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TERREPADANE E I RAGAZZI DEL GALLINI PER GUARDARE AL FUTURO

Durante tutto l’anno il progetto ha visto lo svolgimento di ben 8 laboratori che hanno coinvolto complessivamente poco meno di 1000 ragazzi di tre istituti della Pianura Padana, affrontando alcune delle principali problematiche correlate all’innovazione sia in ambito agronomico, che zootecnico.
Protagonisti della mattinata di Voghera, che ha chiuso il progetto per il 2022, i ragazzi delle quinte della scuola; mentre i relatori sono stati Andrea Tagliaferri di Terrepadane e Gabriele Mongardi di Image Line.
Sul tavolo un argomento cruciale: la digitalizzazione a supporto dell’agricoltura, la gestione dei dati aziendali e la compilazione del registro dei trattamenti con il supporto della piattaforma QdC® – Quaderno di Campagna®.
Dagli interventi è chiaramente emerso, al di là degli obblighi previsti dalle normative e anche dalle regole che accompagnano i contributi della cosiddetta 4.0, il valore strategico della raccolta dei dati in azienda, che è il presupposto fondamentale per impostare un modo di lavorare attento e professionale, che mettendo in pratica i profili tipici dell’agricoltura di precisione, si muove con decisione nel solco della sostenibilità.
<La raccolta di dati oggettivi da diverse fonti integrate – ha spiegato Mongardi – e la conoscenza che si ottiene dalla loro analisi, rappresentano un vero e proprio plus per l’azienda agricola, che potrà così contare su preziosi elementi di valutazione per operare scelte strategiche con l’obiettivo di migliorare le prestazioni e mitigare i rischi tipici del settore agricolo>.
La redazione del Quaderno di Campagna® rappresenta per Terrepadane un servizio innovativo: <negli ultimi 4 anni – ha chiarito Tagliaferri – le aziende che accedono a questo servizio sono triplicate (oggi sono poco meno di 400) e gli ettari che abbiamo coperto sono arrivati ad essere quasi 18mila. Una crescita di interesse che dimostra che gli agricoltori sono sempre più sensibili a questi aspetti>.
Chiaramente comprendere il valore di questo nuovo modo di fare agricoltura significa guardare avanti, pensare al futuro, visto che solo l’innovazione e la tecnologia possono permettere al comparto agricolo di vincere le complessissime sfide alle quali è chiamato: <chi più dei giovani che hanno scelto di investire il loro progetto formativo in questo ambito può essere protagonista di questo futuro?> si chiede – con una domanda chiaramente retorica, il direttore generale di Terrepadane, Dante Pattini, che sottolinea come con questo progetto il Consorzio abbia deciso di entrare a pieno titolo nel futuro dell’agricoltura e della società.

 

Fonte: Libertà

TERREPADANE GUARDA ALL’ALLEVAMENTO DA LATTE DEL FUTURO

Ad offrire un quadro generale, spiegando che cosa sono le micotossine (metaboliti prodotti da funghi, di genere Aspergillus), come avviene la contaminazione e per quanto tempo permane il rischio ha provveduto Antonio Gallo, professore dell’Università Cattolica proponendo un contributo sintetico ed efficace, che ha illustrato anche come il cambiamento climatico in atto costituisce un fattore di rischio fondamentale rispetto allo sviluppo di micotossine.
Il funzionamento di AFX1, l’agente di biocontrollo di Aspergillus flavus è stato illustrato da Andrea Angeli di Corteva Agriscience, l’azienda che ha brevettato AFX1: <questo progetto – ha spiegato Angeli – è in Italia grazie all’Università Cattolica di Piacenza e specificatamente al gruppo di ricerca della professoressa Paola Battilani>. Il concetto è semplice, ma per metterlo in pratica sono stati necessari anni e anni di studio, che il gruppo di Piacenza ha saputo portare avanti con determinazione. È stato individuato un ceppo di Aspergillus che non sviluppa micotossine: semi di sorgo devitalizzati vengono inoculati con questo ceppo di Aspergillus, che – distribuito a spaglio utilizzando spandiconcimi centrifughi o pneumatici – vince la competizione con l’altro e permette il superamento del problema.
<Il prossimo passaggio – ha continuato Angeli – sarà la registrazione del principio attivo e la registrazione del formulato commerciale e infine l’estensione della possibilità di utilizzo su mais destinato all’alimentazione umana e non solamente a quella animale, come invece, viene utilizzato adesso>.
I lavori sono proseguiti con i contributi di Paolo Guardiani e Paola Michelotti di Terrepadane, che hanno caratterizzato la problematica delle micotossine dal punto di vista delle normative vigenti (Guardiani) che della gestione della razione per bovine da latte (Michelotti).
<Abbiamo promosso questo incontro – ha spiegato Stefano Zaupa, responsabile settore zootecnico Terrepadane – per mettere in evidenza una problematica tanto attuale quanto grave – quella delle micotossine – per la quale è stata messa a punto una soluzione innovativa e assolutamente sostenibile. Del resto, anche la nostra partnership con Corteva va proprio letta nel solco della sostenibilità. Allora, è naturale che un progetto così innovativo e d’avanguardia – che azzera l’utilizzo della chimica – rientra a pieno titolo nel nostro programma a favore dei giovani, che saranno i protagonisti dell’agricoltura del futuro>.

