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AL TOMATO WORLD CON TERREPADANE PROTAGONISTI GLI STUDENTI DEL MARCORA

L’incontro – al quale i ragazzi, che erano accompagnati dai loro insegnanti, sono giunti già preparati da un percorso specifico svolto in classe nelle scorse settimane – ha visto anzitutto i contributi del presidente di Terrepadane, Marco Crotti, che ha illustrato ai ragazzi la lunga storia del pomodoro da industria in provincia di Piacenza, attingendo frequentemente anche ad elementi autobiografici. Attraverso un percorso fotografico che ha catturato i ragazzi, Crotti ha ripercorso l’evoluzione tecnica della coltura (dalla raccolta manuale a quella meccanica e dall’irrigazione a pioggia, fino alle ultime frontiere della fertirrigazione), soffermandosi però anche sullo sviluppo del comparto conserviero. La realtà del Consorzio Terrepadane e la crescita della ultracentenaria cooperativa piacentina è stata invece presentata ai giovani dal direttore generale Dante Pattini; mentre gli agronomi Matteo Scaglioni e Francesca Ravazzola sono entrati nel merito delle innovazioni tecniche che oggi svolgono un ruolo da vere protagoniste nella coltivazione del pomodoro. In particolare, Scaglioni si è soffermato sulle tecnologie irrigue, mettendo in luce le notevoli potenzialità delle moderne centraline attraverso le quali è possibile gestire in modo automatizzato la microirrigazione e la fertirrigazione (ossia quella tecnica che riunisce irrigazione e fertilizzazione) di centinaia di ettari.
Ovviamente queste tecniche irrigue, oltre a fornire alla coltura precisamente l’acqua che serve, quando serve, annullando gli sprechi e limitando i disagi determinati dalla tradizionale irrigazione, garantiscono anche alla pianta migliori performance produttive. Alle quali però sarà possibile giungere solamente considerando oggi aspetto della coltivazione, in un approccio trasversale che è quello che deve caratterizzare – come ha chiarito Ravazzola – il lavoro del tecnico di campagna.

 

Fonte: Libertà

TERREPADANE, RAGGIUNTI I 200 MILIONI DI FATTURATO

<Partendo dalle macchine – spiega il direttore generale del Consorzio, Dante Pattini – i dati parlano chiaro: nel 2021 sono stati venduti 160 trattori e 10 mietitrebbie oltre a tante diverse tipologie di attrezzature  con un aumento nelle quote  di mercato, che va ad aggiungersi a quello già ottenuto negli anni scorsi. Un risultato che naturalmente, affonda le sue radici anche negli incentivi previsti dalla legge con diverse importanti agevolazioni di cui gli agricoltori hanno potuto usufruire. In questo anno abbiamo assistito, inoltre, ad un grande impulso nelle vendite di macchine legate all’agricoltura 4.0 che punta a divenire sostenibile e ‘intelligente’ utilizzando le informazioni per produrre di più e meglio, riducendo i passaggi e inquinando meno. Molto bene anche il settore della fertirrigazione che ha tagliato il traguardo dei 100 milioni di metri di manichetta, con un incremento che nel ‘21 è stato ancora del 10%; così come vanno segnalati gli ottimi risultati sul fronte degli impianti di automazione dell’irrigazione nell’ottica di favorire un uso razionale delle risorse, dalla manodopera al gasolio>.
Una nota molto positiva viene anche dal settore dell’assicurazione grandine, in crescita per il quinto anno consecutivo, con un valore assicurato di oltre 50 milioni di euro.
<Si tratta di dati che potrebbero veramente farci parlare di un momento positivo: purtroppo però non possiamo non essere preoccupati per lo strabiliante aumento di costi che sta gravando sul settore agricolo, con incrementi che vanno dall’energia alle materie prime (tutte coinvolte, partendo proprio dalla situazione insostenibile dei fertilizzanti con aumenti anche del 150%). Purtroppo, non c’è settore che non risenta del fenomeno che è di una gravità mai vista: per questo ci stiamo attivando con progetti e iniziative che possano contribuire a individuare percorsi di alleggerimento per le aziende agricole così duramente colpite>.
Tra le “armi” che il Consorzio sta affilando per fronteggiare questo ennesimo periodo difficile, l’assistenza tecnica è un vero caposaldo: <Tra i nostri dipendenti (poco meno di 130) negli ultimi mesi sono stati inseriti diversi giovani neolaureati (e due nuovi arriveranno a gennaio), di cui quasi il 40% sono ragazze. A questi giovani è destinato un percorso formativo specifico, sia sul fronte tecnico che sulle competenze trasversali. Si tratta di un impegno concreto che il consorzio si è assunto per continuare ad accompagnare le aziende sulla strada dell’innovazione, in quel percorso verso una produzione sostenibile che l’agricoltura ha imboccato da anni e che ci ha visto sempre in prima linea. La nostra storia, antica più di 120 anni, ci ha da sempre visti impegnati a favorire lo sviluppo di soluzioni innovative, anche quando l’agricoltura era guardata con sufficienza dagli altri settori e non le si riconosceva un ruolo centrale nell’economia. Oggi, finalmente, l’agricoltura è grande protagonista, attrice insostituibile delle politiche attivate a livello internazionale per garantire alla nostra società un futuro sostenibile e di benessere: in questo quadro il Consorzio è ancora e più di prima al fianco delle aziende agricole, chiamate ancora una volta a ripensare la produzione e ad investire tra l’altro anche in nuovi ambiti – come quello assicurativo e finanziario -, che richiedono supporto e assistenza.

