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Terrepadane presenta i nuovi trattori T7 di new Holland con PLM Intelligence

La prova ha visto in attività i nuovi trattori New Holland ad alta potenza entrati in gamma e già disponibili per la vendita, ovvero il T7.340 e il T7.300 in abbinamento alle attrezzature Optimer XL 5000 di Kuhn e all’aratro Moro.
Queste macchine offrono potenza, dimensioni e intelligenza ai clienti con l’obiettivo di aumentare le produzioni delle loro aziende; il design è compatto e favorisce un elevato rapporto peso/potenza, una migliore manovrabilità e una maggior efficienza dei consumi.
l nuovo T7.340 HD beneficia inoltre della tecnologia introdotta sui modelli della gamma T7 di dimensioni inferiori, che comprende il controllo integrato delle Big Baler New Holland, migliorando il comfort dell’operatore e ottimizzando l’interazione tra il trattore e la pressa trainata.
Con l’introduzione del T7.340 HD con PLM Intelligence, New Holland Agriculture lancia un nuovo modello di punta per la sua serie di trattori T7 HD, portando la potenza della gamma in una nuova dimensione.
<Questo modello – spiega Matteo Gatti, Responsabile vendite trattori e macchine agricole – corrisponde alle richieste degli agricoltori e dei contoterzisti di tutta Europa, i quali sono sempre più alla ricerca di trattori con potenze elevate, ma dal design compatto. Un’esigenza che nasce dalla necessità di usufruire di un elevato rapporto potenza/peso ed una migliore manovrabilità, tenendo conto anche della necessità di migliorare l’efficienza nei consumi>.
Inoltre, coerentemente con l’importanza della gestione dei dati e delle tecnologie sempre più all’avanguardia, questi nuovi trattori sono dotati di maggiori livelli di connettività, integrando il sistema di gestione TIM (Tractor-Implement-Management), che consente il trasferimento dei dati da e verso gli attrezzi compatibili collegati.
Il tutto al fine di aumentare la produttività fornendo un certo grado di controllo della macchina, ad esempio modificando automaticamente la velocità di avanzamento rispetto alla grandezza dell’andana durante la pressatura.
Inoltre, il sistema telematico montato su queste macchine di nuova generazione, permette di gestire l’azienda agricola stando in cabina, in ufficio, o anche dall’altra parte del mondo.
<Le prove che abbiamo proposto – spiega il presidente di Terrepadane, Marco Crotti -valorizzano le tecnologie più evolute e di ultima generazione, dimostrando agli agricoltori come attraverso l’impiego di soluzioni innovative sia possibile lavorare in modo sostenibile, ottenendo risultati significativi in termini di miglioramento della competitività delle aziende>.

Fonte: Libertà

La Ferrari F1 nel nostro Centro Macchine

La scuderia del Cavallino rampante è stata fondata da Enzo Ferrari nel 1947 ma le sue origini sportive risalgono al 1929 quando lo stesso Enzo Ferrari diede origine a Modena alla Scuderia Ferrari, che è tuttora la divisione principale del reparto corse, essendo da sempre impegnata in Formula 1 dove ha conquistato 15 volte il titolo mondiale piloti e 16 quello costruttori. Alla Rossa di Maranello sono legate gare leggendarie ed i nomi dei più grandi piloti del mondo dei motori che continuano ad appassionare e regalare momenti indimenticabili a questo sport.

L’evento – che ha visto la macchina esposta per tutta la giornata di ieri – nasce dalla collaborazione tra Terrepadane e Socogas che è rivenditore autorizzato di lubrificanti Shell.
Durante la giornata – ha spiegato Maurizio Musi, specialista Lubrificanti Terrepadane – hanno visitato il nostro Centro Macchine tanti  giovani – complice la prima giornata di vacanza -, ma anche molti piacentini e diversi agricoltori. Attorno alla macchina erano in esposizione i nostri trattori e le nostre attrezzature agricole, che con il bolide rosso condividono la notevole valenza tecnologica.
In agricoltura – che ormai è diventata agricoltura di precisione – infatti, la tecnologia gioca – come è noto – un ruolo sempre più importante, visto che le moderne macchine, grazie ai supporti tecnologici, riescono a compiere lavorazioni molto precise e molto sostenibili, intervenendo in modo mirato e intelligente. Si tratta di macchine sofisticate che richiedono prodotti di qualità. <Per questo – conclude Musi – insieme a Socogas inauguriamo una nuova stagione nel comparto dei lubrificanti, proponendoci come veri professionisti del settore, dando vita ad un vero cambio di passo>.

