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CREDITI DI CARBONIO, NUOVA OPPORTUNITA’ DI REDDITO PER GLI AGRICOLTORI

La mattinata ponendo l’attenzione alle grandi problematiche del comparto agricolo stretto tra la necessità di produrre prodotti alimentari di qualità da un lato e di ridurre, dall’altro, l’impatto ambientale della produzione, ha riportato sul tavolo anche lo spettro – più che mai concreto – della siccità, che anzi, sta diventando in tutta Europa sempre più drammatico.
I lavori, dopo un’introduzione del presidente di Terrepadane Marco Crotti e un saluto di Alon Bar, ambasciatore di Israele in Italia e Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza, sono entrati nel vivo con l’intervento di David Leykin, direttore Generale Haifa Italia e di Thierry Haller, direttore Generale Europa e Africa Rivulis.
Paolo Sckokai, direttore del Dipartimento di Economia agraria della Cattolica ha illustrato come tutta la questione dei crediti di carbonio si inserisce nell’impegno più generale dell’Unione europea nella direzione della sostenibilità della produzione agricola.
<Il mercato dei crediti di carbonio – ha spiegato – rientra nella cosiddetta “architettura verde della Pac”: in pratica, gli agricoltori potranno produrre crediti di carbonio che poi potranno vendere ad esempio, alle industrie alimentari>.
Il professore ha anche spiegato come uno dei punti più critici sarà proprio quello di stabilire il “prezzo” di questi crediti.
A Paolo Piola, sales manager Rivulis, è andato invece il compito di illustrare il meccanismo della vendita dei crediti; mentre Matteo Scaglioni, responsabile Water Management Terrepadane ha invece illustrato i risultati ottenuti con le tecniche più moderne in termini di irrigazione e subirrigazione.

Fonte: Libertà

TERREPADANE, L’AVANGUARDIA DELLA CONCIMAZIONE SPIEGATA AI RAGAZZI

<Tra i temi fondamentali che ci eravamo proposti di affrontare – spiega Antonino Passalacqua, direttore delle operazioni di Terrepadane, che ha seguito in prima persona i laboratori – c’era quello della concimazione. Per questo, nei giorni scorsi abbiamo promosso un laboratorio, intitolato “Soluzioni sostenibili per una concimazione più efficiente”, presso la Fabbrica Terrepadane Multiliquid a Fiorenzuola D’Arda. La mattinata ha coinvolto tre classi dell’istituto Raineri – Marcora di Piacenza e ha consentito ai giovani di comprendere, attraverso l’intervento di Piero Repetti, Responsabile Fertilizzanti e dell’ingegner Mauro Casalini, responsabile della Fabbrica, le varie fasi di produzione dei concimi liquidi>.
Alle caratteristiche e ai vantaggi della concimazione liquida è invece stato dedicato l’intervento di Filippo Correddu di Haifa, importante realtà con la quale Terrepadane collabora già da molti anni.
Correddu ha illustrato ai ragazzi i meccanismi di azione della concimazione liquida attraverso una prova pratica molto apprezzata.
L’impiego della concimazione liquida offre una serie di vantaggi in termini di miglioramento della disponibilità di nutrienti per la pianta, che diventano veri fattori di successo in condizioni di scarsità idrica e che possono essere valorizzati ancora maggiormente nei casi in cui venga adottata la fertirrigazione.
La mattinata si è conclusa con una presentazione ad opera del tecnico agronomico di Terrepadane Davide Devoti dedicata al funzionamento della tecnologia Startec, che consente la diffusione del concime liquido e che rappresenta una interessante innovazione tecnologica, che può essere adottata in molte condizioni.
<La mattinata – ha spiegato Piero Repetti – si inserisce nel progetto rivolto alle scuole agrarie che Terrepadane sta portando avanti da un anno e attraverso il quale punta a rivolgersi ai tecnici di domani, sensibilizzandoli alle più interessanti innovazioni>.
Per il Consorzio – afferma il direttore generale, Dante Pattini – la relazione con il mondo della formazione è cruciale, in quanto solo l’impegno sul fronte della professionalizzazione può mettere il comparto nella condizione di affrontare – e vincere – le complicatissime sfide, alle quali è chiamato>.