 

Fonte: Libertà

NATALE CON RIFLESSIONE SUL FUTURO DELL’AGRICOLTURA

<Abbiamo proposto – ha spiegato il presidente di Terrepadane, Marco Crotti – un momento di formazione su un tema fondamentale per chi lavora in agricoltura. Infatti alla politica agricola comunitaria è legato il futuro del nostro settore e anche le possibilità che si potranno aprire. Comprendere gli scenari che si verranno a determinare nei prossimi anni, può quindi diventare fattore strategico di successo per le imprese agricole e di conseguenza per chi lavora ogni giorno al loro fianco con l’obiettivo di supportarle in un percorso di crescita>.
L’incontro – ha sintetizzato al termine dei lavori, il direttore generale del Consorzio Terrepadane, Dante Pattini, che durante la riunione ha comunque coinvolto i dipendenti più giovani neoassunti, chiedendo loro una impressione sui primi mesi di lavoro – ha avuto l’obiettivo di contribuito a migliorare la consapevolezza dei nostri dipendenti rispetto alle grandi problematiche mondiali e alla loro complessità. Un quadro in cui è necessario sapersi inserire con una gamma di servizi che permettano alle aziende di acquisire una competitività sempre maggiore.
A fare chiarezza nel complesso panorama delle politiche comunitarie ha provveduto, dunque efficacemente, il professore, che con un relazione chiara quanto completa, ha delineato innanzitutto la strategia di lungo periodo adottata dalla Commissione Europea 2019-24 – il famoso Green deal, che punta a rendere l’Unione Europea neutrale rispetto al clima entro il 2050.
<Il Green Deal – ha chiarito l’esperto – è articolato in una serie di obiettivi strategici, che investono vari settori economici, cui corrispondono specifici documenti di indirizzo: la Farm-to-Fork Strategy (F2FS) ha come obiettivo generale quello di costruire sistemi agro-alimentari sostenibili entro il 2030>.
In particolare, questa  strategia si configura come contributo europeo alle grandi sfide alimentari mondiali del nostro pianeta nel medio-lungo periodo (2050).
Innanzitutto nutrire una popolazione di 9,7 miliardi di persone prevista nel 2050; azzerare la fame (oggi quasi il 10% della popolazione mondiale soffre la fame), riducendo le disuguaglianze (oggi il reddito medio nei paesi poveri è il 10% di quello dei paesi ricchi); migliorare la qualità della dieta, visto che attualmente  circa il 28% della popolazione mondiale è sovrappeso o obesa. Per ottenere questi risultati bisognerà prevedere un leggero aumento della terra coltivabile (da 4,7 a 5 miliardi di ha), ma soprattutto bisognerà preoccuparsi di mantenere la fertilità dei terreni coltivati. Un tema che ricopre un ruolo chiave è poi quello dell’acqua: le stesse risorse idriche dovranno essere gestite con maggiore efficienza, mentre sarà più che mai fondamentale ridurre drasticamente le emissioni di gas serra (oggi il contributo dell’agricoltura è circa il 15% sul totale).
Si tratta di problematiche che possono apparire lontane dalla vita di tutti i giorni degli agricoltori piacentini, ma che invece impattano notevolmente su ogni scelta aziendale: un aspetto quest’ultimo su cui è ritornato in chiusura il presidente Marco Crotti, che, ribadendo il valore del legame ultracentenario tra il Consorzio e il territorio, ha sottolineato come rispetto ai grandi temi del futuro la grande alleata resta l’innovazione e la capacità di renderla sempre più protagonista della vita delle aziende. Un processo che il mondo agricolo sta affrontando con determinazione e che richiede partner affidabili come il Consorzio agrario ha dimostrato nella sua lunga storia di poter essere.