Formazione 4.0: con Terrepadane importanti novità nella meccanizzazione agricola

I lavori sono stati introdotti da Gian Battista Capoferri e da Eugenio Migliorati – Responsabili assistenza tecnica satellitari e precision farming di Terrepadane – che hanno evidenziato come oggi i livelli di interconnessione e capacità di trasmissione e condivisione tra le diverse soluzioni tecnologiche sia notevolmente migliorato rispetto al passato.
<Oggi – hanno spiegato gli esperti – siamo in grado di proporre ai nostri clienti una vasta gamma di soluzioni per la precision farming in base alle diverse esigenze aziendali, partendo dai sistemi di guida semi-automatica fino ad arrivare ad un controllo completo di tutti i mezzi tecnici in azienda grazie soprattutto alla tecnologia ISOBUS>.
Stefano Schilardi – Formatore Tecnico Sistemi Satellitari CNH Italia – è intervenuto sui sistemi di guida, le aree di lavoro, la registrazione di tutte le operazioni colturali, lo scarico dei dati e la reportistica necessaria.
<Le nuove tecnologie – ha chiarito Schilardi – consentono un utilizzo mirato di tutti i fattori di produzione, in un’ottica di sostenibilità, ma anche di controllo dei costi. In più, grazie a questo continuo dialogo tra macchina a computer, è anche possibile monitorare le performances del trattore nelle diverse condizioni di lavoro>.
La sintesi della giornata è stata affidata a Giorgio Mazzoni, responsabile macchine Terrepadane, che ha ricordato come il Consorzio da più di un anno abbia attivato il servizio “4.0 FACILE”, che supporta le aziende agricole aiutandole a monitorare, gestire e conservare quei dati richiesti per l’agricoltura 4.0.
<Questo servizio – ha spiegato Mazzoni -, seguito all’interno di Terrepadane, da Eugenio Migliorati e da Michela Castellani  punta a rispondere alle esigenze degli agricoltori – soci e clienti della cooperativa-, che hanno acquistato macchine ed attrezzature beneficiando del credito d’imposta e che sono tenuti – secondo il decreto legislativo n.178 del 2020 (legge di bilancio 2021) e la circolare n°9/E del 23 Luglio 2021 dell’Agenzia dell’Entrate – a “documentare, attraverso una adeguata e sistematica reportistica, il mantenimento, per tutto il periodo di fruizione dei benefici, delle caratteristiche e dei requisiti richiesti”. L’obiettivo del servizio non è solo quello di facilitare l’assolvimento degli obblighi di legge, ma anche quello di migliorare la consapevolezza degli agricoltori circa l’opportunità di gestire in modo efficiente ed efficace l’enorme mole di dati che le attrezzature 4.0 mettono a disposizione degli imprenditori>.

