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TERREPADANE, L’AVANGUARDIA DELLA CONCIMAZIONE SPIEGATA AI RAGAZZI

<Tra i temi fondamentali che ci eravamo proposti di affrontare – spiega Antonino Passalacqua, direttore delle operazioni di Terrepadane, che ha seguito in prima persona i laboratori – c’era quello della concimazione. Per questo, nei giorni scorsi abbiamo promosso un laboratorio, intitolato “Soluzioni sostenibili per una concimazione più efficiente”, presso la Fabbrica Terrepadane Multiliquid a Fiorenzuola D’Arda. La mattinata ha coinvolto tre classi dell’istituto Raineri – Marcora di Piacenza e ha consentito ai giovani di comprendere, attraverso l’intervento di Piero Repetti, Responsabile Fertilizzanti e dell’ingegner Mauro Casalini, responsabile della Fabbrica, le varie fasi di produzione dei concimi liquidi>.
Alle caratteristiche e ai vantaggi della concimazione liquida è invece stato dedicato l’intervento di Filippo Correddu di Haifa, importante realtà con la quale Terrepadane collabora già da molti anni.
Correddu ha illustrato ai ragazzi i meccanismi di azione della concimazione liquida attraverso una prova pratica molto apprezzata.
L’impiego della concimazione liquida offre una serie di vantaggi in termini di miglioramento della disponibilità di nutrienti per la pianta, che diventano veri fattori di successo in condizioni di scarsità idrica e che possono essere valorizzati ancora maggiormente nei casi in cui venga adottata la fertirrigazione.
La mattinata si è conclusa con una presentazione ad opera del tecnico agronomico di Terrepadane Davide Devoti dedicata al funzionamento della tecnologia Startec, che consente la diffusione del concime liquido e che rappresenta una interessante innovazione tecnologica, che può essere adottata in molte condizioni.
<La mattinata – ha spiegato Piero Repetti – si inserisce nel progetto rivolto alle scuole agrarie che Terrepadane sta portando avanti da un anno e attraverso il quale punta a rivolgersi ai tecnici di domani, sensibilizzandoli alle più interessanti innovazioni>.
Per il Consorzio – afferma il direttore generale, Dante Pattini – la relazione con il mondo della formazione è cruciale, in quanto solo l’impegno sul fronte della professionalizzazione può mettere il comparto nella condizione di affrontare – e vincere – le complicatissime sfide, alle quali è chiamato>.

TERREPADANE IN ISRAELE PER NUOVI PROGETTI

La giovane e dinamica realtà, che si inserisce nella realtà del comparto agricolo di Israele, che a livello mondiale si caratterizza per una tensione innovativa, che non ha eguali; grazie agli studi e all’ingegno del professore, ha messo a punto un sistema di irrigazione a goccia rivoluzionario che è in via di sviluppo in diversi paesi come Stati Uniti, India e Australia.
Il partner per commercializzare in Italia questo straordinario prodotto sarà il Consorzio Terrepadane con il quale è stato sottoscritto un accordo tecnico-commerciale pluriennale; già durante la prossima campagna agraria saranno organizzati campi prova nelle zone gestite dal Consorzio.
“Con questo nuovo modo di irrigare non saranno più necessari né filtri né pressioni di esercizio, con grande risparmio energetico ed economico – afferma Matteo Scaglioni, responsabile Water management Terrepadane, che insieme al collega Davide Devoti e al direttore generale Dante Pattini è stato protagonista della missione – Con questa nuova soluzione, infatti, l’ala gocciolante sarebbe infatti in grado di funzionare a pressione zero ed il gocciolatore di ultimissima generazione garantirebbe una erogazione di acqua costante e corretta senza bisogno di essere purificata e filtrata”.
In Israele i tecnici di Terrepadane hanno visitato i campi sperimentali in cui è stata utilizzata questa innovativa soluzione, constatando ciò che prima sembrava pura fantasia.
Il professor Shani da anni lavora ad un gocciolatore così innovativo coltivando il sogno di irrigare usando l’acqua presente in natura e sfruttando il dislivello naturale del piano di campagna. Il sistema è infatti in grado di funzionare con un semplice dislivello di 50 cm.
Durante il viaggio in Israele si è anche svolto un importante incontro con i vertici mondiali di Rivulis, partner storico di Terrepadane nella fertirrigazione; nuovi prodotti verranno presentati già in occasione della prossima Edizione di Eima di novembre e saranno disponibili dalla prossima campagna agraria.
“Rivulis – spiega il direttore generale Pattini, che ha seguito negli anni lo sviluppo della partnership con questa realtà – rappresenta per il Consorzio un partner strategico con il quale stiamo lavorando per mettere a punto progetti innovativi sia nell’ambito della fertirrigazione che in quello della subirrigazione”.