 

Fonte: Libertà

TERREPADANE E HAIFA: UNA PARTNERSHIP CONSOLIDATA

Quello che invece forse non molti sanno è che dietro i prestigiosi risultati ottenuti, si cela una collaborazione trentennale tra il consorzio e un’azienda israeliana: Haifa Group, partner storico del Consorzio nel settore fertilizzanti e fornitore delle materie prime ora utilizzate per la produzione di concimi liquidi (linee Nutrifield, Fertidea e Ferti-Feed) e fogliari (Nutri-Elle) presso lo stabilimento Multiliquid di Fiorenzuola. Strategiche anche le sinergie  nel segmento dei concimi granulari a rilascio controllato come pure il reciproco impegno nello sviluppo ed elaborazione dei formulati Nutrifield e Fertidea. Fondata nel 1966 in Israele, Haifa Group ha raggiunto una posizione di leader mondiale nel settore dell’agricoltura di precisione, che riduce significativamente l’uso ampio e incontrollato di fertilizzanti. L’azienda vende un’ampia gamma di soluzioni di alta qualità per la nutrizione delle piante in oltre 100 paesi, attraverso 16 filiali in tutto il mondo. Haifa è da sempre in prima linea nello sviluppo, produzione e promozione di soluzioni all’avanguardia per nutrizione idrico minerale di precisione in tutto il mondo. Il centro di ricerca e sviluppo e produzione del Gruppo si trova in Israele e impiega, direttamente e indirettamente, circa 5.000 dipendenti
Proprio nei giorni scorsi una delegazione di Haifa Group, guidata dal CEO Motti Levin in persona insieme a David Leykin, Responsabile Haifa Italia, ha fatto visita allo stabilimento di Fiorenzuola.
A fare gli onori di casa il presidente di Terrepadane Marco Crotti ed il direttore generale Dante Pattini. Nell’ occasione, Motti Levin ha manifestato soddisfazione e si è detto “convinto di poter sviluppare sempre meglio il posizionamento dei concimi Haifa, grazie alla professionalità e competenza del partner Terrepadane”. Il CEO di Haifa ha anche sottolineato di essere “felice di trovarsi in un contesto che con entusiasmo e partecipazione affronta le nuove sfide, che giungono da un’agricoltura sempre più competitiva ed esigente; Haifa ha sempre mirato a sviluppare la sua attività tecnico-commerciale con Partner che siano la migliore espressione del territorio, come è Terrepadane”.
Del resto, per Haifa il mercato agricolo italiano è da sempre un riferimento, per la vastità di colture, varietà microclimatiche e professionalità di tutti gli interpreti della filiera; non a caso Saipem ha recentemente firmato un contratto del valore di 200 milioni di dollari per la realizzazione di un impianto in Israele. “Si tratta – ha detto Levin – di una mossa strategica che rafforza la posizione del Gruppo Haifa come leader mondiale nella produzione e fornitura di nutrienti alle piante nel mondo dell’agricoltura di precisione. L’impianto contribuirà all’aumento delle rese agricole, mantenendo l’equilibrio ecologico”.
Dopo un saluto inziale la Delegazione Haifa ha visitato l’efficiente impianto di produzione di Fertilizzanti Liquidi di Terrepadane, Multi Liquid.
Sia il presidente Marco Crotti, che il direttore generale Dante Pattini di Terrepadane hanno evidenziato “la necessità di realizzare rapporti solidi e sinergici, per lo sviluppo di un’agricoltura sempre più sostenibile, con partner che possano trasferire innovazione e conoscenza per salvaguardare la Territorialità delle nostre produzioni agricole; questa la mission di una cooperativa che guarda al futuro”.
Sul concetto di territorio ha focalizzato il suo intervento anche Mauro Schippa FertiTeam Leader di Terrepadane che ha ricordato come “dietro Multi Liquid, ci sia un progetto imprenditoriale per creare prodotti mirati al territorio ed alle sue specifiche esigenze, per risolvere i problemi agronomici in conformità anche ai nuovi scenari legislativi che indirizzeranno sempre più alla qualità, purezza ed efficienza dei concimi che si andranno ad impiegare”. “Proseguiremo la nostra partnership con Haifa- ha detto il responsabile di Multi Liquid Giorgio Mazzoni- nella scelta delle materie prime in un mercato sempre più promettente, con prodotti garantiti e con efficienze agronomiche”.
Infine lo stesso Crotti ha voluto sottolineare come l’obiettivo finale di ogni iniziativa che il Consorzio assume sia quello di “incidere positivamente sui bilanci delle aziende dei Soci, con interventi concreti che migliorino la redditività. Siamo una cooperativa – ha concluso – e la nostra finalità non è il profitto, ma l’efficienza verso i Soci”.

