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Terrepadane e Torrevilla insieme in un progetto di collaborazione strategica

Il Consiglio di Amministrazione della Cantina prima e l’Assemblea dei soci poi, hanno infatti approvato all’unanimità l’offerta di collaborazione da parte di Terrepadane a supporto del Progetto SQNP Torrevilla 2024 valido per la fornitura di mezzi tecnici (antiparassitari identificati attraverso un disciplinare di prodotti ben definito), per il servizio di assistenza agronomica dedicata con il supporto del tecnico agronomico di Terrepadane e per il servizio di compilazione del Quaderno di Campagna; l’utilizzo di quest’ultimo strumento è assolutamente fondamentale per la tracciabilità delle uve che vengono conferite alla Cantina al fine di soddisfare alcune certificazioni interne effettuando una corretta gestione dei principi attivi. Questo progetto innovativo, attivo già per la campagna 2024, sarà dedicato ai soci che conferiranno le uve a Torrevilla.
“Si tratta di una delle prime collaborazioni a 360 gradi tra due realtà cooperative che da anni ricoprono un ruolo di primaria importanza nei rispettivi territori e che coniugano tradizione ed innovazione” afferma Stefano Fugazza, Direttore Vendite di Terrepadane e responsabile del progetto. “Con questa operazione Terrepadane affiancherà la cooperativa Torrevilla fornendo supporto sia dal punto di vista agronomico, sia sotto l’aspetto della gestione di Servizi e dell’assistenza tecnico agronomica dedicata. Questo progetto mi dà molta soddisfazione sia dal punto di vista personale che professionale vivendo io stesso nel territorio dell’Oltrepò”.
Marco Crotti, Presidente di Terrepadane spiega con orgoglio l’importanza strategica di questa collaborazione: “Terrepadane è da sempre in prima linea nel mettere a disposizione al mondo agricolo soluzioni innovative pensate per incidere positivamente sulla competitività delle aziende.
Il Consorzio lavora da anni con fornitori di caratura internazionale ed è pronta ad allargare queste tecnologie attraverso progetti dedicati come questo. Non solo. Nei suoi 124 anni di vita, come Consorzio agrario prima e Terrepadane poi, abbiamo sempre puntato a valorizzare le risorse del nostro territorio, offrendo opportunità di crescita e di sviluppo a tutti i livelli. Questo progetto con la sua originalità e la sua spiccata valenza territoriale rappresenta un esempio virtuoso e ci incoraggia a continuare su questa strada”.

Torrevilla, una cantina sociale espressione del territorio

Cantina Torrevilla è una storica cantina sociale con sede tra le colline dell’Oltrepò Pavese, nella cittadina di Torrazza Coste. Ad oggi, Torrevilla opera su una superficie vitata di 600 ettari suddivisi tra 9 comuni dell’oltrepadano, terra che vede le sue colline confondersi tra due regioni: Lombardia e Piemonte. Dalla cura dei vigneti vengono annualmente ricavati circa 60.000 quintali di uva trasformata in oltre 2 milioni e mezzo di bottiglie capaci di esprimere l’Oltrepò Pavese più autentico.
Una storia di lavoro collettivo che inizia ufficialmente nel 1907 con la nascita della cantina di Torrazza Coste e che continua passo dopo passo fino ad arrivare ad oggi.
Qualità, ricerca, passione: ecco i valori cardine di Cantina Torrevilla, realtà capace di unire il rispetto e la celebrazione della tradizione vitivinicola dell’Oltrepò Pavese, territorio portatore di una lunga storia nel settore, ad un’apertura lungimirante verso il futuro investendo su progetti scientifici con le università e puntando ad un continuo progresso tecnologico.

 

Fonte: Terrepadane e La Provincia Pavese

 

Le macchine agricole: da strumenti di lavoro a veri e propri ‘partner’

