vite, per la quale l’eccesso di caldo sta anticipando la maturazione, con conseguente accelerazione dei processi legati all’accumulo zuccherino. Il che si traduce in un peggioramento delle caratteristiche qualitative delle uve.
Lo stabilimento Terrepadane Multiliquid di Fiorenzuola ospita da tre anni – come è noto – la produzione di concimi specifici fogliari.
In particolare, i concimi della linea Nutri-elle garantiscono per il vigneto un’azione nutritiva e ad effetto biostimolante.
A spiegare nel dettaglio il funzionamento dei concimi fogliari provvede Davide Vercesi, tecnico di Terrepadane e neo dottore di ricerca.
<Nella nostra linea di concimi Nutri-Elle abbiamo un biostimolante naturale di elevata qualità, utilizzabile anche in agricoltura biologica, estratto da alghe selezionate (Ascophyllum nodosum), caratterizzate per l’alto contenuto di alginati e acido alginico, di mannitolo e amminoacidi essenziali. Questo concime è formulato in modo da favorire l’assorbimento degli elementi nutritivi e valorizzando la risposta agli stress abiotici, come lo stress idrico.
Un altro prodotto della stessa linea, invece, è un concime liquido a base di idrolizzati proteici, ricco di sostanza organica a rapida assimilazione, la cui associazione alla componente minerale consente di ottenere un effetto nutrizionale sinergico che aumenta l’efficacia del prodotto e favorisce il miglioramento della produzione.
In questo concime vengono sintetizzate la presenza di azoto organico, che stimola le funzioni fisiologiche della pianta, di potassio, complessato con gli amminoacidi, facilmente assimilabile, che influisce positivamente sulla qualità del prodotto>.
All’innovazione nel settore vitivinicolo è stata dedicata la tesi di dottorato Agrisystem, che lo stesso Vercesi ha recentemente discusso. L’agronomo ha infatti intrapreso i tre impegnativi anni di studio della scuola di dottorato Agrisytem dell’Università Cattolica (il livello più alto della formazione universitaria, al quale si accede dopo la laurea magistrale), grazie ad un progetto condiviso con il Consorzio, che ha investito in questo senso proprio per arrivare a poter contare su una risorsa altamente qualificata.
<Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto da Davide, del quale abbiamo apprezzato l’impegno e la passione – dice il direttore generale, Dante Pattini-. Credendo nella qualità della proposta di Agrisystem, abbiamo investito in questo senso per poter offrire ai nostri Soci una consulenza sempre più qualificata>.

 

Fonte: Libertà

AL VIA LA RACCOLTA DEI CEREALI

<In merito al ritiro di grano duro siamo già a buon punto in termini quantitativi, con una qualità molto buona del prodotto – afferma Marco Cappelli Responsabile Filiere del Consorzio Terrepadane -. Le proteine si attestano infatti su valori alti rispetto agli scorsi anni e anche i pesi specifici confermano la bontà del risultato. Cappelli continua spiegando che <Il ritiro del grano tenero invece è iniziato da poco, ma anche in questo caso la qualità rientra nei parametri richiesti dal mercato e dalle nostre filiere come quelle che ci vedono in partnership con Barilla, Galbusera, Mulino Bianco solo per citarne qualcuna. Per l’orzo la campagna è stata positiva anche in termini di rese; il prodotto, soprattutto nel piacentino, ha presentato buone caratteristiche riconducibili ad un peso specifico alto, alla sanità e all’assenza di tossine. Questi risultati qualitativi sono confermati dai controlli effettuati in fase di ritiro dei cereali che sono estremamente rigorosi e vengono condotti con strumentazioni innovative ed affidabili.
Le tensioni della guerra in Ucraina si stanno ripercuotendo su tutte le materie prime ed in primis sui cereali e questo sta evidenziando – anche in partenza –  livelli di prezzo molto favorevoli per le aziende agricole come indicato dalla Borsa di Bologna>.
Degno di nota anche il settore Biologico per il quale Terrepadane è impegnato con 3 centri di raccolta specializzati nel Piacentino: ottimi risultati si sono infatti ottenuti con la colza e i cereali minori caratterizzati anch’essi da una buona qualità.
Tuttavia la siccità rappresenta uno spettro, di cui è impossibile dimenticarsi: <il nostro impegno oggi – dice il direttore generale Terrepadane, Dante Pattini – è quello di trovare, insieme alla nostra rete di tecnici specializzati, soluzioni innovative e sostenibili, come ad esempio la fertirrigazione, che vadano nella direzione dell’utilizzo intelligente della risorsa idrica in modo da portare avanti le colture e le relative produzioni>.
Pattini inoltre sottolinea il ruolo strategico della cooperativa che dirige relativamente al mercato dei cereali: <I nostri contratti di filiera sempre più consolidati, sono riconosciuti come strumenti importanti per creare valore per le aziende agricole. Il nostro sguardo è sempre rivolto al futuro e all’innovazione; prevediamo infatti ulteriori investimenti nello stoccaggio e conservazione dei cereali in strutture sempre più idonee e all’avanguardia>.