 

 

PIU’ DI 1 SECOLO DA PROTAGONISTA PER IL CONSORZIO AGRARIO PIACENTINO

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NELL’ANNO DEL COVID TERREPADANE PREMIA I SOCI

<Il 2020 – spiega il presidente Marco Crotti – è stato un anno difficile, forse il più duro dagli anni del dopoguerra sia per la pandemia che per l’attacco informatico subito da Terrepadane lo scorso ottobre. Nonostante ciò, però, il Consorzio è riuscito a non fermarsi e soprattutto a contribuire in modo importante a permettere che le aziende agricole dei nostri Soci potessero continuare a lavorare. Grazie alle scelte strategiche del Consiglio, ad un’organizzazione meticolosa e rodata negli anni, ad un management attento e scrupoloso e – soprattutto – all’impegno e alla responsabilità dei dipendenti, possiamo dire di aver centrato l’obiettivo. I dati di bilancio 2020 sono positivi, in controtendenza nello scenario economico del Paese e ci consentono di affermare – non senza orgoglio – il primato del settore primario, che dimostra ancora una volta di saper veramente guidare il Paese anche e soprattutto nei momenti più bui>.
Crotti spiega anche che <anche se complessivamente il comparto agricolo risulta essere tra quelli che hanno sofferto meno dei riscontri economici della pandemia, le aziende agricole dei nostri Soci in molti casi non hanno potuto solcare senza scossoni il periglioso guado dell’emergenza sanitaria; per questo abbiamo preso la decisione di sostenere i bilanci con un’iniezione di liquidità. In pratica, anziché ridistribuire i ristorni sotto forma di azioni del Consorzio – come abbiamo fatto dal 2013 al 2019, distribuendo 47mila azioni per un valore di oltre 1 milione 200 mila euro – quest’anno le assegnazioni saranno economiche e consteranno in oltre 350mila euro (oltre 1 milione 500 mila euro in totale distribuiti ai Soci dal 2013 al 2020)>.
La strategia messa in atto dal Consiglio ha anche riguardato il miglioramento della solidità patrimoniale del Consorzio: <Siccome riteniamo – dice ancora il presidente – che il patrimonio sia alla base della stabilità della cooperativa, abbiamo lavorato per migliorarlo. Tanto che negli ultimi 10 anni il valore del patrimonio del Consorzio è raddoppiato, fino a oltre 17milioni di euro>.
L’anno che si è chiuso ha visto note positive anche sul fronte degli aspetti finanziari, come rileva direttamente Luca Bazzini, Direttore Amministrativo di Terrepadane: <È importante sottolineare che nel corso del 2020 gli istituti bancari – in particolare la banca locale – hanno affiancato efficacemente l’operatività di Terrepadane e, coerentemente agli indicatori di solidità evidenziati nei bilanci approvati, hanno assicurato risorse adeguate agli investimenti produttivi e al ruolo attivo che la cooperativa svolge sul territorio in supporto alle esigenze finanziarie delle aziende agricole. Inoltre, è da evidenziare – aggiunge – che la gestione positiva ha consentito la riduzione dei debiti verso il sistema bancario di circa 3 milioni di Euro grazie al pagamento programmato dei finanziamenti effettuati per gli investimenti produttivi.  Non di meno, abbiamo avuto conferma di un ottimo livello di gradimento da parte dei Soci verso le nostre convenzioni, che consentono di ottimizzare i flussi finanziarie in funzione degli andamenti delle campagne agrarie.
Risultati importanti, ottenuti grazie alla competenza e all’impegno del nostro ufficio di credit management, che mette a disposizione tutte le competenze che possono servire alle domande finanziarie dei nostri clienti>.

Dai campi alla formazione, passando per la tecnologia. Tanti settori Terrepadane con il segno ‘più’ nel 2020

