ANCHE LA CIPOLLA PATISCE LA SICCITA’: IL SOSTEGNO DI TERREPADANE
Anche sulla cipolla e sull’aglio, il consorzio agrario Terrepadane è al fianco degli agricoltori, supportando le scelte strategiche, che particolarmente in una annata come questa si rivelano cruciali:
“Quest’anno – spiega Francesca Ravazzola, tecnico agronomico di Terrepadane – l’andamento climatico è stato cruciale, causando non pochi problemi. Se infatti, non si sono avute particolari problematiche di tipo fitosanitario grazie al clima asciutto, non sono invece mancate le difficoltà sul fronte produttivo, poiché è stato necessario assicurare alle piante un adeguato approvvigionamento idrico. La cipolla in particolare nella fase di ingrossamento del bulbo soffre particolarmente la carenza idrica, manifestando danni sulla foglia – la cosiddetta “punta secca” – che si ripercuotono irrimediabilmente sulla pezzatura”.
Ravazzola spiega ancora quindi che anche per la cipolla gli agricoltori si stanno interrogando sull’opportunità di introdurre impianti di fertirrigazione: questa prospettiva risulterebbe infatti interessante in un’ottica di razionalizzazione degli interventi irrigui a partire dalla fase di germinazione, critica per ottenere un’emergenza ottimale ed omogenea. Infatti, l’ omogeneità di nascita permette poi di intervenire in modo più efficiente.
Sul fronte dei diserbi – continua Ravazzola -, una pratica agronomica che prevede interventi con prodotti mirati e con micro dosaggi calibrati in funzione dello stadio di coltura e infestanti, invece, il lavoro è stato impostato in modo da permettere alla pianta di partire un po’ in anticipo, in modo da poter gestire con minore difficoltà le fasi più critiche
Nel frattempo si delinea la situazione internazionale e, mentre in Italia si sta aspettando il raccolto per definire la produzione, a livello generale le prospettive sembrano essere positive, anche se la Francia ha visto diminuire i calibri grandi in questa campagna; mentre in Nord America il maltempo durante le fasi colturali cruciali ha portato ad una diminuzione della produzione.
Fonte: Libertà