 

Fonte: Libertà 26 Giugno 2022

ASSEMBLEA DI BILANCIO 2021: FATTURATO A 205 MILIONI DI EURO

Sul tavolo i dati di un’annata che, pur dovendo fare i conti con le difficoltà determinate dalla pandemia, ha visto il Consorzio piacentino prendere il largo e superare il tetto dei 200 milioni di euro di fatturato, arrivando a 205 milioni di euro, con una crescita oltre 20 milioni di euro (quasi 11%).
Tutti  i settori di attività hanno raggiunto ottimi risultati  con un particolare risalto al settore macchine agricole che ha avuto un vero e proprio boom di fatturato anche grazie agli incentivi statali.
Anche l’impianto di produzione di concimi liquidi e fogliari di Fiorenzuola è cresciuto di oltre il 20% rappresentando sempre di più per le aziende agricole un’opportunità strategica per una nutrizione delle colture mirata ed efficiente.
“Per il 2022 ci aspettiamo un forte ritorno commerciale in tutti i settori e progetti innovativi che stiamo portando avanti con Università e società specializzate-aggiunge il direttore Dante Pattini- . In primo luogo il settore legato alla gestione sempre più sostenibile dell’acqua con tanti nuovi impianti di SDI ed automazione dell’irrigazione oltre a tutti i servizi legati all’agricoltura di precisione.”
Il settore assicurativo relativo alla copertura danni da grandine dopo aver consolidato ottimi risultati nel 2021 risulta in ulteriore forte crescita anche in questa stagione con oltre 63 milioni di euro di valore.
<E’ trascorso un anno dalle tensioni dello scorso anno – ha detto Crotti, durante il suo intervento conclusivo – e Terrepadane c è ancora! In questi 12 mesi abbiamo lavorato con coerenza e impegno, lasciando da parte tensioni e difficoltà e basando il nostro impegno proprio sul riscontro che ottenemmo nella tornata elettorale dal territorio e dai soci, ma anche dalle imprese in generale. Questo bilancio – approvato all’unanimità – è importante perché esprime proprio questi valori. Inoltre, nonostante alcune verifiche, non sono mai state riscontrate irregolarità sulle modalità delle elezioni Resta solo aperto un arbitrato che probabilmente si concluderà dopo l’estate”.

Mercati in tensione: da Terrepadane azioni concrete a supporto delle aziende

Con gli occhi ben aperti sui drammatici scenari internazionali e sulle conseguenze che le vicende degli ultimi mesi possono comportare per le aziende socie, il Consorzio Terrepadane ha introdotto una serie di accorgimenti concreti per supportare le difficoltà degli imprenditori agricoli.
Per questo in apertura dei lavori assembleari, il direttore generale della cooperativa Dante Pattini è intervenuto per delineare la situazione relativamente ai mercati dei cereali e dei fertilizzanti.
<I mercati dell’Ucraina e della Russia – ha chiarito Pattini, intervenendo con un contributo molto dettagliato e altrettanto apprezzato dai partecipanti – giocano da sempre un ruolo centrale nel mercato dei cereali, tanto che l’Italia importava fino al 2021 cereali di tutti i tipi da questi paesi, con livelli anche del 60%: in realtà l’Europa è una esportatrice di cereali (soprattutto la Francia è una grande produttrice), quindi per noi non dovrebbero esserci problemi>.
Certamente il mercato è in forte tensione: una tensione che in realtà era già iniziata per vari motivi (pandemia, siccità, ecc..) già dall’autunno 2021. In particolare, per il grano la previsione sulla produzione degli USA è al ribasso e quindi i prezzi rimarranno alti: si dovrebbe partire addirittura con 400 euro/tonnellata per le prime quotazioni tra poche settimane, quando ci sarà il primo prodotto. Per il mais, invece, la situazione risulta sotto controllo in Europa, ma al ribasso negli Usa, con conseguenti quotazioni al rialzo.
<In questo quadro – ha continuato Pattini – si inserisce anche la variabile climatica, quella del cambio monetario con un dollaro molto forte e quella dei noli con costi molto alti. Uno scenario complesso in cui noi con inseriamo con i nostri contratti cereali. Allo stesso modo, per fronteggiare l’impennata del costo dei fertilizzanti, già lo scorso autunno – con un acquisto di 100mila quintali di concimi – abbiamo proposto una pre – campagna acquisti, grazie alla quale i nostri soci hanno risparmiato – alla luce degli aumenti successivi – oltre 3 milioni di euro>.