Sono dati lusinghieri, quelli evidenziati dal direttore generale del Consorzio Terrepadane, Dante Pattini. Dati che sostengono un bilancio che presenta un sostanzioso segno più anche nell’ “annus horribilis” dell’economia italiana.
<Già a fine aprile 2020 – dice Pattini, chiaramente soddisfatto – il comparto agronomico aveva fatto registrare un forte aumento di fatturato, trend che si è mantenuto tale per tutta l’annata. In particolare il settore Fertirrigazione ha steso 80 milioni di metri di manichetta e l’obiettivo è quello di raggiungere i 100 milioni nel 2021; questo risultato evidenzia l’attenzione per la gestione intelligente dell’apporto idrico alle colture. Nella stessa direzione della sostenibilità si pone anche la produzione dei concimi liquidi e fogliari nella fabbrica Multiliquid di Fiorenzuola d’Arda (struttura andata a pieno regime nel 2020) con i fertilizzanti della linea Nutrielle, prodotti innovativi con formulazioni ad azione fisio-nutrizionale, destinati ad uso fogliare e studiati sia per l’agricoltura convenzionale che biologica>.
Il 2020 è stato un anno importante per la meccanizzazione agricola che, con il record di vendite nella provincia di Piacenza (circa 1 trattore su 3), ha consolidato la sua posizione: <questo risultato – continua il direttore – è figlio della fiducia da parte degli agricoltori verso i marchi distribuiti dal Consorzio, ovvero New Holland e Case IH, ma anche delle agevolazioni messe a disposizione dalla legge>.
Crescita di oltre il 10% anche per il settore mangimi che, con tutte le linee messe a punto da Terrepadane in questi anni (tra cui Stelvio e Tonale TP), rappresenta un’offerta completa che soddisfa le esigenze di tutti gli allevatori.
Risultato degno di nota anche quello relativo al ritiro dei cereali sia convenzionali che bio: un dato che testimonia come i contratti di coltivazione siano uno strumento fondamentale per indirizzare l’azienda agricola con protocolli agronomici appositamente messi a punto, offrendo al tempo stesso una remunerazione sicura agli agricoltori e valorizzare le loro produzioni.
Tra i settori che hanno contribuito alla crescita di Terrepadane nel 2020 da ricordare quello dei carbolubrificanti che ha segnato un aumento di volume di gasolio per uso agricolo di 3,5 milioni di litri rispetto all’anno precedente.
Sul fronte delle assicurazioni in agricoltura, Capsa, società controllata al 100% da Terrepadane, ha raggiunto circa 47 milioni di euro di valore assicurato per quanto riguarda la polizza grandine con una crescita importante rispetto al 2019.
Soddisfazioni anche dall’attività del Centro di formazione Tadini, il cui Consiglio è controllato al 51% dal Consorzio: il centro – che presenterà il suo bilancio a breve – si conferma come punto di riferimento per la formazione specialistica in provincia e in regione, ma offre anche qualificati servizi formativi a tutto il territorio – particolarmente ai giovani – proponendo percorsi d’avanguardia sia nell’ambito della formazione finanziata che di quella a mercato e favorendo l’inserimento nel mondo del lavoro.

TERREPADANE IN CRESCITA ANCHE NEL 2020

<Terrepadane ha chiuso un’annata molto positiva, iniziata tra mille difficoltà causate dal lockdown, ma che grazie all’impegno e alla passione dei nostri collaboratori, si è conclusa in modo favorevole, garantendo servizio e vicinanza a tutti i nostri soci/clienti> afferma il Direttore del Consorzio Dante Pattini. <Questi sforzi – continua – si sono tradotti in un aumento di volumi in tutti i settori toccando, per alcuni di essi, una crescita a due cifre>.
Tra questi settori spiccano le sementi e i mangimi che, grazie ai nuovi prodotti della linea Tonale a cui si aggiungono quelli della linea Stelvio ed Emilcap – che confermano il trend di crescita – rappresentano un’offerta completa che soddisfa le esigenze di tutti gli allevatori. Sempre in un’ottica di innovazione e di sostenibilità si colloca il settore Fertirrigazione che nel 2020 ha visto la posa di 80 milioni di metri di manichette nei campi (soprattutto di pomodoro); il lancio di X-Pell, il nuovo sistema di ala gocciolante con effetto repellente per risolvere i problemi causati dagli insetti, ha certamente contribuito all’incremento del settore.
Notevole anche la crescita del comparto Servizi: <Con il Quaderno di Campagna – sostiene Pattini – nel 2020 siamo riusciti a gestire circa 15.000 ettari di superficie con un obiettivo di incremento anche per il 2021; un ottimo risultato che testimonia l’importanza di un’assistenza tecnica sempre più adeguata a supporto degli agricoltori e dei loro adempimenti>. <Per quest’anno – aggiunge il Direttore – intendiamo ampliare e potenziare la nostra offerta con nuovi Servizi, diverse soluzioni per essere vicini alle esigenze di sostenibilità degli imprenditori agricoli>.
Incremento importante anche per il settore Cereali: <Nel 2020 abbiamo ritirato oltre 700.000 quintali di cereali – commenta ancora Pattini – grazie anche alle molteplici possibilità dei nostri contratti di coltivazione, assistendo ad una crescita del settore Biologico diffuso soprattutto sulle nostre colline, dove le colture, caratterizzate da una buona rusticità, possono offrire un’alternativa interessante. A tal proposito abbiamo garantito un prezzo minimo vantaggioso>.
La crescita di Terrepadane è stata affiancata dal sistema bancario anche con le convenzioni specifiche: <Terrepadane propone alle Aziende Agricole, strumenti finanziari vantaggiosi e innovativi – spiega Luca Bazzini, Direttore Amministrativo e Finanza del Consorzio. <La riorganizzazione del nostro Ufficio Clienti – commenta – ha proprio l’obiettivo di affiancare, attraverso la competenza del nostro personale, gli imprenditori agricoli nel mettere a punto il programma economico-finanziario più adeguato per le loro Aziende>.
A commento dei risultati ottenuti nel 2020 interviene il Presidente di Terrepadane Marco Crotti: <Il Consorzio ha intrapreso un percorso su due fronti: da una parte fornire prodotti adeguati ai bisogni delle aziende, dall’altra proporre anche servizi mirati. Una realtà che guarda avanti, che si affida ai giovani per il proprio futuro, aperta ai cambiamenti, all’innovazione e alla tecnologia, ma più che mai legata al proprio territorio ed alle sue secolari tradizioni al servizio degli agricoltori>.