<Nell’agricoltura moderna – spiega Giorgio Mazzoni, responsabile macchine Terrepadane – il ruolo delle macchine agricole si è evoluto. Se infatti, storicamente alle macchine si chiedeva potenza e velocità, oggi le richieste sono diverse, in quanto la macchina rappresenta una vera e propria “centrale” di raccolta ed elaborazione di dati>.
Mazzoni spiega che proprio grazie al monitoraggio costante e alla raccolta dei dati interfacciati con le mappe satellitari dei singoli appezzamenti, oggi è possibile gestire ogni operazione colturale in modo “intelligente”, mettendo in pratica il concetto ormai più che mai concreto dell’agricoltura di precisione.
<Gestendo in modo sistematico e puntuale i dati raccolti dalle macchine di ultima generazione – le ormai famose 4.0 – possiamo arrivare ad effettuare lavorazioni e operazioni mirate, utilizzando i fattori di produzioni in maniera ottimale e assolutamente aderente alle effettive esigenze della pianta in quel preciso momento e in ogni specifico appezzamento. Ogni fattore di produzione – compresa la preziosissima acqua – potrà essere utilizzata, quando serve, dove serve e nella precisa quantità che serve, senza sprechi, nella certezza di rispondere alle precise esigenze della coltura. Il tutto con notevoli benefici sia in termini economici che di sostenibilità della produzione, proprio come ci viene fortemente richiesto anche dalla nuova PAC>.
Chiaramente – continua l’esperto – per poter utilizzare in maniera efficace ed efficiente la notevole mole di dati che le macchine mettono a disposizione dell’imprenditore sono necessarie alcune competenze.
Per questo Terrepadane ha implementato un servizio specifico, 4.0 FACILE, partito a fine febbraio 2023, che punta a rispondere alle esigenze degli agricoltori, che hanno acquistato macchine ed attrezzature beneficiando del credito d’imposta.
<Come è noto – spiega il responsabile macchine – il decreto legislativo n.178 del 2020 e la circolare n°9/E del 23 Luglio 2021 dell’Agenzia dell’Entrate, prevedono che venga documentata attraverso una adeguata e sistematica reportistica, il mantenimento, per tutto il periodo di fruizione dei benefici, delle caratteristiche e dei requisiti richiesti>.
4.0 FACILE, viene offerto in pacchetti personalizzati per ogni azienda sulla base delle proprie esigenze e delle caratteristiche del parco macchine.
<Nel servizio – aggiunge Mazzoni – sono compresi molti aspetti: dal controllo della documentazione, all’implementazione dei portali New Holland, Case IH e altri portali, con la mappatura dei campi, inserimento di attrezzature ed operatori. Inoltre, è previsto un intervento formativo specifico (in sede e in campo) sull’uso dei portali e sui monitor di bordo, la verifica dell’interconnessione e la segnalazione di eventuali anomalie e infine, la gestione (e lo scarico) dei dati con report mensili>.
<Questo servizio – spiega il presidente di Terrepadane, Marco Crotti – rappresenta un modo concreto, attraverso il quale il nostro Consorzio si pone al fianco degli agricoltori per accompagnare quella svolta green che la nostra agricoltura ha imboccato già da tempo e che oggi l’Unione europea ci chiede con sempre maggiore decisione. Oggi fare agricoltura significa sempre più gestire il cambiamento, governando processi complessi che richiedono partner adeguati. Come Terrepadane!>.

Servizio Reperibilità

Riparte con la campagna agraria il servizio di reperibilità Terrepadane, attivo sia per l’assistenza macchine, che per i sistemi di guida satellitare. Il servizio nei casi di “fermo macchina” è attivo anche sabato e domenica dalle 8,00 alle 20,00.
<Si tratta – chiarisce in merito Mazzoni – di un servizio che per Terrepadane costituisce una tradizione e che permette ai nostri soci di lavorare in tranquillità. Infatti, i nostri meccanici – una volta contattati ai numeri di telefono dedicati – si rendono reperibili al fine di raggiungere il luogo dove si sta verificando il problema per far ripartire al più presto la macchina>.
In questo periodo Terrepadane Macchine è anche attivo in prove demo presso alcune aziende agricole effettuate con lo scopo di far testare direttamente ai potenziali acquirenti ed utilizzatori le nuove macchine operatrici ed attrezzature quali per esempio il trattore New Holland T7.315 HD PLM, rotopresse PRO-BELT e Trinciatrici FR New Holland, tutte equipaggiate con le ultime tecnologie necessarie per lavorare correttamente in agricoltura di precisione.

