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Terrepadane e Torrevilla insieme in un progetto di collaborazione strategica

Il Consiglio di Amministrazione della Cantina prima e l’Assemblea dei soci poi, hanno infatti approvato all’unanimità l’offerta di collaborazione da parte di Terrepadane a supporto del Progetto SQNP Torrevilla 2024 valido per la fornitura di mezzi tecnici (antiparassitari identificati attraverso un disciplinare di prodotti ben definito), per il servizio di assistenza agronomica dedicata con il supporto del tecnico agronomico di Terrepadane e per il servizio di compilazione del Quaderno di Campagna; l’utilizzo di quest’ultimo strumento è assolutamente fondamentale per la tracciabilità delle uve che vengono conferite alla Cantina al fine di soddisfare alcune certificazioni interne effettuando una corretta gestione dei principi attivi. Questo progetto innovativo, attivo già per la campagna 2024, sarà dedicato ai soci che conferiranno le uve a Torrevilla.
“Si tratta di una delle prime collaborazioni a 360 gradi tra due realtà cooperative che da anni ricoprono un ruolo di primaria importanza nei rispettivi territori e che coniugano tradizione ed innovazione” afferma Stefano Fugazza, Direttore Vendite di Terrepadane e responsabile del progetto. “Con questa operazione Terrepadane affiancherà la cooperativa Torrevilla fornendo supporto sia dal punto di vista agronomico, sia sotto l’aspetto della gestione di Servizi e dell’assistenza tecnico agronomica dedicata. Questo progetto mi dà molta soddisfazione sia dal punto di vista personale che professionale vivendo io stesso nel territorio dell’Oltrepò”.
Marco Crotti, Presidente di Terrepadane spiega con orgoglio l’importanza strategica di questa collaborazione: “Terrepadane è da sempre in prima linea nel mettere a disposizione al mondo agricolo soluzioni innovative pensate per incidere positivamente sulla competitività delle aziende.
Il Consorzio lavora da anni con fornitori di caratura internazionale ed è pronta ad allargare queste tecnologie attraverso progetti dedicati come questo. Non solo. Nei suoi 124 anni di vita, come Consorzio agrario prima e Terrepadane poi, abbiamo sempre puntato a valorizzare le risorse del nostro territorio, offrendo opportunità di crescita e di sviluppo a tutti i livelli. Questo progetto con la sua originalità e la sua spiccata valenza territoriale rappresenta un esempio virtuoso e ci incoraggia a continuare su questa strada”.

Torrevilla, una cantina sociale espressione del territorio

Cantina Torrevilla è una storica cantina sociale con sede tra le colline dell’Oltrepò Pavese, nella cittadina di Torrazza Coste. Ad oggi, Torrevilla opera su una superficie vitata di 600 ettari suddivisi tra 9 comuni dell’oltrepadano, terra che vede le sue colline confondersi tra due regioni: Lombardia e Piemonte. Dalla cura dei vigneti vengono annualmente ricavati circa 60.000 quintali di uva trasformata in oltre 2 milioni e mezzo di bottiglie capaci di esprimere l’Oltrepò Pavese più autentico.
Una storia di lavoro collettivo che inizia ufficialmente nel 1907 con la nascita della cantina di Torrazza Coste e che continua passo dopo passo fino ad arrivare ad oggi.
Qualità, ricerca, passione: ecco i valori cardine di Cantina Torrevilla, realtà capace di unire il rispetto e la celebrazione della tradizione vitivinicola dell’Oltrepò Pavese, territorio portatore di una lunga storia nel settore, ad un’apertura lungimirante verso il futuro investendo su progetti scientifici con le università e puntando ad un continuo progresso tecnologico.

 

Fonte: Terrepadane e La Provincia Pavese

 

CREDITI DI CARBONIO, NUOVA OPPORTUNITA’ DI REDDITO PER GLI AGRICOLTORI

La mattinata ponendo l’attenzione alle grandi problematiche del comparto agricolo stretto tra la necessità di produrre prodotti alimentari di qualità da un lato e di ridurre, dall’altro, l’impatto ambientale della produzione, ha riportato sul tavolo anche lo spettro – più che mai concreto – della siccità, che anzi, sta diventando in tutta Europa sempre più drammatico.
I lavori, dopo un’introduzione del presidente di Terrepadane Marco Crotti e un saluto di Alon Bar, ambasciatore di Israele in Italia e Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza, sono entrati nel vivo con l’intervento di David Leykin, direttore Generale Haifa Italia e di Thierry Haller, direttore Generale Europa e Africa Rivulis.
Paolo Sckokai, direttore del Dipartimento di Economia agraria della Cattolica ha illustrato come tutta la questione dei crediti di carbonio si inserisce nell’impegno più generale dell’Unione europea nella direzione della sostenibilità della produzione agricola.
<Il mercato dei crediti di carbonio – ha spiegato – rientra nella cosiddetta “architettura verde della Pac”: in pratica, gli agricoltori potranno produrre crediti di carbonio che poi potranno vendere ad esempio, alle industrie alimentari>.
Il professore ha anche spiegato come uno dei punti più critici sarà proprio quello di stabilire il “prezzo” di questi crediti.
A Paolo Piola, sales manager Rivulis, è andato invece il compito di illustrare il meccanismo della vendita dei crediti; mentre Matteo Scaglioni, responsabile Water Management Terrepadane ha invece illustrato i risultati ottenuti con le tecniche più moderne in termini di irrigazione e subirrigazione.

Fonte: Libertà