Settore Macchine Agricole: 1 trattore su 3 è stato venduto da Terrepadane

Degno di nota nella crescita di Volumi nel 2020 è il settore Macchine Agricole che ha registrato un aumento del 30% delle vendite dei trattori di Alta Potenza e che ha incrementato le quote di mercato in tutte le province in cui opera. Questo risultato è frutto della fiducia da parte degli agricoltori verso i marchi distribuiti dal Consorzio, ovvero New Holland e Case IH, ma anche delle agevolazioni messe loro a disposizione dalla legge; il Credito d’imposta infatti prevede numerosi vantaggi fiscali per le aziende agricole che introducono tecnologia 4.0 e che quindi vanno a efficientare il proprio lavoro.
Il fatto che nessun competitor abbia venduto come Terrepadane nel 2020 significa che anche le nostre strategie stanno andando nella direzione corretta chiarisce Stefano Luchetti, Responsabile Macchine del Consorzio: <abbiamo dedicato impegno economico e risorse umane all’agricoltura 4.0 con l’obiettivo di favorire la diffusione della tecnologia d’avanguardia, offrendo un servizio di consulenza qualificato e duraturo, in modo da affiancare i nostri agricoltori nell’acquisizione delle competenze utili alla gestione di questi strumenti>.

 

 

UNIVERSITA’ CATTOLICA E TERREPADANE INSIEME PER I BIOSTIMOLANTI

Lo studio, coordinato dal Prof. Edoardo Puglisi della Facoltà di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali e sviluppato insieme al Dott. Giorgio Mazzoni di Terrepadane, è finalizzato a testare e validare l’efficacia di alcuni prodotti naturali e ceppi batterici (soli, in consorzio ed insieme a biostimolanti chimici quali idrolizzati proteici) nella coltivazione del pomodoro e del riso in una serie di prove sperimentali di campo.

L’Università Cattolica del Sacro Cuore negli ultimi anni ha isolato decine di ceppi microbici con attività biostimolanti, identificandone più di 60 aventi marcate caratteristiche di promozione di crescita della pianta ed assoluta sicurezza per la salute dell’ambiente e dell’uomo.

Tramite opportune tecniche di valutazione delle caratteristiche, sono stati quindi individuati 4 ceppi che risultano essere i più promettenti per una sperimentazione ed una diffusione nel settore agricolo locale.

Nell’accordo è stato definito un piano di ricerca biennale nel quale, in base all’impiego di alcuni ceppi batterici in diverse condizioni pedologiche, vengono valutati alcuni parametri produttivi, qualitativi e di resistenza agli stress delle colture. In base a questi risultati si selezioneranno i prodotti più performanti per poi impiegarli in repliche negli anni successivi. Una volta validata l’efficacia seguirà l’utilizzo agronomico diffuso alle aziende agricole del territorio.

La sinergia creatasi tra Università e Terrepadane permetterà quindi di unire virtuosamente ricerca applicativa e mondo produttivo e potrà portare alla diffusione nell’economia locale di innovativi sistemi di coltivazione eco-compatibile.

Proprio quest’anno, Terrepadane ha arricchito la produzione dello stabilimento Multiliquid di Fiorenzuola con i concimi fogliari Nutri-elle e la volontà è proseguire su questa strada con la creazione di nuovi prodotti.

https://www.ilpiacenza.it/economia/miglior-produttivita-e-tutela-dell-ambiente-sinergia-tra-terrepadane-e-cattolica.html

