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I servizi innovativi di Terrepadane protagonisti all’Università di Brescia

L’evento ha funzionato come lente di ingrandimento puntata sulle soluzioni tecnologiche e digitali per l’agricoltura, particolarmente per ciò che concerne il ruolo del digitale nel carbon farming e le innovazioni nella tracciabilità di filiera.
Tra le testimonianze di realtà aziendali virtuose sul fronte dell’adozione di tecnologie innovative anche il Consorzio Agrario Terrepadane, che grazie alla collaborazione e co-innovazione decennale con Image Line, ha potuto presentare il nuovo settore dedicato specificatamente ai servizi innovativi, dall’agricoltura 4.0 al Carbon farming, attraverso l’intervento di Giorgio Mazzoni, Responsabile del Settore Macchine Agricole.
<Si tratta – ha chiarito Mazzoni – di una scelta che punta a favorire una vera e propria crescita culturale del comparto, che porterà ad un cambio di passo. Infatti, il punto di partenza sta proprio nel comprendere il valore dell’informazione (ossia dei dati), che attraverso la tecnologia acquisiamo molto facilmente, ma che dobbiamo essere in grado di valorizzare e di tradurre in pratiche virtuose, che permettano di migliorare la produttività e la competitività delle aziende, mantenendo allo stesso tempo elevatissimi standard ambientali, ecologici e di sicurezza alimentare, che oggi sono presupposti fondamentali per fare agricoltura>.
L’evoluzione tecnologica oggi offre il potenziale per aumentare la produttività e raggiungere l’obiettivo della sicurezza alimentare, limitando l’impatto sugli altri ecosistemi. Le tecnologie e gli strumenti per far fronte a questi cambiamenti sono diversi e tra questi spiccano l’agricoltura conservativa, rigenerativa, l’agricoltura di precisione, la digitalizzazione delle aziende agricole, tutte azioni mirate ad un continuo processo di miglioramento della sostenibilità. Per supportare l’Azienda agricola in un mercato in continua evoluzione e quindi renderla sempre più competitiva, Terrepadane ha creato un team dedicato di agronome che si occupa di Servizi Innovativi.
Tra questi spicca l’utilizzo del QdC® – Quaderno di Campagna® di ImageLine – che costituisce uno strumento obbligatorio, di cui l’azienda deve essere dotata per legge – che oggi possiamo definire come vero e proprio strumento di valutazione strategica dell’azienda agricola.
Il quaderno è in pratica una sorta di “diario” nel quale vengono registrati tutti i tipi di operazione che gli agricoltori svolgono sui propri terreni. L’obiettivo perseguito è da un lato (e questo è un obbligo di legge), dimostrare il rispetto dei requisiti minimi obbligatori in termini di sostenibilità e dell’eventuale adesione volontaria ai Disciplinari di Produzione Integrata; dall’altro però il quaderno si rivelerà prezioso per tenere sotto controllo l’evoluzione dell’azienda agricola nel corso degli anni, valutando costi, impatti ambientali, performances dei prodotti e delle tecniche, partendo proprio da quelle irrigue.
Attraverso un impiego consapevole del quaderno, l’imprenditore potrà anche avere accesso a filiere privilegiate che consentono di distinguere i prodotti sul mercato in un’ottica di tracciabilità dal campo alla tavola secondo le nuove direttive dell’Unione Europea.
<Il nostro servizio – ha chiarito Mazzoni – vede nel Quaderno di campagna® uno strumento sul quale si stanno costruendo altri servizi che stiamo proponendo ai nostri Soci: dal supporto decisionale all’imprenditore agricolo per gestire in modo ottimale e sostenibile le diverse operazioni colturali (irrigazione, concimazione e difesa), alla determinazione dell’impronta carbonica ed alla misurazione del contributo che l’azienda agricola fornisce nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’ambiente oltre ai progetti già avviati legati alla carbon farming. Si tratta di profili che in futuro avranno un impatto significativo nel bilancio aziendale: alcuni dei quali, come ad esempio Manna – la tecnologia che sfrutta i rilevamenti di una rete di satelliti fornendo all’agricoltore una mappatura delle diverse sezioni del campo e  determinando con estrema precisione i diversi stati di assorbimento idrico del terreno -, sono già una realtà, mentre altri – come ad esempio tutto il settore dei crediti di carbonio – sono allo studio e diverranno nel breve una possibilità concreta per le aziende>.

Fonte: Libertà

Altri contributi:
Smart farming: la Ricerca 2024 – Economia e politica – AgroNotizie (imagelinenetwork.com)
https://www.adcgroup.it/adv-express/news/industry/digital/innovazione-digitale-una-strategia-cruciale-per-la-sostenibilita-economica-sociale-e-ambientale-della-filiera-agricola-italiana.html
https://www.radiobrunobrescia.it/2024/03/15/innovazione-digitale-una-strategia-cruciale-per-la-sostenibilita-economica-sociale-e-ambientale-della-filiera-agricola-italiana/
https://www.rassegnabusiness.news/image-line-innovazione-digitale-una-strategia-cruciale-per-la-filiera-agricola-italiana/
it
Innovazione digitale, una strategia cruciale per la sostenibilità economica, sociale e ambientale della filiera agricola italiana (focusmo.it)

 