 

Fonte: Libertà

TERREPADANE, L’AVANGUARDIA DELLA CONCIMAZIONE SPIEGATA AI RAGAZZI

<Tra i temi fondamentali che ci eravamo proposti di affrontare – spiega Antonino Passalacqua, direttore delle operazioni di Terrepadane, che ha seguito in prima persona i laboratori – c’era quello della concimazione. Per questo, nei giorni scorsi abbiamo promosso un laboratorio, intitolato “Soluzioni sostenibili per una concimazione più efficiente”, presso la Fabbrica Terrepadane Multiliquid a Fiorenzuola D’Arda. La mattinata ha coinvolto tre classi dell’istituto Raineri – Marcora di Piacenza e ha consentito ai giovani di comprendere, attraverso l’intervento di Piero Repetti, Responsabile Fertilizzanti e dell’ingegner Mauro Casalini, responsabile della Fabbrica, le varie fasi di produzione dei concimi liquidi>.
Alle caratteristiche e ai vantaggi della concimazione liquida è invece stato dedicato l’intervento di Filippo Correddu di Haifa, importante realtà con la quale Terrepadane collabora già da molti anni.
Correddu ha illustrato ai ragazzi i meccanismi di azione della concimazione liquida attraverso una prova pratica molto apprezzata.
L’impiego della concimazione liquida offre una serie di vantaggi in termini di miglioramento della disponibilità di nutrienti per la pianta, che diventano veri fattori di successo in condizioni di scarsità idrica e che possono essere valorizzati ancora maggiormente nei casi in cui venga adottata la fertirrigazione.
La mattinata si è conclusa con una presentazione ad opera del tecnico agronomico di Terrepadane Davide Devoti dedicata al funzionamento della tecnologia Startec, che consente la diffusione del concime liquido e che rappresenta una interessante innovazione tecnologica, che può essere adottata in molte condizioni.
<La mattinata – ha spiegato Piero Repetti – si inserisce nel progetto rivolto alle scuole agrarie che Terrepadane sta portando avanti da un anno e attraverso il quale punta a rivolgersi ai tecnici di domani, sensibilizzandoli alle più interessanti innovazioni>.
Per il Consorzio – afferma il direttore generale, Dante Pattini – la relazione con il mondo della formazione è cruciale, in quanto solo l’impegno sul fronte della professionalizzazione può mettere il comparto nella condizione di affrontare – e vincere – le complicatissime sfide, alle quali è chiamato>.