Il settore dei carbolubrificanti continua la sua crescita

“Il settore dei carbolubrificanti fa registrare +40% nel bilancio 2022, afferma Stefano Fugazza, Direttore Vendite. “Questo risultato è stato ottenuto grazie alla fiducia nell’acquisto da parte dei nostri soci e clienti – come pure dei nostri principali fornitori di materie prime – nonostante i forti aumenti del prezzo del carburante sia agricolo che per autotrazione e le difficoltà nell’approvvigionamento”.
Negli anni Terrepadane è diventato per moltissime aziende un punto di riferimento importante per l’acquisto di gasolio agricolo e per autotrazione, lubrificanti, cisterne e sistemi di stoccaggio.
La divisione Prodotti Petroliferi di Terrepadane ritira da raffinerie qualificate, ed è attiva sul territorio con depositi di carburanti a Fiorenzuola (PC), Rottofreno (PC), San Giorgio Piacentino (PC) e Pavia.
“Disponiamo – continua Stefano Fugazza – di diversi mezzi propri e conto terzi (cisterne con varie portate), dotati delle più moderne attrezzature, per garantire una consegna sempre più tempestiva del prodotto, sia per quantità che per qualità”.
“Da questo punto di vista in tutti i nostri centri di stoccaggio carburanti abbiamo installato un innovativo sistema di microfiltrazione unico nel suo genere, per fornire carburanti privi di alghe ed agenti dannosi. Questo garantisce, un’alta qualità del gasolio e minori costi di manutenzione per i mezzi agricoli e per l’autotrasporto”.
Oltre che nei depositi di carburante sopraccitati, anche nelle agenzie di Vigolo Marchese, Bobbio, Pianello Val Tidone, Telgate, Cigognola, Pieve Fissiraga e Cerello è possibile acquistare lubrificanti, additivi, antigelo e adblue (soluzione di urea per motori di ultima generazione), prodotti da aziende leader di mercato. Tutti i lubrificanti (Petronas, Eni, Fuchs, Tamoil e Rothen) sono disponibili nei punti vendita di Terrepadane.
Quale concessionaria di EMILIANA SERBATOI, Terrepadane vende Serbatoi per il contenimento del gasolio, completi di armadio di erogazione, bacino di contenimento al 110% e Tettoia, serbatoi per il trasporto del gasolio, omologati e a norma. Tutti i prodotti posso essere accessoriati con sistemi di antifurto, e sistemi di controllo erogazione prodotto.
Recentemente è entrato a far parte del team di Terrepadane Maurizio Musi, figura estremamente competente per il settore lubrificanti.
“Con l’ingresso di Maurizio – conclude Fugazza – si intende consolidare il business su alcuni territori ove Terrepadane è già ampliamente presente rafforzando il personale dedicato, ma soprattutto sviluppare importanti quote di mercato laddove il potenziale del settore gasolio e lubrificanti necessita di strategie differenti”.

Fonte: La Libertà

 

 

 

AGRICOLTURA SOSTENIBILE, DALLA CONCIMAZIONE ALLA NUTRIZIONE

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PROMOZIONE DEL TERRITORIO E SOSTEGNO ALLE IMPRESE AGRICOLE: SIGLATO UN ACCORDO TRA TERREPADANE E GAL RISORSA LOMELLINA

Il GAL Risorsa Lomellina (Gruppo di Azione Locale) è una società formata da soggetti pubblici e privati (41 comuni della Lomellina occidentale, la Provincia di Pavia, la Camera di Commercio, associazioni di categoria, aziende agricole ecc.), e associa circa 800 aziende. Complessivamente queste aziende coprono circa 41000 ettari di riso, 10000 ettari di mais e 3000 ettari di soia. Pertanto il focus di questo accordo è quello di concepire l’agricoltura come motore primario dell’economia, garanzia di approvvigionamento di beni e servizi e attività innovative.
L’oggetto dell’accordo consiste dunque nella promozione dei bandi del Piano Sviluppo Locale del GAL Risorsa Lomellina (con particolare riguardo a quelli legati alla competitività delle aziende agricole) e nella proposta di prodotti e servizi da parte di Terrepadane verso le realtà operanti nel territorio (ad esempio con l’organizzazione di eventi e/o proposta di strumenti finanziari innovativi e migliorativi). Inoltre, il Consorzio supporterà GAL Risorsa Lomellina nella promozione di iniziative sul bacino dell’area metropolitana, oltre alla condivisione di campagne sui principali mezzi di comunicazione.
«Questo accordo – afferma Marco Crotti, Presidente del Consorzio – va nella direzione di sostenere e promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio in cui Terrepadane opera attraverso il sostegno a progetti che mettono in primo piano la cooperazione al fine di creare un nuovo modello di impresa che genera valore alle aziende agricole».
«Quella avviata oggi è una collaborazione particolarmente preziosa – aggiunge il Presidente di GAL Risorsa Lomellina, Stefano Leva – che ci permette di potenziare la nostra azione di sviluppo attraverso il dialogo con una realtà privata di assoluta importanza. GAL e Terrepadane hanno certamente ben chiaro il valore sociale delle attività economiche, per cui tutti i nostri interventi a sostegno della competitività delle imprese sono visti, da entrambe le parti, come opportunità di crescita complessiva del territorio».

