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OPTUM 300 AFS, IL TRATTORE CHE GUARDA AL FUTURO

Crotti, che prima di tutto, come ama sempre sottolineare, è un agricoltore, ha ribadito come oggi più che mai non è sufficiente lavorare introducendo tecnologia, ma bisogna compiere uno sforzo per integrare il più possibile i diversi supporti tecnologici, che devono “parlare” tra di loro e soprattutto utilizzare e gestire le competenze agronomiche: così le sofisticate attrezzature che vengono utilizzate in campo per gestire irrigazione, difesa e altre operazioni colturali devono poter dialogare con le macchine nell’ottica di un utilizzo sempre più oculata ed intelligente dei mezzi di produzione, a partire proprio dall’acqua.
Per giungere a questo risultato è necessario da un lato disporre di macchine potenti e versatili, ma dall’altro anche saper gestire con efficacia questo processo di transizione ecologica, che richiede da parte degli agricoltori uno sforzo nella direzione di una maggiore attenzione alla raccolta e alla gestione dei dati.
Venendo al trattore – hanno spiegato Osvaldo Brigatti Marketing Manager di Case IH e Riccardo Manfrin Specialista Agricoltura di Precisione del gruppo CNH – siamo di fronte ad una macchina potente, compatta e molto maneggevole con un eccellente rapporto peso-potenza. Risultati, che sono stati combinati con la cabina più comoda e connessa con le più recenti applicazioni telematiche, in modo da consentire la gestione di qualsiasi operazione con il massimo delle prestazioni, efficienza e affidabilità, attraverso soluzioni software innovative. <I gestori e gli operatori di aziende agricole – continuano i funzionari di Case IH – possono trasferire dati e informazioni tra il trattore, il telefono, il tablet o il computer desktop, il tutto in modalità wireless. Grazie al sistema telematico AFS Connect, si ha la libertà di prendere le giuste decisioni sfruttando tutti i dati disponibili, al momento giusto, da qualunque luogo e attraverso qualsiasi dispositivo>.
Proprio alla funzione strategica della raccolta dati e della loro organizzazione si è rifatto anche il responsabile del settore macchine di Terrepadane, Giorgio Mazzoni, che ha ribadito come solo attraverso una metodica raccolta dei dati sia possibile raggiungere risultati interessanti, che si traducono anche in un miglioramento delle performance e in un controllo dei costi.
A questo proposito Terrepadane sta promuovendo proprio in questi giorni corsi specifici rivolti ad operatori e ad agricoltori che attraverso dimostrazioni e esercitazioni pratiche mettano in evidenza come avviene l’impiego di queste tecnologie in azienda e quali sono i vantaggi concreti che si possono conseguire.

 

Fonte: Libertà

DISERBO INTELLIGENTE? SI’ GRAZIE

Protagonista dell’evento, AGRICO storica azienda Bolognese fondata nel 1977 impegnata nell’importazione di alcuni regolatori di crescita impiegati per il tabacco, che è stata recentemente acquisita da investitori Italiani e stranieri ex manager di società multinazionali del settore Crop Protection.
Questi imprenditori dopo attente analisi di mercato hanno deciso di utilizzare la società come “piattaforma” per lo sviluppo di alcune iniziative con l’obiettivo di mettere in condizione l’agricoltura Italiana e non solo, di poter difendere le colture agrarie da avversità fitopatologiche con l’uso di prodotti e di tecnologie avanzate.
Proprio in questa ottica è stata sviluppata una collaborazione con il Consorzio Agrario Terrepadane, che ha consentito di mettere in campo la dimostrazione.
<Questo apparato, o robot come amiamo definirlo, denominato “ARA” – sostiene Sergio Togni, uno dei titolari di Agrico – è stato ideato e realizzato dalla società Svizzera ECOROBOTIX, di cui AGRICO è concessionaria. Questa barra irroratrice intelligente ha la capacità di riconoscere le infestanti dalla coltura e quindi decidere cosa trattare, ovvero se trattare solo la coltura in caso di fungicidi o insetticidi oppure solo le infestanti in caso di erbicidi. L’aspetto davvero interessante è che si può risparmiare fino al 90% di erbicida in base alla quantità di infestanti presente>.
Questo strumento rappresenta sicuramente la rivoluzione che stiamo vivendo in agricoltura e che avrà i suoi effetti nel breve periodo; infatti queste tecnologie sono già presenti sul mercato in molti paesi.
<Per la dimostrazione in anteprima – spiega Riccardo Barsantini, Direttore Commerciale di Agrico – abbiamo scelto Terrepadane perché è una realtà che investe molto nell’innovazione e a noi piace collaborare con chi ha a cuore il futuro dell’agricoltura in un’ottica di sostenibilità ambientale senza perdere di vista la massimizzazione delle produzioni>.
La macchina è stata provata presso l’Azienda Onesti di Fiorenzuola d’Arda, alla quale va il ringraziamento di Terrepadane per voce di Antonino Passalacqua, Direttore Operazioni di Terrepadane: <E’ nel DNA del Consorzio introdurre nuove tecnologie e in particolare questa macchina incontra l’esigenza di ridurre l’apporto di antiparassitari, utilizzandoli solo laddove è strettamente necessario in linea con il rispetto dell’ambiente e della produzione sostenibile. Siamo veramente soddisfatti di avere potuto organizzare questa prova, grazie alla preziosa disponibilità dell’azienda Onesti e del nostro centro macchine>.
Molto interessanti anche le prospettive, poiché sono allo studio molte altre implementazioni di queste tecnologie, che potrebbero sfociare con l’omologazione di droni terrestri, a motore elettrico, semoventi e autonomi. In questa ottica, si inseriscono anche le considerazioni del Direttore Generale di Terrepadane Dante Pattini: <L’impatto regolatorio che sta riducendo la disponibilità di molti principi attivi spingerà sempre di più verso l’uso di prodotti low risk, integrati con prodotti della chimica tradizionale e sistemi di distribuzione con modalità tali da permettere la salvaguardia dell’ambiente naturale e dell’uomo. Il tutto assicurando contemporaneamente anche la sostenibilità economica, attraverso una forte riduzione dei quantitativi richiesti per unità di superficie>.