Uri Shani, il “guru” dell’irrigazione

È un nome “pesante” quello di Uri Shani nel comparto mondiale della gestione delle acque. Shani, che è Presidente e Chief Technology Officer di N-Drip, la start up che ha messo a punto la nuova rivoluzionaria tecnologia di irrigazione; è anche professore emerito in scienze del suolo e dell’acqua presso l’Università Ebraica di Gerusalemme. Il professore – che ha pubblicato 70 opere, detiene 10 brevetti e ha conseguito 9 dottorati di ricerca – ha tenuto saldamente il timone del complicato cammino dell’agricoltura di Israele, che nel giro di pochi anni, è passata dalla grande difficoltà determinata dalla carenza di acqua, all’indipendenza. Un traguardo raggiunto attraverso un ambizioso progetto di risparmio idrico e di miglioramento dell’efficienza, che si è spinto anche fino al riciclaggio delle acque reflue e alla desalinizzazione.

 

Fonte: Libertà

 

FERTIRRIGAZIONE: DA TERREPADANE LE INNOVAZIONI PER IL 2021

Negli anni sono stati affrontati e risolti i vari problemi che emergevano nella gestione della tecnica, sempre puntando a difendere e ad accrescere il reddito dell’agricoltore e allo stesso tempo a favorire l’adozione e lo sviluppo di soluzioni sostenibili.
Uno dei problemi più diffusi per gli agricoltori che utilizzano l’irrigazione a goccia è quello dei danni che alcuni insetti – particolarmente gli elateridi – possono causare all’ala gocciolante, soprattutto nei casi in cui viene adottata la tipologia di manichetta leggera, ossia a spessore inferiore (8 mils o meno: ossia 0,2 mm, poiché 1 mils equivale a 0,0254 mm). Per fronteggiare questo problema tradizionalmente si interviene utilizzando geo disinfestanti durante il trapianto del pomodoro e successive applicazioni in manichetta di insetticida liquidi, ma di recente è stata proposta una nuova manichetta dotata di repellente che allontana gli insetti senza ucciderli.
<L’ala gocciolante con effetto repellente – aggiunge Davide Devoti, Crop Manager Pomodoro di Terrepadane – è una soluzione sostenibile ed economica. Grazie all’utilizzo dell’ala gocciolante con effetto repellente (chiamata X-PELL) vengono ridotti i danni e di conseguenza gli interventi di riparazione in campo con guadagno di tempo e risparmio economico, mentre contemporaneamente è possibile utilizzare le manichette a spessore più basso con ulteriore risparmio>.
L’insetticida con effetto repellente viene inglobato nel materiale plastico – in dose minima – al momento della produzione. In questo modo si raggiungono due obiettivi: innanzitutto quello di ottenere una lenta degradazione del principio attivo e quindi un perdurare dell’effetto per tutta la vita dell’ala; in secondo luogo – ed è l’aspetto più importante – il principio attivo è “immobilizzato”; non è solubile in acqua e non viene disperso nell’ambiente, il che mette al riparo da ogni rischio di inquinamento.
Questa nuova tecnologia – che è prodotta con Rivulis, l’azienda israeliana con cui Terrepadane collabora da decenni – ha suscitato molto interesse. Nel primo anno di lancio il nuovo prodotto chiamato X-PELL ha permesso di irrigare oltre 5.000 ha di pomodoro in Italia, ottenendo risultati veramente incoraggianti.
Per poter quantificare in modo obiettivo i vantaggi tecnici ed economici di X-PELL rispetto alle manichette tradizionali, RIVULIS ha incaricato un centro si saggio autorizzato (Terremerse ndr) a condurre una prova di comparizione specifica in Italia.
I risultati sono stati molto interessanti: infatti il numero di fori nelle parcelle gestite con repellente è passato da 245/ettaro con geo disinfestante e 625 ad ettaro senza geo disinfestante a zero, evidenziando lo stesso risultato, indipendentemente dalla presenza o meno del trattamento di geodisinfestazione. Inoltre, lo spessore della manichetta, appare solo moderatamente utile per far diminuire il numero di fori, in quanto anche le manichette tradizionali di più alto spessore come 10 e 12 mils risultano suscettibili ai danni provocati dagli insetti.
Notevole anche il risparmio economico: addirittura tra 60 e 600 €/ha a seconda dello spessore del modello usato a confronto di X-PELL, cui va aggiunto il vantaggio di qualità e quantità derivante dall’aver eliminato i problemi da eccesso o carenza di irrigazione.