Fonte: Libertà

Formazione internazionale per Terrepadane e i suoi soci

Proprio in questa scia va inserito il viaggio in Francia che nei giorni scorsi ha visto protagonista un gruppo di circa 40 persone tra il team di Terrepadane e imprenditori agromeccanici delle provincie di Piacenza, Milano, Lodi e Pavia; tra i partecipanti molti giovani, segno di attenzione alle nuove generazioni.
Meta della spedizione gli stabilimenti Khun a Saverne nel cuore dell’Alsazia, nella pianura del Reno della Francia nord – orientale.
Il viaggio – organizzato dal nuovo responsabile vendite attrezzature Terrepadane Marco Boccassi, in collaborazione con Kuhn Italia – ha permesso al gruppo di visitare gli stabilimenti produttivi di Saverne, dove vengono prodotte – dalla fusione dei metalli all’assemblaggio del prodotto finale – attrezzature per la fienagione (ad esempio falciatrici a dischi, falciacondizionatrici portate e trainate, spandivoltafieno e andanatori sia a rotore che a tappeto) e macchine per la lavorazione del terreno come erpici rotanti e zappatrici, frese e coltivatori.
Con 2200 dipendenti, il polo produttivo di Saverne rappresenta la più importante delle 11 unità di produzione del gruppo internazionale Kuhn, un vero colosso con 6000 dipendenti ed un fatturato di oltre 1500 milioni di euro.
<Questo viaggio – ha chiarito Marco Boccassi – ha offerto la possibilità di vedere l’intero processo produttivo che viene gestito completamente internamente allo stabilimento. Inoltre, è stato proposto anche momento di incontro organizzato nello show room del Kuhn Center for Progress, una visita a KUHN PARTS, la piattaforma unica per la gestione del servizio ricambi, dove confluiscono i pezzi di tutte le unità produttive Kuhn e al training center Kuhn Center for Progress con una completa esposizione di tutte la macchine e ultime innovazioni del gruppo. In particolare, il responsabile commerciale Kuhn Italia Massimiliano Di Pierro ha sottolineato come Kuhn vuole essere in prima linea per supportare i clienti con le nuove tecnologie che ricoprono un’importanza sempre maggiore nelle attività agronomiche di tutti i giorni>.
<Questa esperienza formativa – conclude Giorgio Mazzoni, Responsabile Macchine Agricole di Terrepadane – non fa altro che rafforzare per il Consorzio il valore di collaborare con il migliore partner nel settore delle attrezzature in termini di prodotti, di tecnologia e di servizi e con una realtà che è in grado di rispondere alle crescenti richieste di macchine innovative ed evolute, anche in virtù dei sempre più frequenti incentivi economici che vanno in questa direzione>.

Fonte: Libertà

 

 

 

BOOM DI VISITATORI PER L’OPEN DAY AL CENTRO MACCHINE DI TERREPADANE

<Possiamo riassumere questa giornata con la parola ‘finalmente’! Dopo il periodo legato alla pandemia abbiamo organizzato questa giornata per essere continuamente al fianco dei nostri soci e clienti offrendo soluzioni innovative che rappresentano il futuro della meccanizzazione agricola>
In particolare, durante la giornata, sono state messe in mostra le ultime novità, dai modelli di frutteti, alla vendemmiatrice, alle macchine da raccolta, alle trattrici; inoltre sono stati creati specifici ‘corner’ dedicati all’innovazione con un angolo X-Farm legato all’agricoltura digitale, uno spazio per l’agricoltura del futuro con Orio, il robot che semina o sarchia in autonomia e una postazione dedicata all’utilizzo dei sistemi satellitari collegati alle diverse macchine ed attrezzature agricole
Ospite speciale la neo-miss Piacenza Lara Boselli che ha brindato, insieme a tutti i partecipanti, al futuro dell’agricoltura e ai cambiamenti che si stanno verificando nel settore.
Il ruolo della meccanizzazione in agricoltura si è molto evoluto negli anni e Terrepadane, da sempre capace di cogliere e anticipare i cambiamenti, si è fatta interprete di questo fenomeno:
<Quando la meccanizzazione fece il suo grande ingresso in agricoltura negli anni ’50 – spiega il presidente di Terrepadane, Marco Crotti -, l’obiettivo era aumentare la produttività e anche migliorare le condizioni di lavoro degli agricoltori. Il cambiamento fu epocale e l’allora Consorzio agrario provinciale di Piacenza fu in prima linea. Oggi i tempi sono molto cambiati e l’obiettivo non più solo quello di produrre molto, ma anche quello di produrre “bene”, ossia in modo sostenibile, utilizzando con intelligenza i mezzi produttivi per limitare l’inquinamento e lo sfruttamento delle risorse (compresa l’acqua). Una sfida ancora più complessa, che impone agli agricoltori scelte aziendali sempre più delicate. In questo nuovo modo di produrre, che mette in pratica i concetti teorizzati dall’agricoltura di precisione (che è ormai uscita dalle aule universitarie per arrivare prepotentemente nei campi); l’innovazione tecnologica gioca un ruolo centrale e Terrepadane, come avviene da più di 120 anni, è ancora in prima linea. Al fianco degli agricoltori piacentini>.