TERREPADANE PIU’ FORTE DEL COVID: SEMESTRALE IN CRESCITA PER LA COOPERATIVA

“Abbiamo tirato un sospiro di sollievo” – afferma Marco Crotti, Presidente del Consorzio – “perché avevamo la preoccupazione di non riuscire a servire i nostri soci e clienti, invece mai come oggi Terrepadane si è dimostrato il partner ideale per tutto il territorio in cui opera riuscendo a garantire le produzioni degli imprenditori agricoli”.
Nei primi sei mesi del 2020 il portafoglio ordini è stato addirittura superiore a quello dello scorso anno con una forte crescita sia nel settore agronomico che in quello dei mangimi proponendo, con tutte le linee messe a punto da Terrepadane in questi anni, un’offerta completa che soddisfa le esigenze di tutti gli allevatori. Il COVID ha lasciato il segno soltanto nella meccanizzazione agricola a causa della chiusura degli stabilimenti di produzione, ma, nonostante ciò, il settore ha consolidato il fatturato in crescita dell’anno precedente sviluppando servizi innovativi ed al passo con i tempi.
Parlando di innovazione, un settore in forte crescita è quello relativo alla fertirrigazione nel quale Terrepadane è leader. Il sistema di manichette installate nei campi (soprattutto di pomodoro) permette infatti di distribuire acqua e fertilizzante solo nelle dosi necessarie garantendo più efficienza e contemporaneamente riducendo gli sprechi. Nell’ottica della sostenibilità ambientale va proprio lo stabilimento Multiliquid di Fiorenzuola D’arda attivo dal 2017 che produce concimi liquidi e che dall’inizio del 2020 ha introdotto i nuovi formulati della linea Nutri-elle destinati alla concimazione fogliare; l’obiettivo di Multiliquid è quello della fertilizzazione sostenibile, ossia di concimare un terreno in funzione delle sue specifiche esigenze, senza inutili carichi di fertilizzante.
A causa di una primavera siccitosa sono calate le rese ed i ritiri dei cereali, ma il tutto è compensato da un’ottima qualità dei prodotti. “Grazie anche agli accordi adottati dal Consorzio Terrepadane con Barilla, Galbusera e altre industrie di livello mondiale – spiega Dante Pattini, Direttore del Consorzio – “si aprono buone prospettive per la salvaguardia dei redditi delle aziende agricole”. “Se questi accordi da un lato impegnano i produttori ad adottare rigorosi protocolli agronomici” – rimarca Pattini – “dall’altro lato garantiscono una buona redditività”. In questa direzione l’investimento del nuovo centro di Stoccaggio di Rottofreno inaugurato a porte chiuse lo scorso giugno; questa moderna struttura è in grado di ritirare anche cereali Bio, settore in fase di sviluppo e sul quale Terrepadane investe molto a dimostrazione della volontà del Consorzio di supportare nei fatti gli imprenditori agricoli nello sviluppo delle loro aziende.

TERREPADANE DAY: FATTURATO IN AUMENTO E INNOVAZIONE A ROTTOFRENO

Una giornata intensa, iniziata però durante l’assemblea – alla quale per le ovvie ragioni sanitarie, sono stati ammessi solo i soci – non con la presentazione dei prestigiosi dati di bilancio 2019, ma con il ricordo delle vittime dell’epidemia, da un lato, e il ringraziamento di tutti coloro che hanno continuato a lavorare anche nei mesi più difficili, dall’altro.
Il tutto sintetizzato – dopo un breve saluto del presidente Marco Crotti – in un filmato efficace, quanto suggestivo.
Poi i lavori, con l’intervento del direttore generale, Dante Pattini, che ha presentato – a comprovare la salute della storica cooperativa – i dati di bilancio: il fatturato di 189 milioni di euro, con un incremento del 4,4 % e il traguardo sempre più vicino dei 200 milioni, ma anche le strategie grazie alle quali sono stati raggiunti i risultati.
<I dati di bilancio – ha spiegato Pattini – evidenziano chiaramente (voce ammortamenti ndr) come in questo esercizio sia stato rafforzato il patrimonio immobiliare con l’acquisto delle sedi di Pavia, Mede e – operazione terminata proprio in questi giorni – di Cerello (in prossimità di Abbiategrasso); con il centro di stoccaggio cereali biologici di Rizzolo di San Giorgio e con lo stabilimento Multiliquid di Fiorenzuola. D’altro canto, risulta potenziato anche l’organico con l’assunzione di 16 giovani laureati, molti dei quali provenienti dalla Facoltà di Agraria piacentina>.

Al direttore amministrativo del Consorzio, Alessandra Ticchi, è invece andato il compito di presentare altri aspetti, forse più tecnici, ma non meno importanti.
<In questo esercizio – ha chiarito Ticchi – abbiamo innanzitutto definito l’annosa questione, che ci vedeva da parecchi anni in contenzioso con il Ministero dell’agricoltura per una vicenda che risaliva addirittura agli anni ’30! La lunga diatriba si è risolta con un accordo sul lungo periodo, che ci consentirà di restituire l’importo dovuto a condizioni per noi favorevoli e non penalizzanti anche nei confronti degli Istituti bancari con cui collaboriamo. Un altro aspetto importante è il completamento dell’operazione di fusione per incorporazione che ci ha visto acquisire la cooperativa CISA di Bergamo con un conseguente non trascurabile incremento di patrimonio. Non di meno, va segnalata la diminuzione del valore dei magazzini, soprattutto per quanto riguarda il settore macchine. Il tutto in un’ottica di grande prudenza, che mette l’azienda al riparo da rischi per il futuro>.