TERREPADANE E I RAGAZZI DEL GALLINI PER GUARDARE AL FUTURO

Durante tutto l’anno il progetto ha visto lo svolgimento di ben 8 laboratori che hanno coinvolto complessivamente poco meno di 1000 ragazzi di tre istituti della Pianura Padana, affrontando alcune delle principali problematiche correlate all’innovazione sia in ambito agronomico, che zootecnico.
Protagonisti della mattinata di Voghera, che ha chiuso il progetto per il 2022, i ragazzi delle quinte della scuola; mentre i relatori sono stati Andrea Tagliaferri di Terrepadane e Gabriele Mongardi di Image Line.
Sul tavolo un argomento cruciale: la digitalizzazione a supporto dell’agricoltura, la gestione dei dati aziendali e la compilazione del registro dei trattamenti con il supporto della piattaforma QdC® – Quaderno di Campagna®.
Dagli interventi è chiaramente emerso, al di là degli obblighi previsti dalle normative e anche dalle regole che accompagnano i contributi della cosiddetta 4.0, il valore strategico della raccolta dei dati in azienda, che è il presupposto fondamentale per impostare un modo di lavorare attento e professionale, che mettendo in pratica i profili tipici dell’agricoltura di precisione, si muove con decisione nel solco della sostenibilità.
<La raccolta di dati oggettivi da diverse fonti integrate – ha spiegato Mongardi – e la conoscenza che si ottiene dalla loro analisi, rappresentano un vero e proprio plus per l’azienda agricola, che potrà così contare su preziosi elementi di valutazione per operare scelte strategiche con l’obiettivo di migliorare le prestazioni e mitigare i rischi tipici del settore agricolo>.
La redazione del Quaderno di Campagna® rappresenta per Terrepadane un servizio innovativo: <negli ultimi 4 anni – ha chiarito Tagliaferri – le aziende che accedono a questo servizio sono triplicate (oggi sono poco meno di 400) e gli ettari che abbiamo coperto sono arrivati ad essere quasi 18mila. Una crescita di interesse che dimostra che gli agricoltori sono sempre più sensibili a questi aspetti>.
Chiaramente comprendere il valore di questo nuovo modo di fare agricoltura significa guardare avanti, pensare al futuro, visto che solo l’innovazione e la tecnologia possono permettere al comparto agricolo di vincere le complessissime sfide alle quali è chiamato: <chi più dei giovani che hanno scelto di investire il loro progetto formativo in questo ambito può essere protagonista di questo futuro?> si chiede – con una domanda chiaramente retorica, il direttore generale di Terrepadane, Dante Pattini, che sottolinea come con questo progetto il Consorzio abbia deciso di entrare a pieno titolo nel futuro dell’agricoltura e della società.

 

Fonte: Libertà

A FIERAGRICOLA TERREPADANE PROTAGONISTA PER L’INNOVAZIONE

I lavori introdotti da Giorgio Tassinari di Image Line hanno visto come relatore Andrea Tagliaferri, tecnico responsabile del Servizio Quaderno di Campagna di Terrepadane, al quale per centrare l’obiettivo dell’incontro (che era fare luce sulle modalità di compilazione del quaderno di campagna e valorizzarne le possibilità), lo stesso Tassinari ha posto in diretta una serie di domande.
Innanzitutto, va chiarito – ha esordito Tagliaferri – che il registro dei trattamenti è un documento obbligatorio per gli acquirenti e/o utilizzatori di prodotti fitosanitari che permette all’azienda agricola, viste le sempre più stringenti normative, di avere a portata di mano la cronologia degli interventi compiuti su ciascun appezzamento.
Terrepadane offre alle aziende agricole questo servizio di assistenza, ovviamente previa compilazione da arte dell’agricoltore della opportuna delega.
<Il registro – ha continuato l’esperto – riporta informazioni, che per legge devono essere presenti sul Quaderno (le principali i sono dati anagrafici dell’azienda, coltura, ettari, data del trattamento, dosi, unità di misura e avversità) e che deve essere conservato almeno per i tre anni successivi a quello della campagna in corso>.
Trattandosi di un obbligo, purtroppo, nel caso di inadempienze o di errori sono previste sanzioni anche severe, che possono poi sfociare, in caso di reiterazione prolungata, nella sospensione e addirittura nella revoca dell’abilitazione. Entrando negli aspetti più tecnici, Tagliaferri ha anche chiarito ad esempio, che i prodotti revocati non possono assolutamente essere impiegati e devono essere smaltiti tramite un centro specializzato.
Un caso molto interessante è quello delle aziende che lavorano in Produzione integrata: <sicuramente – ha aggiunto l’esperto – in queste aziende il lavoro di assistenza per questo tipo di servizio è più dispendioso, perché la legge prevede, come è noto, limiti per principio attivo e non per etichetta. Quindi il continuo scambio di informazioni tra azienda agricola, tecnico di campo e ufficio è fondamentale per ridurre al minimo la possibilità di errore. Una soluzione – molto facilitata dai messaggi di allerta che il programma provvede all’occorrenza ad emettere – può essere quella di creare in certe situazioni adeguate simulazioni relativamente ai principi attivi limitanti>.
Rimanendo nelle problematiche pratiche, è emerso un quesito che molti si pongono e che riguarda il range, che molte etichette mostrano (ad esempio posso trattare da un litro a due litri).
<In questi casi – sintetizza Tagliaferri – emerge il vantaggio di lavorare in stretta sinergia con il servizio agronomico di Terrepadane. Infatti, i nostri agronomi sono molto attivi sul territorio e forniscono informazioni precise sia sulle limitazioni dei prodotti, sia sulle modalità con cui gestire i Disciplinari, condividendo con l’agricoltore le modalità di intervento>.

 

Fonte: Libertà