TERREPADANE E HAIFA: UNA PARTNERSHIP CONSOLIDATA

Quello che invece forse non molti sanno è che dietro i prestigiosi risultati ottenuti, si cela una collaborazione trentennale tra il consorzio e un’azienda israeliana: Haifa Group, partner storico del Consorzio nel settore fertilizzanti e fornitore delle materie prime ora utilizzate per la produzione di concimi liquidi (linee Nutrifield, Fertidea e Ferti-Feed) e fogliari (Nutri-Elle) presso lo stabilimento Multiliquid di Fiorenzuola. Strategiche anche le sinergie  nel segmento dei concimi granulari a rilascio controllato come pure il reciproco impegno nello sviluppo ed elaborazione dei formulati Nutrifield e Fertidea. Fondata nel 1966 in Israele, Haifa Group ha raggiunto una posizione di leader mondiale nel settore dell’agricoltura di precisione, che riduce significativamente l’uso ampio e incontrollato di fertilizzanti. L’azienda vende un’ampia gamma di soluzioni di alta qualità per la nutrizione delle piante in oltre 100 paesi, attraverso 16 filiali in tutto il mondo. Haifa è da sempre in prima linea nello sviluppo, produzione e promozione di soluzioni all’avanguardia per nutrizione idrico minerale di precisione in tutto il mondo. Il centro di ricerca e sviluppo e produzione del Gruppo si trova in Israele e impiega, direttamente e indirettamente, circa 5.000 dipendenti
Proprio nei giorni scorsi una delegazione di Haifa Group, guidata dal CEO Motti Levin in persona insieme a David Leykin, Responsabile Haifa Italia, ha fatto visita allo stabilimento di Fiorenzuola.
A fare gli onori di casa il presidente di Terrepadane Marco Crotti ed il direttore generale Dante Pattini. Nell’ occasione, Motti Levin ha manifestato soddisfazione e si è detto “convinto di poter sviluppare sempre meglio il posizionamento dei concimi Haifa, grazie alla professionalità e competenza del partner Terrepadane”. Il CEO di Haifa ha anche sottolineato di essere “felice di trovarsi in un contesto che con entusiasmo e partecipazione affronta le nuove sfide, che giungono da un’agricoltura sempre più competitiva ed esigente; Haifa ha sempre mirato a sviluppare la sua attività tecnico-commerciale con Partner che siano la migliore espressione del territorio, come è Terrepadane”.
Del resto, per Haifa il mercato agricolo italiano è da sempre un riferimento, per la vastità di colture, varietà microclimatiche e professionalità di tutti gli interpreti della filiera; non a caso Saipem ha recentemente firmato un contratto del valore di 200 milioni di dollari per la realizzazione di un impianto in Israele. “Si tratta – ha detto Levin – di una mossa strategica che rafforza la posizione del Gruppo Haifa come leader mondiale nella produzione e fornitura di nutrienti alle piante nel mondo dell’agricoltura di precisione. L’impianto contribuirà all’aumento delle rese agricole, mantenendo l’equilibrio ecologico”.
Dopo un saluto inziale la Delegazione Haifa ha visitato l’efficiente impianto di produzione di Fertilizzanti Liquidi di Terrepadane, Multi Liquid.
Sia il presidente Marco Crotti, che il direttore generale Dante Pattini di Terrepadane hanno evidenziato “la necessità di realizzare rapporti solidi e sinergici, per lo sviluppo di un’agricoltura sempre più sostenibile, con partner che possano trasferire innovazione e conoscenza per salvaguardare la Territorialità delle nostre produzioni agricole; questa la mission di una cooperativa che guarda al futuro”.
Sul concetto di territorio ha focalizzato il suo intervento anche Mauro Schippa FertiTeam Leader di Terrepadane che ha ricordato come “dietro Multi Liquid, ci sia un progetto imprenditoriale per creare prodotti mirati al territorio ed alle sue specifiche esigenze, per risolvere i problemi agronomici in conformità anche ai nuovi scenari legislativi che indirizzeranno sempre più alla qualità, purezza ed efficienza dei concimi che si andranno ad impiegare”. “Proseguiremo la nostra partnership con Haifa- ha detto il responsabile di Multi Liquid Giorgio Mazzoni- nella scelta delle materie prime in un mercato sempre più promettente, con prodotti garantiti e con efficienze agronomiche”.
Infine lo stesso Crotti ha voluto sottolineare come l’obiettivo finale di ogni iniziativa che il Consorzio assume sia quello di “incidere positivamente sui bilanci delle aziende dei Soci, con interventi concreti che migliorino la redditività. Siamo una cooperativa – ha concluso – e la nostra finalità non è il profitto, ma l’efficienza verso i Soci”.