Fonte: Libertà

VENERDI PIACENTINI, CON TERREPADANE L’AGRICOLTURA TORNA PROTAGONISTA

<Portare due trattori in pieno centro in un’occasione come quella delle serate estive, che vogliono essere un momento di evasione – spiega Giorgio Mazzoni, responsabile macchine di Terrepadane – vuole dire rimettere l’agricoltura al centro degli interessi dei piacentini. Rimettere e non mettere, poiché la nostra comunità si è sviluppata su fondamenta molto profondamente nel comparto agricolo, su cui si fonda ancora oggi una parte molto importante della nostra economia locale>.
Mettere l’agricoltura al centro significa anche favorire la presa di consapevolezza da parte della cittadinanza delle fondamentali problematiche legate alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità della produzione, ma anche ricordare il ruolo strategico che questo comparto ricopre da sempre, che le recenti vicende belliche ci hanno fatto in un certo senso riscoprire.
<Come è possibile vedere – continua Mazzoni – il livello di tecnologia con cui sono attrezzati i moderni trattori e tutte le macchine agricole, è notevolissimo ed è indicatore degli investimenti che il comparto sta sostenendo nell’ottica della sostenibilità. Utilizzare tecnologie d’avanguardia significa infatti mettere in uso la “famosa” agricoltura di precisione, che utilizza in modo sostenibile le risorse (compresa l’acqua) cioè quando servono, dove servono e nella misura che servono, limitando gli sprechi e migliorando l’efficienza>.
E a spiegare in sintesi il senso di questa partecipazione provvede anche direttamente il presidente Marco Crotti: «La presenza di Terrepadane vuole essere un ulteriore segno di vicinanza
alla città, agli agricoltori ed al nostro territorio. Inoltre, vogliamo in questo modo offrire un’occasione ai piacentini per vedere dal vivo lo sviluppo della tecnologia e della meccanica in agricoltura con l’obiettivo di mettere in evidenza come oggi l’innovazione sia la grande protagonista in agricoltura».

 

Fonte: Libertà

TERREPADANE, TECNOLOGIA E FORAGGICOLTURA

Che una delle chiavi del successo dell’allevamento da latte sia racchiusa nella qualità dei foraggi aziendali, non è certo una novità. Da molti anni, infatti, il mondo della ricerca scientifica sottolinea la centralità della foraggicoltura aziendale tra gli aspetti da considerare strategici per l’allevamento di bovine da latte.
In questa ottica, ovviamente, anche il parco macchine ricopre un ruolo primario.
Per questo il Consorzio Agrario Terrepadane in collaborazione con Khun ha organizzato recentemente una giornata dimostrativa dedicata alle macchine per la fienagione presso l’azienda agricola Manfredi a Pecorara.
In campo un cantiere completo Kuhn di nuovissima generazione per la fienagione: le falcialciacondizionatrici frontale FC 3125 DF-FF e posteriore FC 3115 DF-FF, la falciatrice posteriore GMD 240 FF, il girospandivoltafieno GF 8712 T con larghezza di lavoro di 8,70 metri ed il giroandanatore GA 7530, da 7,50 metri.
Sono state così provate macchine totalmente nuove e di nuova concezione caratterizzate da aggiornamenti tecnologici e strutturali legati in particolare a condizionamento, galleggiamento (caratteristica quest’ultima, molto preziosa in una realtà collinare come quella dell’azienda Manfredi caratterizzata da molte variazioni di pendenza e di livello), trasmissioni e barra di taglio.
Le attrezzature provate hanno presentato vantaggi in termini di efficienza e sostenibilità con risparmio di tempo e carburante.
<Utilizzavamo già da molto tempo attrezzature Kuhn per la fienagione – ha spiegato Thomas Manfredi, giovane agricoltore molto appassionato -, così dopo lunghe riflessioni abbiamo scelto di continuare con questo marchio che, oltre a garantire una qualità di lavoro davvero alta, ha sul territorio l’assistenza professionale del Consorzio agrario Terrepadane>.
Thomas chiarisce anche che <le innovazioni introdotte sulle nuove attrezzature rispetto a quelle che avevamo prima sono davvero notevoli.  In pochi anni è stato fatto un salto di qualità incredibile: ad esempio è stato introdotto un ruotino del voltafieno decisamente più robusto e adatto al lavoro in condizioni difficili; così come vengono adottate barre di taglio molto più efficienti. Inoltre, la galleggiabilità delle attrezzature risulta perfetta anche nelle situazioni in cui la pendenza è più spinta, mentre i condizionatori a flagelli hanno risolto tutti i problemi legati alla tecnologia a rullo: problemi che erano generati soprattutto dalla presenza di sassi, che sui nostri terreni è molto diffusa>.
Infine, va sottolineato il miglioramento in termini di produttività che su queste macchine raggiunge livelli eccezionali, anche su foraggi difficili, velocizzando il lavoro senza compromettere la qualità del prodotto.
<Macchine come queste – ha sintetizzato Giorgio Mazzoni, responsabile macchine di Terrepadane, richiedono interventi di assistenza puntuali e veloci, soprattutto in un ambito, come quello della foraggicoltura, nel quale il lavoro viene gestito su tempi molto, molto ristretti e dove un ritardo può essere fatale per la qualità del raccolto. Per questo come Terrepadane puntiamo tantissimo su un servizio di assistenza, che possa soddisfare le esigenze delle nostre aziende agricole socie e salvaguardare la loro competitività>.