TERREPADANE INNOVATION LAB, DA BARATTIERI TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Una proprietà che passò ai Barattieri nel 1796, con il matrimonio di Maria Trevani, figlia del Marchese Gerolamo con Alberico Barattieri di San Pietro.
Da allora, la famiglia Barattieri gestisce la proprietà coniugando il carico di storia con l’innovazione tecnologia, componente oggi fondamentale per fronteggiare le moderne richieste del mercato.
Proprio il connubio tra i lustri storici e le avanguardie tecnologiche è stato il motivo portante del laboratorio Terrepadane Innovation Lab – #tplab, che nei giorni scorsi ha visto protagonisti con il Consorzio agrario Terrepadane, che in questo caso ha lavorato in collaborazione con Basf, un gruppo di ragazzi dell’Istituto agrario Giovanni Raineri di Piacenza e dell’Istituto agrario Tosi di Codogno.
<Questo laboratorio – ha spiegato Davide Vercesi, Area Manager e Responsabile articoli vigneto di Terrepadane, introducendo i lavori – si inserisce nella preziosa cornice della Villa e nell’incanto di questo territorio rappresentando proprio con il suo carico di sensazioni quel magico connubio tra storia e innovazione che caratterizza la viticoltura delle nostre valli, che da un lato affonda le radici nella storia e dall’altro si avvale del supporto di tecnologie d’avanguardia supportate da sistemi digitalizzati e spesso gestite con l’aiuto di mappe georeferenziate>.
I ragazzi, infatti, suddivisi in gruppi, hanno visitato il vigneto e provato dal vivo gli interessantissimi risultati che il sistema AGRIGENIUS, proposto da Basf mette a disposizione dei viticoltori.
<Agrigenius – ha spiegato Enrico Giacone, Commercial Excellence di Basf – è il sistema di supporto alle decisioni (DSS) che fornisce in tempo reale dati ed informazioni sullo stato attuale e futuro della coltura, sul livello di rischio di sviluppo delle malattie ed insetti e sul livello di protezione della vite, la dotazione idrica del terreno, l’allerta alte e basse temperature: tutte le informazioni che possono supportare il viticoltore nella gestione ottimale e sostenibile del vigneto>.
La mattinata ha poi previsto la visita della cantina, che è stata presentata da Davide Bolzoni enologo dell’Azienda.
<Come Terrepadane – ha concluso Luca Bricchi, tecnico agronomico per il vigneto di Terrepadane – lavoriamo da sempre nell’ottica di favorire la transizione delle aziende nella direzione della sostenibilità, migliorando però allo stesso tempo la redditività delle loro produzioni>.

Fonte: Libertà

TERREPADANE INNOVATION LAB: FORAGGICOLTURA AZIENDALE DA VALORIZZARE NELLA FILIERA

I ragazzi – tre classi dell’Istituto Raineri Marcora (una terza, una quarta e una quinta), accompagnati dai loro insegnanti – suddivisi in due gruppi, sono stati protagonisti di un programma che ha visto un approfondimento dedicato all’allevamento zootecnico attraverso l’uso del polispec NIR e delle miscelazioni, guidato dall’allevatore Vittorio Repetti e da Paola Michelotti, tecnico del Consorzio Terrepadane e un altro incentrato invece sul diserbo del frumento con visita di campi e confronto tra le diverse tecniche, guidato da Sabrina Rossi, tecnico del Consorzio Terrepadane e da Mario Cavanna e Andrea Angelucci di Bayer Crop Science. <Con questi studenti ci siamo focalizzati sull’importanza dell’utilizzo di prodotti mirati per la difesa della coltura che permettono di massimizzare le produzioni con attenzione agli sprechi, anche grazie all’utilizzo di tecnologie digitali, che sfruttano le mappe satellitari per monitorare i campi> ha sottolineato Mario Cavanna di Bayer. <Abbiamo organizzato un laboratorio – ha sottolineato Vittorio Repetti – che presentando sia la realtà della stalla, che quella della tecnica agronomica sui cereali ha offerto una panoramica a 360 gradi della complessa realtà dell’azienda agricola, mettendo in evidenza la necessità di un approccio integrato e di competenze interdisciplinari>.La mattinata – che è risultata molto utile per gli studenti e apprezzata dai professori – è stata introdotta a nome del Consiglio di Amministrazione di Terrepadane dal consigliere Stefano Repetti, agricoltore di grande esperienza, che ha sottolineato come l’agricoltura moderna richieda competenze tecniche di alto livello, il che rende fondamentale la formazione scolastica e ne valorizza la funzione. Ed è proprio ben riconoscendo il valore strategico della formazione dei giovani che Terrepadane ha sviluppato questo programma di laboratori che puntano sugli agricoltori e sui tecnici di domani, in una prospettiva di sviluppo sostenibile del comparto e con esso del territorio. Un binomio, quello che lega a doppio filo agricoltura e sviluppo, ancora più cruciale in un momento come quello che stiamo vivendo che ha messo in luce come non accadeva da decenni la centralità della produzione agricola.