 

Altri contributi:

AL VIA LA RACCOLTA DEI CEREALI

<In merito al ritiro di grano duro siamo già a buon punto in termini quantitativi, con una qualità molto buona del prodotto – afferma Marco Cappelli Responsabile Filiere del Consorzio Terrepadane -. Le proteine si attestano infatti su valori alti rispetto agli scorsi anni e anche i pesi specifici confermano la bontà del risultato. Cappelli continua spiegando che <Il ritiro del grano tenero invece è iniziato da poco, ma anche in questo caso la qualità rientra nei parametri richiesti dal mercato e dalle nostre filiere come quelle che ci vedono in partnership con Barilla, Galbusera, Mulino Bianco solo per citarne qualcuna. Per l’orzo la campagna è stata positiva anche in termini di rese; il prodotto, soprattutto nel piacentino, ha presentato buone caratteristiche riconducibili ad un peso specifico alto, alla sanità e all’assenza di tossine. Questi risultati qualitativi sono confermati dai controlli effettuati in fase di ritiro dei cereali che sono estremamente rigorosi e vengono condotti con strumentazioni innovative ed affidabili.
Le tensioni della guerra in Ucraina si stanno ripercuotendo su tutte le materie prime ed in primis sui cereali e questo sta evidenziando – anche in partenza –  livelli di prezzo molto favorevoli per le aziende agricole come indicato dalla Borsa di Bologna>.
Degno di nota anche il settore Biologico per il quale Terrepadane è impegnato con 3 centri di raccolta specializzati nel Piacentino: ottimi risultati si sono infatti ottenuti con la colza e i cereali minori caratterizzati anch’essi da una buona qualità.
Tuttavia la siccità rappresenta uno spettro, di cui è impossibile dimenticarsi: <il nostro impegno oggi – dice il direttore generale Terrepadane, Dante Pattini – è quello di trovare, insieme alla nostra rete di tecnici specializzati, soluzioni innovative e sostenibili, come ad esempio la fertirrigazione, che vadano nella direzione dell’utilizzo intelligente della risorsa idrica in modo da portare avanti le colture e le relative produzioni>.
Pattini inoltre sottolinea il ruolo strategico della cooperativa che dirige relativamente al mercato dei cereali: <I nostri contratti di filiera sempre più consolidati, sono riconosciuti come strumenti importanti per creare valore per le aziende agricole. Il nostro sguardo è sempre rivolto al futuro e all’innovazione; prevediamo infatti ulteriori investimenti nello stoccaggio e conservazione dei cereali in strutture sempre più idonee e all’avanguardia>.

 

