RINCARO FERTILIZZANTI, LE SOLUZIONI DI TERREPADANE
<Ancora una volta – esordisce Piero Repetti, responsabile settore fertilizzanti del Consorzio Terrepadane – ci accorgiamo che le dinamiche dei mercati internazionali ci vengono a bussare a casa. Il costo dell’urea, prodotto di riferimento per l’apporto di azoto, è aumentato del 120% rispetto a questa primavera. Un rincaro dovuto sia all’aumento del costo dell’energia, che di quello dell’ammoniaca, tanto che l’unico produttore italiano ha deciso di chiudere lo stabilimento per un mese in attesa degli sviluppi del mercato. Stessa sorte per le fonti di fosforo e di potassio, il cui costo è aumentato rispettivamente del 75% (fosfato biammonico) e del 60% (cloruro potassico). Inoltre, da non dimenticare, il trend è reso ancora più rigido dalla crescita dei costi dell’imballaggio e del trasporto che incidono in modo generalizzato su tutte le tipologie di fertilizzanti».
Per far fronte a questa situazione di rincari delle unità fertilizzanti, che sta guadagnando per la sua gravità, l’attenzione dei media economici nazionali, il Consorzio Terrepadane si è attrezzato dal punto di vista logistico, provvedendo a stoccare riserve in misura maggiore rispetto al passato; sul fronte tecnico invece, i tecnici del Consorzio hanno messo a punto strategie di concimazione che hanno come obiettivo quello di migliorare l’assimilabilità delle unità fertilizzanti, utilizzando prodotti più efficienti in questo senso, in modo da ridurre l’incidenza del costo della materia prima.
Su questa scia, il consiglio è sempre di più quello di utilizzare prodotti organo-minerali, a cessione controllata oppure fertilizzanti liquidi di cui Terrepadane è diretta produttrice già da qualche anno grazie alla fabbrica Multiliquid di Fiorenzuola.
«Ci aspettiamo che i costi di fosforo e potassio per le concimazioni di fondo, rimangano relativamente costanti fino agli inizi dell’anno prossimo – commenta Dante Pattini, Direttore Generale del Consorzio – mentre per i produttori di pomodoro piacentini siamo in grado di garantire la disponibilità dei prodotti utilizzando tutto il nostro know-how tecnico in modo da ridurre al massimo l’impatto sul costo ad ettaro di questi forti aumenti di prezzo».