Bilancio in salute e occhi puntati sui giovani

Sono prestigiosi i risultati di bilancio per Terrepadane: oltre all’incremento di fatturato di 20 milioni di euro, il 2021 ha infatti portato ottime novità, così come ha evidenziato il direttore generale Dante Pattini.
180 mila euro di ristorni per i Soci, ma anche un miglioramento sul fronte dell’esposizione debitoria – dato messo in evidenza in un quadro complessivamente positivo della situazione finanziaria, messo in luce dal direttore finanziario, Luca Bazzini – della cooperativa, con un abbassamento di oltre 3milioni di euro dell’importo complessivo.
Anche in piena pandemia si è insomma consolidato il trend che vede il Consorzio dal 2008 chiudere in positivo, sia in termini operativi, che come utile di esercizio
Bene anche la situazione patrimoniale, che vede un dato confortante con un patrimonio stimabile in un valore di 18 milioni di euro.
Novità positive anche per i dipendenti con un premio in welfare, ossia una somma spendibile in buoni e servizi.
<Guardando avanti – ha spiegato il direttore generale – ci si presenta un 2022 pieno di possibilità, con i primi mesi che hanno portato ad un incremento di fatturato (84 milioni nei primi 4 mesi), seppur determinato anche dall’effetto prezzi. In questo quadro, va ad inserirsi la previsione di fatturato per il 2022 di 250 milioni di euro>
Pattini ha messo poi in evidenza alcuni profili molto interessanti rispetto alla gestione 2021: l’acquisizione di Agrifarma e l’implementazione del nuovo sistema informatico che partirà dal 2023.
Un aspetto che va poi sottolineato – ha continuato il direttore – riguarda l’inserimento di nuove professionalità: <si tratta di un tema molto delicato, al quale stiamo dedicando molta attenzione. Così come ci stiamo impegnando nel lavoro con le scuole agrarie, dove si formano gli imprenditori e i tecnici di domani, attraverso un progetto – Terrepadane Innovation Lab – #tplab – che punta a mettere i giovani in contatto con le realtà produttive>.
Terrepadane Innovation Lab è stato illustrato all’assemblea attraverso un emozionante video: un modo originale per consegnare ai giovani le sorti dell’agricoltura di domani.

Fonte: Libertà

https://www.ilpiacenza.it/economia/terrepadane-punta-sui-giovani-fatturato-in-crescita-sempre-al-servizio-dei-soci.html#c-header

TERREPADANE: FATTURATO ANCORA IN CRESCITA

I segnali di salute che contraddistinguono Terrepadane, tuttavia non sono limitati al risultato complessivo: infatti, il Consiglio di amministrazione ha previsto anche per l’esercizio appena chiuso, ristorni ai soci per 180 mila euro. Una situazione complessiva che si va ovviamente a tradurre in un consolidamento della fiducia che gli istituti bancari ripongono nel blasonato sodalizio.
Ed ecco i dati: il fatturato con 205 milioni di euro, fa registrare una crescita di 20 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. Tra i settori che hanno performato meglio, spicca il +35% del settore Macchine Agricole oltre a quello della Fertirrigazione che nel 2021 ha raggiunto il traguardo dei 100 milioni di metri di manichetta posata e quello dei Concimi Liquidi, grazie all’operatività della fabbrica Multiliquid di Fiorenzuola. Degno di rilievo, sul fronte delle assicurazioni in agricoltura, il risultato ottenuto da Capsa, società controllata al 100% da Terrepadane, che ha raggiunto circa 53 milioni di euro di valore assicurato per quanto riguarda la polizza grandine con una crescita importante rispetto al 2020.
<I risultati del 2021, annata per altro ancora contrassegnata dalla pandemia, parlano da soli – ha commentato soddisfatto il direttore generale, Dante Pattini -. E proprio in questi numeri va letto il valore dell’impegno di tutti i nostri dipendenti e collaboratori, perchè è qui che risiede il “segreto” del successo del Consorzio. Nel 2021, inoltre, considerando gli scenari non rosei che caratterizzano la situazione economica attuale, è stato incrementato l’intervento sul Welfare aziendale come riconoscimento a tutti i dipendenti>.
Grandi aspettative anche per il 2022: <La previsione di chiusura dell’anno – chiarisce Pattini – è ancora positiva e vede il Consorzio proiettato verso un fatturato di circa 260 Milioni di euro>.
Il clima positivo in cui opera il Consorzio ormai da molti anni, ha ovviamente riguardato anche gli istituti bancari partner della cooperativa: <il 2021 – spiega il direttore finanziario, Luca Bazzini – ha visto una diminuzione del debito verso le banche di 3 milioni di euro. Non per nulla, gli Istituti bancari hanno supportato i progetti di sviluppo di Terrepadane e consolidato i rapporti già in essere da tempo. In particolare, Banca di Piacenza e Unicredit hanno dimostrato forte interesse verso il Consorzio, il territorio in cui opera e verso lo sviluppo dell’Agricoltura>.
Rivolto prima di tutto ai Soci, come ogni anno, il primo commento del presidente del Consiglio di Amministrazione, Marco Crotti, che mette in evidenza come: <negli ultimi anni i ristorni per i nostri soci sono ammontati complessivamente ad un milione e 800 mila euro; così come il patrimonio della cooperativa – che a loro appartiene – è triplicato in 15 anni. Naturalmente questi risultati prestigiosi sono stati possibile, grazie alla professionalità e alla serietà, ma anche – e mi sento veramente di dirlo – grazie alla passione, con cui tutti i dipendenti, a cominciare dal direttore generale e i dirigenti, fino a tutti gli altri, svolgono ogni giorno il proprio lavoro, senza mai risparmiarsi. La consapevolezza dell’impegno e della dedizione con cui viene portato a termine ogni tipo di progetto, rende più che mai sincero il ringraziamento che anche quest’anno, il nostro Consiglio vuole rivolgere a tutti i dipendenti e collaboratori di Terrepadane>.

