Semestre positivo per il Consorzio con numeri record per fertirrigazione e cereali
«Focalizzando l’attenzione sulla nostra mission e non su altro – dice il direttore generale, Dante Pattini, riferendosi alla “bufera” che in queste settimane sta scuotendo il Consorzio – possiamo dirci soddisfatti. Infatti, in questi primi 6 mesi del 2023 l’incremento delle vendite in termini di volumi è stato molto positivo, in alcuni casi oltre le nostre aspettative, seppur a fronte di un leggero calo dei ricavi, dopo il boom del 30 % dello scorso anno. Il settore fertirrigazione ha visto i numeri in aumento del 70%, consolidando la nostra posizione come leader a livello nazionale. Infatti il settore, oltre che sulla coltura del pomodoro, ha avuto una impennata record sul mais in tutte le province lombarde in cui operiamo con prospettive molto buone anche per la prossima stagione; visto che il tema del risparmio idrico e l’uso sempre più sostenibile delle risorse è quanto mai d’attualità».
In generale, tutta la “macchina” della cooperativa si è mossa a pieno regime, confermando tra l’altro, una crescita del settore mangimi del 30% e un aumento in volumi (più 5.000 tonnellate) nel settore fertilizzanti, nel quale si è avuto un riposizionamento dei prezzi al ribasso molto consistente dopo gli aumenti abnormi della scorsa stagione.
Bene anche i fitofarmaci, aumentati del 10%. Unica eccezione negativa, la frenata del settore macchine, che (come hanno anche evidenziato i dati nazionali) ha subito a seguito della diminuzione degli incentivi legati all’agricoltura 4.0, un calo vistoso nelle immatricolazioni dei trattori.
Nel frattempo, proprio in queste settimane è giunta conferma di come la tradizionale attività di raccolta cereali abbia confermato il ruolo storico del consorzio: «La campagna appena conclusa ha visto numeri record in termini di conferimento – aggiunge ancora Pattini – abbiamo superato le 60.000 tonnellate con incrementi in Lombardia molto significativi.
Piacenza rimane sempre la nostra “roccaforte” con oltre l’80% però il segnale che ci hanno dato i nostri soci/clienti è molto chiaro in termini di fiducia ed affidabilità e di questo siamo molto orgogliosi. Da oltre un secolo svolgiamo questa attività, che una volta era chiamata degli ammassi, e mantenere e addirittura aumentare i volumi di cereali raccolti testimonia il ruolo fondamentale della nostra cooperativa in tutti i territori».
In questo quadro positivo si inserisce la problematica dell’aumento dei tassi di interesse che in 12 mesi ha cambiato radicalmente il quadro economico di riferimento.
«Il Consorzio agrario da sempre svolge un ruolo fondamentale nel credito delle aziende agricole – afferma Luca Bazzini, direttore amministrativo – e l’aumento dei tassi sta comportando un aggravio di costi molto importante per la cooperativa. Perciò stiamo lavorando per ridurre l’impatto sulle aziende agricole anche grazie ad accordi e collaborazioni consolidate da anni con i principali istituti di credito. In questo scenario complesso siamo comunque riusciti a ridurre l’indebitamento bancario di circa 1,5 milioni di euro grazie al regolare ammortamento dei finanziamenti attivati a sostegno degli investimenti».
Fonte: Libertà