Fonte: Libertà

TERREPADANE MACCHINE: LA CASA DELL’AGRICOLTURA 4.0

Protagonisti di questo innovativo sistema di gestione aziendale sono in primo luogo le macchine agricole di nuovissima generazione, integrate con la guida satellitare e con un sistema di accesso alla piattaforma con la quale sono continuamente in dialogo.
<L’obiettivo del progetto – spiega Gian Battista Capoferri, Coordinatore Parts & Service e Responsabile dei sistemi satellitari del Consorzio – è semplice: mettere in connessione continua il lavoro dei campi con la gestione amministrativa e strategica dell’azienda. Attraverso un portale, dove sono state acquisite le foto satellitari, le aziende vengono mappate o direttamente sul campo dal trattore, che dispone di un’antenna satellitare, o dall’ufficio al computer. Per ogni campo vengono così registrate tutte le operazioni colturali nei minimi dettagli. Questo consente all’agricoltore di disporre di un archivio storico completo su cui potrà contare al momento di operare le scelte strategiche. Inoltre, ovviamente, il controllo di ogni operazione consente un utilizzo mirato di tutti i fattori di produzione, in un’ottica di sostenibilità, ma anche di attenzione ai costi. Infine, grazie a questo continuo dialogo tra macchina a computer, possiamo anche monitorare le performances del trattore nelle diverse condizioni>.
Così i nuovi trattori New Holland e Case diventano veri e propri partner degli agricoltori, anche in termini di miglioramento della gestione aziendale.
Per supportare questi importanti investimenti, gli agricoltori possono come è noto, utilizzare gli strumenti di agevolazione fiscale (e quindi finanziaria) messi loro a disposizione dalla legge, che prevede il vantaggio del credito di imposta per le aziende agricole che introducono tecnologia 4.0.
<Le agevolazioni fiscali – aggiunge Capoferri – hanno naturalmente funzionato bene per favorire l’acquisto di queste macchine, che si vanno sempre più diffondendo tra gli agricoltori>.
Il Consorzio Terrepadane dal canto suo ha investito in questa direzione, come chiarisce Stefano Luchetti, Responsabile Macchine: <abbiamo dedicato impegno economico e risorse umane a questo progetto con l’obiettivo di favorire la diffusione della tecnologia d’avanguardia, offrendo un servizio di consulenza qualificato e duraturo, in modo da affiancare i nostri agricoltori nell’acquisizione delle competenze utili alla gestione di questi strumenti>.

 

ARATURA E OPERAZIONI PIU’ SOSTENIBILI GRAZIE ALLA TECNOLOGIA

A spiegarne le ragioni, provvede Paolo Arata, agricoltore di lungo corso che con la famiglia conduce l’azienda di Carpignana di Rivergaro, che spiega: <i nostri terreni tendenzialmente argillosi richiedono un adeguato drenaggio: per questo l’aratura diventa importante. Inoltre anche per il controllo delle infestanti questa pratica assume una funzione insostituibile>.

Non di meno, le condizioni climatiche attuali – in agosto al momento delle arature, le temperature sono ancora molto alte ed è sufficiente una precipitazione per facilitare il proliferare di infestanti – impongono di intervenire poi sul terreno con altre lavorazioni per eliminare le infestanti.