A sottolineare il quadro di dinamicità in cui si muove il Consorzio, è intervenuto anche il presidente Crotti, che concludendo i lavori, ha sottolineato come vi sia notevole impegno <nel valutare piani industriali e possibilità di partnership, ovviamente con l’attenzione di rimanere nel mondo agricolo e  con garanzia di un adeguato legame con il territorio>.

L’emergenza sanitaria non ha fermato il lavoro del Consorzio Terrepadane, che nella massima osservanza di tutti i protocolli di sicurezza ha continuato a fornire mezzi e servizi alle aziende socie.

<Purtroppo – ha spiegato Pattini – siamo stati colpiti duramente: abbiamo perso Soci e anche collaboratori. Su fronte del lavoro, anche per onorare la memoria di coloro che ci avevano lasciato,  non ci siamo fermati: abbiamo messo in atto le misure cautelative anche prima che diventassero obbligatorie e siamo riusciti a contribuire fattivamente, affinchè le aziende agricole potessero lavorare nel modo migliore>.
Per passare dalle parole ai fatti il direttore generale del Consorzio ha anche fornito dati molto significativi: <nel periodo febbraio – aprile 2020 il nostro consorzio ha movimentato 350mila quintali di fertilizzanti; 100mila dosi di mais; 500mila quintali di mangimi e materie prime destinati al comparto zootecnico, mentre sul fronte del gasolio sia agricolo che da autotrazione il volume è di 14 milioni di litri>.
Non di meno, anche i servizi sono continuati, poiché grazie alla relazione molto stretta tra i nostri tecnici e i loro clienti (un legame che da sempre ci caratterizza), si è potuto svolgere attraverso i vari supporti tecnologici, anche il lavoro di consulenza.

TERREPADANE, A ROTTOFRENO UN INNOVATIVO CENTRO DI STOCCAGGIO CEREALI

Crotti: Investimento fondamentale per il territorio piacentino

Taglio del nastro – ieri pomeriggio alle 17,00 – per il nuovissimo centro di stoccaggio cereali presso il  Polo Terrepadane di Rottofreno.

<Si tratta – ha spiegato Marco Cappelli, responsabile cereali Terrepadane – della struttura di dimensioni maggiori di tutto il territorio piacentino, un vero e proprio punto di riferimento per gli agricoltori. Un impianto – già operativo – veramente d’avanguardia, dotato delle più moderne tecnologie per la conservazione, con celle predisposte per la refrigerazione e con un sistema di pulitura dei cereali; inoltre i sili possiedono sensori per la misurazione della temperatura. Il centro è in grado di ritirare anche cereali Bio, settore in grande fase di sviluppo. Il progetto è stato realizzato nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 attraverso un progetto di filiera al quale hanno preso parte Regione Emilia Romagna, Barilla e oltre 100 aziende del territorio. Uno sforzo considerevole che abbiamo affrontato per valorizzare proprio la coltura del grano duro>.

Le caratteristiche tecniche dell’impianto che è completamente automatizzato, sono state illustrate da Mauro Mori, responsabile patrimonio Terrepadane: <si tratta – ha spiegato – di una struttura in grado di gestire 100 tonnellate all’ora con una capacità di stoccaggio di 12.000 tonnellate divise in 6 celle da 2000 tonnellate>.
Il centro rappresenta anche un vero valore aggiunto per il territorio, come ha sottolineato Raffaele Veneziani, sindaco di Rottofreno, intervenendo all’inaugurazione e sottolineando le profonde radici agricole del territorio.

Un concetto che anche il presidente di Terrepadane, Marco Crotti ha voluto riprendere, ringraziando innanzitutto le aziende che hanno preso parte al progetto di filiera (che si è tradotto complessivamente in 10 milioni di euro di investimenti) e sottolineando come questo nuovo Centro possa contribuire a far crescere l’economia del territorio: <Nel 2019 – ha detto ancora Crotti – abbiamo avuto un aumento del 20% nella raccolta dei cereali convenzionali e biologici e questo testimonia come i contratti di coltivazione – che abbiamo introdotto sul territorio da ormai 10 anni per permettere agli agricoltori di superare il problema della volatilità dei prezzi – siano uno strumento fondamentale per affiancare e indirizzare l’azienda agricola nella scelta delle varietà da seminare, nelle tecniche agronomiche da adottare e nella vendita dei cereali al fine di valorizzare le produzioni e tutta la filiera italiana, offrendo anche una rimuneratività sicura agli agricoltori e quindi contribuendo a migliorare la loro programmazione strategica. In questa direzione, dunque, anche questo investimento, che dimostra la nostra volontà di supportare nei fatti gli imprenditori agricoli nello sviluppo delle loro aziende>.

 

 

Fonte: Libertà 26 giugno 2020