Fronteggiare la crisi: Terrepadane a fianco delle Aziende agricole

Il clima positivo determinato dai lusinghieri risultati del bilancio 2021, non fa dimenticare la difficile situazione in cui versano le aziende agricole. Prezzi dei fattori di produzione – a cominciare dai fertilizzanti – in picchiata, costi energetici impazziti, difficoltà a reperire le materie prime e problemi legati ad una situazione di siccità mai vista prima, impongono alle aziende agricole la necessità di mettere a punto una strategia.
In questo senso, Terrepadane si sta impegnando già dallo scorso autunno, quando – alle prime avvisaglie della crisi post Covid e della difficoltà a reperire i prodotti – è stata promossa una pre-campagna di acquisto di fertilizzanti, che ha contribuito a fronteggiare l’aumento sconsiderato dei prezzi delle materie prime ed ha quindi permesso alle Aziende agricole di ottenere un significativo risparmio sul prezzo dei concimi.
<In una situazione delicata come quella che stiamo vivendo – spiega il direttore generale, Dante Pattini – è più che mai fondamentale operare in modo oculato ogni scelta strategica, perchè oggi non ci si può permettere di sbagliare. Per questo, il Consorzio attraverso gli interventi di assistenza tecnica qualificata alle aziende agricole, sia dal punto vista agronomico che zootecnico, propone un programma di pianificazione degli acquisti, che in questo momento può costituire un vero e proprio fattore strategico di successo>.

 

Fonte: Libertà

 

SMARTWORKING: L’ESPERIENZA DI TERREPADANE

Il manager ha portato l’esperienza dello smart working nel settore dell’agribusiness, spiegando che <il settore dell’agricoltura non si è fermato durante la pandemia e non si può fermare: una parte del personale composto da agronomi, alimentaristi, tecnico – commerciali opera da sempre in modalità più autonoma, lavorando per obiettivi e quindi meno legati a certe regole di presenza in azienda. Durante la fase emergenziale abbiamo effettivamente sperimentato anche noi lo smart working per una parte del personale interno in funzioni di staff, che fino ad allora avevano sempre operato in presenza, secondo regole precise di orari>.
Ed ecco la novità: <Usciti dalla fase emergenziale – continua Pattini – abbiamo ritenuto opportuno dare continuità e contrattualizzare un accordo che prevede un giorno a settimana in smart working>.
Secondo il direttore generale del Consorzio però. <bisogna evidenziare due aspetti importanti di questa tendenza crescente sulla modalità di lavoro ibrida: in primis, ritengo che le relazioni che nascono sul posto di lavoro siano un valore, creino senso di appartenenza e culturalmente costituiscono le fondamenta di un’azienda. Dall’altra parte, è necessario garantire ai neoassunti un adeguato inserimento e affiancamento che risulta piuttosto complicato se fatto da remoto, soprattutto per i giovani che hanno bisogno di “sentire” e conoscere l’azienda fin dai primi giorni. Pertanto, è doveroso considerare lo smart working come necessità crescente, ma senza dimenticare il valore delle relazioni umane in azienda>.

 

Fonte: Libertà