Fonte: Libertà 26 Giugno 2022

COLTIVAZIONE DEL POMODORO DA INDUSTRIA: L’ESEMPIO DELL’AZIENDA MONTESISSA

Il nucleo aziendale centrale si trova a  Carpaneto, ma la produzione viene suddivisa, in base ad una scelta aziendale ben precisa, su diversi corpi, alcuni – quelli storici – in provincia di Piacenza e altri nel basso lodigiano, tra Castelnuovo Bocca d’Adda e Fombio.
<La produzione è suddivisa per il 50% in Emilia Romagna e per il 50% in Lombardia. In questo modo – spiega – riusciamo a gestire meglio la campagna, puntando su terreni, che si caratterizzano per buone dotazioni idriche. Certo la logistica di un’azienda come la mia – che dal punto di vista formale è un vero gruppo, articolato in realtà diverse dall’azienda individuale, fino alla società Tomatos 4.0 alla quale partecipano anche i collaboratori – è piuttosto complessa e richiede molta attenzione specifica>.
Ovviamente una realtà così complessa deve essere supportata da capacità gestionali non indifferenti: Montesissa ha saputo costruire un gruppo di lavoro costituito da 4 giovani, ai quali durante la campagna si aggiungono i lavoratori stagionali, che operano con grande precisione ed autonomia, secondo una suddivisione ben definita delle responsabilità.
L’agricoltore piacentino, che ha molta esperienza, avendo cominciato a seguire l’attività agricola in famiglia fin da bambino, non rinuncia ad un commento su questa campagna che <a causa – spiega – delle condizioni climatiche che si sono verificate – temperature basse in primavera e abbondanti piogge – potrebbe caratterizzarsi per problematiche di maturazione troppo concentrata, esattamente come accaduto lo scorso anno>.
Le aziende Montesissa conferiscono il proprio prodotto a sei stabilimenti diversi tra Piacenza, Parma e Lodi: una scelta ancora improntata sulla differenziazione che però richiede una gestione molto attenta: <durante la campagna – continua l’imprenditore – già all’alba vanno pianificate le consegne – un’attività di grande responsabilità, alla quale si dedica personalmente mia moglie, Elena – e non ci si può permettere di sbagliare. In questa fase è infatti definito il progetto di tracciabilità del prodotto che caratterizza in modo specifico il nostro processo produttivo>.
Alla base di una realtà così differenziata stanno le performanti dotazioni tecnologiche, che sono protagoniste in ogni fase: dalla scelta varietale, al trapianto, fino a tutte le operazioni colturali, alla difesa, alla raccolta e ovviamente alla gestione.
<La complessità delle tecnologie che utilizziamo, la velocità con cui dobbiamo prendere le decisioni e anche – e questo è fondamentale per la mia azienda – la logistica richiedono di poter contare su partner affidabili, capaci di rispondere in tempo reale alle nostre esigenze, che sono spesso imprevedibili. In questa scia si inserisce la collaborazione, ormai molto rodata con il Consorzio agrario Terrepadane, con il quale abbiamo testato l’automazione 4.0 nella fertirrigazione>.
<Con questi sistemi – spiega Davide Devoti, tecnico agronomico del Consorzio che segue l’azienda – è possibile comandare l’accensione delle pompe di irrigazione, motopompe, pompe elettriche, aprire e chiudere idrovalvole, leggere i dati dei sensori. Inoltre è possibile monitorare le portate di irrigazione e fertirrigazione, ma anche addirittura integrare il sistema con una rete di capannine meteo>. In pratica in questo modo si può risparmiare tempo, ma anche ottenere dati accurati e sistematici a supporto della gestione agronomica della coltura: il tutto nell’ottica di ridurre l’impatto ambientale e contribuire al contenimento dei costi di produzione.