Irrigazione 4.0: soluzioni di controllo in remoto a portata di clic

Anche nella fertirrigazione è arrivata l’automazione 4.0. Infatti tutti gli impianti si possono integrare con tecnologie d’avanguardia che permettono la gestione da remoto del sistema di fertirrigazione. <Con questi sistemi – chiarisce Matteo Scaglioni di Terrepadane – è possibile comandare l’accensione delle pompe di irrigazione, motopompe, pompe elettriche, aprire e chiudere idrovalvole, leggere i dati dei sensori. Inoltre è possibile monitorare le portate di irrigazione e fertirrigazione, ma anche addirittura integrare il sistema con una rete di capannine meteo>. In pratica questo sistema permette di diminuire le perdite di tempo, ma anche di poter contare su dati accurati e sistematici che possono essere di grande aiuto per migliorare la gestione agronomica della coltura: il tutto nell’ottica di favorire adozione di pratiche di agricoltura di precisione che riducano l’impatto ambientale dell’attività agricola e contribuiscano al contenimento dei costi di produzione.
<Va detto – afferma ancora Scaglioni – che questo sistema di automazione rientra tra le soluzioni tecnologiche per l’agricoltura che possono essere fruite con le agevolazioni fiscali previste dalla legge>.

TERREPADANE E RIVULIS, ACCORDO TRIENNALE SULL’INNOVAZIONE

“Il nostro impegno – ha dichiarato Dante Pattini, Direttore del Consorzio Terrepadane – è continuare a crescere su tre fronti: rendere la microirrigazione accessibile, credere in collaborazioni sostenibili e spingere sull’innovazione attraverso le sperimentazioni che Rivulis esegue in campo da tanti anni”. Con la firma di questo contratto Terrepadane investe in 3 anni di percorso comune che porterà a grandi innovazioni e allo sviluppo di nuovi rivoluzionari prodotti. Un passo fondamentale verso il quale queste due aziende si sono già mosse a dicembre 2019, presentando insieme X-PELL, la prima ala gocciolante al mondo con proprietà repellente agli insetti. “Con X-Pell – afferma Matteo Scaglioni, Responsabile Water Management Terrepadane – si riducono di oltre il 90% i danni provocati dagli insetti e questo comporta una serie di vantaggi: non vengono utilizzati geodisinfestanti, si riducono i cambi durante l’installazione, si hanno meno costi di riparazione in campo e, non da ultimo, si ha un più elevato risparmio idrico”. X-Pell è una tecnologia brevettata frutto di sei anni di sperimentazioni in campo; la sostanza repellente è inserita direttamente nel polimero con il quale è realizzata l’ala gocciolante ed è proprio qui il grande passo avanti in termini di sostenibilità ambientale. Questa rivoluzionaria tecnologia infatti non uccide gli insetti, li tiene semplicemente lontani, senza che nulla venga rilasciato nell’ambiente o nell’acqua.

In Israele si è parlato anche dei servizi innovativi di Manna, Società controllata da Rivulis, specializzata nella creazione di software e servizi per l’agricoltura di precisione. Sfruttando i rilevamenti di una rete di satelliti, Manna è in grado già oggi di fornire all’agricoltore una mappatura delle diverse sezioni del campo determinando con estrema precisione i diversi stati di assorbimento idrico del terreno. I dati raccolti vengono registrati e analizzati da un software in grado di gestire, sia in modalità assistita che in completa autonomia, i sistemi di irrigazione presenti in campo. Manna, abbinato a un qualsiasi sistema di fertirrigazione o subirrigazione, fornisce alla pianta esattamente il quantitativo di acqua di cui ha bisogno senza la necessità di interventi diretti da parte dell’agricoltore, il quale può monitorare tutto tranquillamente da remoto attraverso un’app installata sul suo smartphone.
Ma la ricerca e l’innovazione di Manna non si fermano: presto chi si avvarrà di questo strumento avrà rilevamenti ed elaborazioni ancora più precise, potendo integrare il sistema di scansione satellitare con delle sonde a terra che trasmettono direttamente a Manna ogni dato. L’integrazione dei dati satellitari e di quelli rilevati nel terreno consentirà un ulteriore efficientamento dell’apporto idrico alla coltura. Manna è riconosciuta come sistema alternativo all’installazione dei contalitri sui pozzi. “Un altro filone di lavoro intrapreso dai nostri agronomi – conclude il direttore Pattini – è legato all’agricoltura di precisione in campo con l’obiettivo di migliorare la qualità delle caratteristiche organolettiche del pomodoro”.