 

Fonte: Libertà

TERREPADANE INNOVATION LAB: PROTAGONISTI I RAGAZZI DEL GALLINI DI VOGHERA

Un progetto cui Terrepadane attribuisce notevole importanza e al quale ha dedicato risorse specifiche, come è stato anche chiarito dal direttore generale del Consorzio, Dante Pattini.
<Con il laboratorio, che abbiamo proposto – ha invece spiegato Giorgio Mazzoni, responsabile macchine di Terrepadane – abbiamo voluto rendere i nostri giovani ospiti partecipi delle grandi possibilità che l’innovazione tecnologica offre nell’ambito della meccanizzazione, offrendoci importanti opportunità sia sul fronte del controllo dei costi, che su quello della produzione sostenibile>.
Simone Morselli di CNH Industrial è invece entrato più nel tecnico, fornendo anche dettagli sull’Agricoltura 4.0 e sulle nuove tecnologie che permettono attraverso la telemetria, di intervenire con l’assistenza on line su una macchina in caso di guasti, limitando così le perdite di tempo e contenendo i costi.
Una tecnologia che i ragazzi hanno potuto vedere in diretta, essendo accompagnati da Gian Battista Capoferri direttamente nella control room del Centro macchine.
<Grazie all’utilizzo della guida satellitare – afferma Capoferri – abbiamo assistito ad un notevole miglioramento della qualità delle operazioni sia in termini di controllo dei costi, che di sostenibilità ambientale; così come questa tecnologia ha consentito un notevole miglioramento delle condizioni di lavoro degli agricoltori, con una notevole riduzione di passaggi>.
<Comprendere le potenzialità delle nuove tecnologie in “diretta” – hanno spiegato i professori che hanno accompagnato la visita – è molto importante per completare la formazione dei nostri studenti, che si preparano ad entrare da protagonisti nell’agricoltura di domani>.

 

Fonte: Libertà

AL VIA TERREPADANE INNOVATION LAB, IL PROGETTO PER LE SCUOLE AGRARIE DEL TERRITORIO

Primi protagonisti di questa iniziativa, i giovani – provenienti da famiglie di agricoltori e non – che hanno scelto di intraprendere studi agrari: per loro Innovation Lab propone un programma finalizzato a metterli in contatto con la realtà dell’agricoltura del XXI secolo, che si basa sulla capacità di innovare, comprendendo ed anticipando i cambiamenti.
<Già dallo scorso anno – continua Crotti – abbiamo iniziato un dialogo molto intenso con le scuole agrarie del nostro territorio, partendo proprio da quelle piacentine. Durante i difficili mesi della pandemia, abbiamo intercettato una difficoltà delle scuole, ossia la scarsissima disponibilità di attrezzature tecnologiche (tablet e pc) da fornire agli studenti e in occasione delle festività natalizie 20 – 21, in piena emergenza, abbiamo affrontato un ingente investimento per regalare agli istituti una buona dotazione di tablet da fornire agli studenti bisognosi. Quest’anno continuiamo a lavorare con le scuole, fornendo invece formazione di qualità con un percorso di incontri pensato e dedicato a loro, che è iniziato in occasione della mostra Tomato World a Piacenza Expo e che continuerà con incontri sia presso le nostre strutture, che presso aziende di nostri soci>
E un incontro è già programmato per mercoledì prossimo 30 marzo, quando un gruppo di studenti dell’Istituto Gallini di Voghera parteciperà ad un laboratorio sull’innovazione presso il Centro macchine Terrepadane, in via dell’Agricoltura a Piacenza.
<Durante questi incontri – spiega Federica Politi, responsabile Marketing di Terrepadane – i ragazzi saranno attori partecipi con le loro fotografie, le loro clip video che potranno condividere sui social taggando @terrepadane accompagnati dall’hastag #tplab. Raccoglieremo tutte le testimonianze per creare, alla fine dell’anno, un ‘poster/diploma’ da consegnare alle classi che hanno partecipato>.

 

Fonte: Libertà