PIU’ DI 1 SECOLO DA PROTAGONISTA PER IL CONSORZIO AGRARIO PIACENTINO

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NELL’ANNO DEL COVID TERREPADANE PREMIA I SOCI

<Il 2020 – spiega il presidente Marco Crotti – è stato un anno difficile, forse il più duro dagli anni del dopoguerra sia per la pandemia che per l’attacco informatico subito da Terrepadane lo scorso ottobre. Nonostante ciò, però, il Consorzio è riuscito a non fermarsi e soprattutto a contribuire in modo importante a permettere che le aziende agricole dei nostri Soci potessero continuare a lavorare. Grazie alle scelte strategiche del Consiglio, ad un’organizzazione meticolosa e rodata negli anni, ad un management attento e scrupoloso e – soprattutto – all’impegno e alla responsabilità dei dipendenti, possiamo dire di aver centrato l’obiettivo. I dati di bilancio 2020 sono positivi, in controtendenza nello scenario economico del Paese e ci consentono di affermare – non senza orgoglio – il primato del settore primario, che dimostra ancora una volta di saper veramente guidare il Paese anche e soprattutto nei momenti più bui>.
Crotti spiega anche che <anche se complessivamente il comparto agricolo risulta essere tra quelli che hanno sofferto meno dei riscontri economici della pandemia, le aziende agricole dei nostri Soci in molti casi non hanno potuto solcare senza scossoni il periglioso guado dell’emergenza sanitaria; per questo abbiamo preso la decisione di sostenere i bilanci con un’iniezione di liquidità. In pratica, anziché ridistribuire i ristorni sotto forma di azioni del Consorzio – come abbiamo fatto dal 2013 al 2019, distribuendo 47mila azioni per un valore di oltre 1 milione 200 mila euro – quest’anno le assegnazioni saranno economiche e consteranno in oltre 350mila euro (oltre 1 milione 500 mila euro in totale distribuiti ai Soci dal 2013 al 2020)>.
La strategia messa in atto dal Consiglio ha anche riguardato il miglioramento della solidità patrimoniale del Consorzio: <Siccome riteniamo – dice ancora il presidente – che il patrimonio sia alla base della stabilità della cooperativa, abbiamo lavorato per migliorarlo. Tanto che negli ultimi 10 anni il valore del patrimonio del Consorzio è raddoppiato, fino a oltre 17milioni di euro>.
L’anno che si è chiuso ha visto note positive anche sul fronte degli aspetti finanziari, come rileva direttamente Luca Bazzini, Direttore Amministrativo di Terrepadane: <È importante sottolineare che nel corso del 2020 gli istituti bancari – in particolare la banca locale – hanno affiancato efficacemente l’operatività di Terrepadane e, coerentemente agli indicatori di solidità evidenziati nei bilanci approvati, hanno assicurato risorse adeguate agli investimenti produttivi e al ruolo attivo che la cooperativa svolge sul territorio in supporto alle esigenze finanziarie delle aziende agricole. Inoltre, è da evidenziare – aggiunge – che la gestione positiva ha consentito la riduzione dei debiti verso il sistema bancario di circa 3 milioni di Euro grazie al pagamento programmato dei finanziamenti effettuati per gli investimenti produttivi.  Non di meno, abbiamo avuto conferma di un ottimo livello di gradimento da parte dei Soci verso le nostre convenzioni, che consentono di ottimizzare i flussi finanziarie in funzione degli andamenti delle campagne agrarie.
Risultati importanti, ottenuti grazie alla competenza e all’impegno del nostro ufficio di credit management, che mette a disposizione tutte le competenze che possono servire alle domande finanziarie dei nostri clienti>.

Dai campi alla formazione, passando per la tecnologia. Tanti settori Terrepadane con il segno ‘più’ nel 2020

Sono dati lusinghieri, quelli evidenziati dal direttore generale del Consorzio Terrepadane, Dante Pattini. Dati che sostengono un bilancio che presenta un sostanzioso segno più anche nell’ “annus horribilis” dell’economia italiana.
<Già a fine aprile 2020 – dice Pattini, chiaramente soddisfatto – il comparto agronomico aveva fatto registrare un forte aumento di fatturato, trend che si è mantenuto tale per tutta l’annata. In particolare il settore Fertirrigazione ha steso 80 milioni di metri di manichetta e l’obiettivo è quello di raggiungere i 100 milioni nel 2021; questo risultato evidenzia l’attenzione per la gestione intelligente dell’apporto idrico alle colture. Nella stessa direzione della sostenibilità si pone anche la produzione dei concimi liquidi e fogliari nella fabbrica Multiliquid di Fiorenzuola d’Arda (struttura andata a pieno regime nel 2020) con i fertilizzanti della linea Nutrielle, prodotti innovativi con formulazioni ad azione fisio-nutrizionale, destinati ad uso fogliare e studiati sia per l’agricoltura convenzionale che biologica>.
Il 2020 è stato un anno importante per la meccanizzazione agricola che, con il record di vendite nella provincia di Piacenza (circa 1 trattore su 3), ha consolidato la sua posizione: <questo risultato – continua il direttore – è figlio della fiducia da parte degli agricoltori verso i marchi distribuiti dal Consorzio, ovvero New Holland e Case IH, ma anche delle agevolazioni messe a disposizione dalla legge>.
Crescita di oltre il 10% anche per il settore mangimi che, con tutte le linee messe a punto da Terrepadane in questi anni (tra cui Stelvio e Tonale TP), rappresenta un’offerta completa che soddisfa le esigenze di tutti gli allevatori.
Risultato degno di nota anche quello relativo al ritiro dei cereali sia convenzionali che bio: un dato che testimonia come i contratti di coltivazione siano uno strumento fondamentale per indirizzare l’azienda agricola con protocolli agronomici appositamente messi a punto, offrendo al tempo stesso una remunerazione sicura agli agricoltori e valorizzare le loro produzioni.
Tra i settori che hanno contribuito alla crescita di Terrepadane nel 2020 da ricordare quello dei carbolubrificanti che ha segnato un aumento di volume di gasolio per uso agricolo di 3,5 milioni di litri rispetto all’anno precedente.
Sul fronte delle assicurazioni in agricoltura, Capsa, società controllata al 100% da Terrepadane, ha raggiunto circa 47 milioni di euro di valore assicurato per quanto riguarda la polizza grandine con una crescita importante rispetto al 2019.
Soddisfazioni anche dall’attività del Centro di formazione Tadini, il cui Consiglio è controllato al 51% dal Consorzio: il centro – che presenterà il suo bilancio a breve – si conferma come punto di riferimento per la formazione specialistica in provincia e in regione, ma offre anche qualificati servizi formativi a tutto il territorio – particolarmente ai giovani – proponendo percorsi d’avanguardia sia nell’ambito della formazione finanziata che di quella a mercato e favorendo l’inserimento nel mondo del lavoro.

