TERREPADANE SVELA LE POSSIBILITA’ DEI NUOVI CONTRATTI DI FILIERA DEL NOCCIOLO
<Il contratto – ha chiarito Cappelli – è finalizzato alla realizzazione di un Programma integrato a carattere interprofessionale ed avente rilevanza nazionale che, partendo dalla produzione agricola, si sviluppi nei diversi segmenti della filiera in un ambito territoriale multiregionale>. L’idea è quella di fornire a tutti i settori coinvolti la possibilità di finanziare programmi di investimento integrati su tutto il territorio nazionale, rafforzando le relazioni intersettoriali lungo le catene di produzione, trasformazione e commercializzazione, attraverso l’aggregazione dei produttori e la creazione di responsabilità solidale delle imprese della filiera. La coltivazione del nocciolo sta sempre più interessando gli agricoltori piacentini, che trovano in questa coltura possibilità di differenziazione della produzione aziendale garantendo buone rese sia dal punto di vista qualitativo che da quello remunerativo. <Abbiamo ritenuto utile – Afferma Tiziano Gatti, Presidente della cooperativa Lusuco – informare gli agricoltori delle novità presenti in questo bando, che risultano molto interessanti, poiché ampliano la platea dei possibili beneficiari, delle categorie di investimenti che possono essere effettuati fruendo del bando e delle tipologie di contributo. In questo investimento possono rientrare le piantine, l’impianto, l’impianto di fertirrigazione e tutti i macchinari necessari alla coltivazione del nocciolo>. Terrepadane, grazie a tecnici agronomici specializzati, segue la gestione agronomica di questa coltura attraverso visite in campo, analisi del terreno, concimazioni mirate e difesa.
<Anche in questo caso – conclude il direttore generale del Consorzio Dante Pattini – Terrepadane si muove concretamente per mettere le aziende agricole in condizioni di incidere positivamente sui propri bilanci>.
Fonte: Libertà