Il tutto si traduce per gli agricoltori in un notevole dispendio economico:

<Dobbiamo attrezzarci con trattori di potenza molto elevata, sia per le lavorazioni che dobbiamo fare, che per le dimensioni aziendali, ma anche per i tempi strettissimi all’interno dei quali dobbiamo riuscire a lavorare. Non solo. Le macchine devono essere sempre più “intelligenti” e anche per questo richiedono manutenzioni sempre più complesse e procedure di adeguamento continue, tra cui non ultima, quella per l’AdBlue (l’additivo composto al 32,5% di urea in acqua demineralizzata, che abbassa drasticamente le emissioni di ossidi di azoto>.

L’azienda Arata si è appena dotata – acquistandoli da Consorzio Terrepadane, grazie al Credito d’Imposta – di 6 nuovi trattori che vanno da 120 a 380 cavalli tutti di marca Case IH, attraverso i quali sarà possibile migliorare la gestione di tutte le operazioni.

<Queste macchine – spiega l’agricoltore – ci permetteranno di efficientare le operazioni, guadagnando allo stesso tempo in sostenibilità. Si tratta infatti, di trattori d’avanguardia in termini di tecnologia e soddisfano ogni tipo di esigenza. Attrezzati con telemetria – ossia la tecnologia informatica che permette ai tecnici di intervenire sulla macchina attraverso un collegamento on line, quindi senza la presenza di un tecnico in azienda -, queste macchine potranno essere gestite in un futuro molto prossimo direttamente dalla sede del Consorzio, limitando le perdite di tempo e di denaro>.

Ovviamente questi trattori sono anche integrati con la guida satellitare, che consente l’applicazione dell’agricoltura di precisione, dosando quindi scientificamente i mezzi di produzione con risparmi ambientali e economici : <i costi che dobbiamo sostenere complessivamente impiegando così tanta tecnologia– aggiunge ancora Arata – sono molto considerevoli (e non sono certamente ripagati del tutto dalle economia dell’agricoltura di precisione); tuttavia, essendo noi agricoltori i principali custodi dell’ambiente, che è il nostro primo ed insostituibile fattore produttivo, ci viene naturale abbracciare un approccio sostenibile>.

CONVEGNO TERREPADANE: SICUREZZA, FONDI INAIL PER SOSTITUIRE I TRATTORI

Gremita Sala Bertonazzi del Palazzo dell’Agricoltura, a conferma – ha affermato il presidente Marco Crotti – dell’interesse nei confronti dei nuovi investimenti, ma anche delle difficoltà delle aziende nel reperimento delle risorse e quindi dell’importanza di questi finanziamenti. “L’innovazione – ha proseguito il presidente – è alla base della crescita e dello sviluppo della nostra agricoltura e quest’incontro dimostra che il Consorzio Agrario non solo commercializza prodotti, ma vuole sempre di più offrire servizi alle imprese”.

A fianco del presidente Crotti, il direttore generale del Consorzio Agrario Dante Pattini, il responsabile del settore Macchine Luigi Bongiorni e gli esperti di un partner qualificato per illustrare la misura nei dettagli.

«Le risorse del bando Inail Isi – ha spiegato Luigi Bongiorni, responsabile di Terrepadane Macchine – servono a incentivare l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro innovative per abbattere in modo significativo le emissioni inquinanti, ridurre il livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali».

Il finanziamento in conto capitale sull’importo delle spese ritenute ammissibili è concesso nella misura del 65% per i contoterzisti, del 40% per la generalità delle imprese agricole, e del 50% per i giovani agricoltori (la soglia è 40 anni). Il contributo è riservato a imprese individuali, società agricole o società cooperative. «E’ importante  – ha ricordato Bongiorni – evidenziare il dato positivo dello scorso anno: il 60% delle domande di finanziamento presentate da Terrepadane è stato accolto. L’incontro che abbiamo programmato vuol essere un servizio alle aziende, a conferma dell’attenzione alla formazione e all’informazione che ci contraddistingue da sempre».

Il bando aprirà l’11 aprile e chiuderà il 30 maggio, lasso di tempo durante il quale è necessario caricare le domande sul portale Inail. Ad ogni pratica verrà attribuito un codice identificativo. Si procederà quindi con il click day intorno alla metà di giugno e chi supererà questo step dovrà presentare le documentazioni necessarie all’Inail che tramite PEC risponderà per accogliere o respingere le richieste. Sarà possibile effettuare l’acquisto dei beni solo dopo la chiusura del bando e quindi dal 1° di giugno.

Per ulteriori informazioni contattare il personale di Terrepadane Macchine.