 

 

TERREPADANE: INNOVAZIONE TECNOLOGICA A TUTTO CAMPO

Qualche giorno fa, il presidente di Terrepadane Marco Crotti ed il direttore generale Dante Pattini hanno accolto Jonathan Hadar, ministro della Missione economica dell’Ambasciata dello Stato di Israele in Italia unitamente ai vertici di Haifagroup, “la maniera per rinsaldare ed ulteriormente consolidare, dopo il difficile momento della pandemia, il legame che consente il trasferimento di tecniche innovative per lo sviluppo dell’agricoltura di cui lo Stato d’Israele è all’avanguardia nella ricerca“.

Hadar si è detto “felice di trovarsi in un ambiente ottimista, carico di energia, in una collaborazione che guarda con fiducia al futuro; noi abbiamo sempre puntato sull’export e sui paesi terzi e lo abbiamo fatto con Haifa, con la massima attenzione verso la ricerca e lo sviluppo per scrivere insieme il nostro futuro“.

“Costruito in pochi mesi – ha spiegato il direttore generale di Terrepadane, Dante Pattini –  l’impianto – che ha una capacità produttiva di oltre 8000 tonnellate annue – grazie alla collaborazione dei tecnici di Terrepadane, può realizzare fertilizzanti pensati per le specifiche esigenze delle nostre aziende e dei nostri territori. In questa ottica da un anno viene anche prodotta la nuova linea di concimi fogliari formulati in modo da attivare una reazione fisio-nutrizionale prevalentemente per uso fogliare”.

Il gruppo, dopo la visita allo stabilimento e alle linee produttive, è stato salutato, con il coordinamento di Pattini, dal presidente Crotti che ha rimarcato “la necessità di sinergie per lo sviluppo di un’agricoltura sempre più sostenibile, con un partner che ci garantisce innovazione per salvaguardare la tradizione; questa la mission di una cooperativa che guarda al futuro“, un concetto pienamente condiviso da David Leykin General Manager di Haifa Group Italia. Haifa infatti, dalla sua istituzione nel 1966, è diventata leader mondiale nel campo dei fertilizzanti speciali. La società vende una vasta gamma di prodotti di qualità in oltre 100 paesi attraverso 16 filiali sparse in tutto il mondo. Il marchio Haifa è diventato un simbolo di qualità e pioniere nel settore agricolo globale. Leykin ha detto che “insieme dobbiamo dare priorità alla tecnologia e alla tecnica; tutto è nato dallo studio e dal confronto diretto e poi trasferito nel campo della nutrizione, avendo sempre a mente le peculiarità dei territori“.

E sul concetto di territorio ha focalizzato il suo intervento anche Mauro Schippa Sales & Marketing Manager di Haifa Italia che ha ricordato come “dietro Multiliquid, ci sia un progetto imprenditoriale per creare prodotti mirati al territorio e alle sue specifiche esigenze, per risolvere i problemi agronomici“. Schippa ha ricordato la nuova legge Ue sui fertilizzanti che entrerà in vigore nel 2022 e che andrà a valorizzare la sostenibilità dei fertilizzanti e la qualità.
Questo darà ulteriore slancio ai nostri prodotti, anche ai liquidi; ora spetta a noi comunicare adeguatamente la qualità dei processi produttivi che è richiesta dai mercati“.
Proseguiremo la nostro partnership con Haifa – afferma il responsabile agronomico Giorgio Mazzoni – nella scelta delle materie prime in un mercato sempre più promettente, con prodotti garantiti e con efficienze agronomiche“. Mazzoni ha tracciato un esaustivo quadro della produzione nello stabilimento di Fiorenzuola “una scommessa vinta, con una nuova linea di concimi fogliari in 18 formulati di cui 9 per il bio, settore in grande crescita“. Non a caso è stato creato il gruppo “Fertiteam” con il supporto di Haifa, perché Terrepadane punta, in un mercato dove sovente sono proposti prodotti di discutibile effetto, ad una qualità totale che dia valore al territorio ed ai suoi straordinari prodotti. “Non a caso in questi giorni siamo arrivati ai mille quintali di concimi fogliari già al primo anno di produzione“.