TECNOLOGIE INNOVATIVE DALLA VIGNA ALLA VENDITA CON L’AIUTO DI TERREPADANE

<Abbiamo stretto – spiega Mauro Schippa di Terrepadane – una collaborazione con l’agronomo Giovanni Bigot e la sua società Perleuve con l’obiettivo di sperimentare in provincia di Piacenza questa App – 4Grapes® – che permette anche di calcolare l’indice Bigot, un metodo di valutazione brevettato, che offre la misura del potenziale qualitativo di un vigneto, prendendo in considerazione 9 parametri viticoli, che hanno influenza diretta sulla qualità del vino. Intendiamo sperimentare con i nostri tecnici presso l’azienda Rossi Terre di Cuccagna questa tecnologia, con la prospettiva di allargarla a tutte le aziende che seguiamo>.
E’ Giovanni Bigot in persona a spiegare le fondamenta tecnico-scientifiche su cui si basa l’indice che ha messo a punto con il prezioso contributo scientifico ed operativo del Prof. Stefano Poni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza: <Vengono – chiarisce – considerati 9 parametri: produzione, superficie fogliare esposta (SFE), rapporto tra metri quadri di foglie e quantità di uva per ceppo, sanità delle uve, tipo di grappolo, stato idrico della pianta, vigore vegetativo, biodiversità e microrganismi, età del vigneto. Grazie all’esame di questi fattori viene preso in considerazione il vigneto nel suo insieme, come un organismo vivente che si adatta all’ambiente in cui cresce, che risente delle stagioni (e dei cambiamenti climatici) e porta a maturazione grandi uve solo nella combinazione ottimale. L’obiettivo dell’Indice Bigot è offrire un metodo oggettivo per la valutazione sintetica del potenziale qualitativo di un vigneto, mettendo al centro il vigneto e promuovendo una modalità di rilievi e valutazioni basate sul lavoro umano e non su quello di un dispositivo (ad esempio drone)>.
Bigot spiega anche che la partnership con Terrepadane è nata da alcuni mesi e si tratta della prima volta che un’organizzazione punta ad introdurre l’utilizzo della App da parte dei suoi tecnici.
Ovviamente molto soddisfatto, Corrado Rossi, titolare dell’azienda Rossi Terre di Cuccagna: il viticoltore – che è molto interessato alla tecnologia e ha conseguito la laurea triennale presso la Cattolica – crede che proprio in questa direzione indirizzata alla sostenibilità e quindi necessariamente all’innovazione, stia il futuro del comparto: <la mia azienda, che è alla quinta generazione di viticoltori – 16,5 ettari in cui vengono prodotte le classiche Doc del nostro territorio – è un’azienda storica dei colli piacentini e collabora da anni con Terrepadane perché offre, tra le altre cose, molte opportunità di innovazione. Noi, infatti ci siamo affidati da sempre al supporto tecnologico sia in vigna, che per la vendita diretta che si basa, oggi, anche sullo shop on line, molto utile in questo periodo di pandemia>.
Rossi chiarisce anche che, siccome la qualità del vino si costruisce in vigna, siano sempre più necessari strumenti di valutazione, soprattutto per fronteggiare le nuove situazioni imposte dal cambiamento climatico, che rischia di mettere in crisi i criteri tradizionali.

 

TERREPADANE, LA CASA DEGLI AGRICOLTORI PIACENTINI

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